Freaks a Palazzo Pitti: “Buffoni, villani e giocatori alla corte dei Medici".

Personaggi marginali, come buffoni contadini ignoranti o grotteschi, nani e praticanti di giochi tanto leciti che illeciti, sono i protagonisti di questo campionario variopinto, quanto inaspettato, di personaggi della corte medicea.

Alessandro
Alessandro Lazzeri
16 luglio 2016 18:12
Freaks a Palazzo Pitti: “Buffoni, villani e giocatori alla corte dei Medici

Tra il Cinquecento e il Seicento è facile scovare alcune rappresentazioni artistiche bizzarre e curiose. Sono le cosiddette “scene di genere” che illustrano, con intenti didascalici o morali, alcuni aspetti della vita sociale e di corte con risvolti talvolta comici. La mostra “Buffoni, villani e giocatori alla corte dei Medici”, a cura di Anna Bisceglia, Matteo Ceriana e Simona Mammana, presenta, nell'Andito di Palazzo Pitti, una selezione di queste opere, circa trenta, provenienti dai depositi della Galleria Palatina e dalla Galleria delle Statue e delle Pitture.

Sono spesso personaggi realmente vissuti, cui erano demandati l’intrattenimento e lo svago dei signori, antidoto alla noia sempre in agguato tra le maglie del rigido cerimoniale di corte. Sono soggetti comici e malinconici allo stesso tempo, talvolta dai risvolti addirittura drammatici. Così dimostrano il grottesco più sgradevole del Nano Morgante del Bronzino e, all’opposto, la leziosità cortigiana dei Servitori di Cosimo III de’ Medici.

“Considerati alla stregua di giocattoli viventi, di meraviglie della natura degne di una Wunderkammer, ma anche accorti consiglieri dotati di speciali licenze rispetto all’etichetta della corte, questi buffoni, nani, giocolieri spuntano dai documenti d’archivio con un’identità definita: vengono, infatti, ricordati per imprese (e talvolta misfatti) che li inseriscono come persone reali nella vita della corte, la cui biografia può esser tratteggiata con sapidi dettagli, e di molti si può chiarire l’alto spessore umano e culturale.

La posizione dei buffoni, a metà strada tra il divertimento e la coscienza parlante del signore, li eleva a protagonisti di un’arte giocosa e bizzarra, che permette anche all’artista felicissime libertà espressive: e valgano da esempio i ritratti del nano Morgante di Bronzino e Valerio Cioli, i caramogi nelle Stagioni di Faustino Bocchi, il Meo Matto di Suttermans e tanti altri presenti in questa mostra, oltre alle figure silvane e occupate in strane attività che spuntano inaspettate tra le siepi del Giardino di Boboli.”.

(E. D. Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi.)

Oltre ai dipinti, la mostra propone anche alcune sculture in marmo come “Il Nano musicante “di Agostino Ubaldini e del “Nano con sonagli” di Andrea di Michelangelo Ferrucci, oltre al bronzetto del Giambologna raffigurante l’Uccellatore, proveniente dal Museo Nazionale del Bargello.

Infine a corredo della mostra è stato predisposto un itinerario, con tanto di mappa, nel Giardino di Boboli che sarà animato da tutti questi personaggi, villani, contadini, giocatori da scovare nei boschetti e nelle radure.

In occasione di questa esposizione sono stati fatti i restauri di quattordici dipinti, due sculture e diverse cornici recuperate dai depositi.

La mostra, visitabile fino all'11 settembre, è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con le Gallerie degli Uffizi e Firenze Musei.

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