​Fa’afafine al Teatro di Rifredi, Mi chiamo Alex e sono un Dinosauro

L’iniziativa di SMS Rifredi 1883 e Arci Firenze per promuovere la partecipazione dei più giovani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2017 19:22
​Fa’afafine al Teatro di Rifredi, Mi chiamo Alex e sono un Dinosauro

 La SMS Rifredi 1883 e l’Arci di Firenze al fianco del Teatro di Rifredi, dove il 18 e il 19 febbraio andrà in scena "Fa'afafine. Mi chiamo Alex e sono un dinosauro", di Giuliano Scarpinato.

Dopo le polemiche scatenate dalla Curia fiorentina che in una lettera ha ammonito le scuole e le famiglie cattoliche sui rischi che la visione dello spettacolo potrebbe comportare per i ragazzi, la SMS di Rifredi – col sostegno dell’Associazione – ha deciso di promuovere la visione dello spettacolo da parte dei più giovani.

“La SMS di Rifredi è nata ed esiste per difendere e promuovere determinati valori, come il rispetto, la solidarietà e la difesa dei diritti”, sostiene la Presidente della SMS Rifredi 1883, Giovanna Malgeri, che continua “È ovvio che sosteniamo pienamente la scelta del Teatro di Rifredi e dell’Associazione Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi, che da oltre 30 anni lo dirige e gestisce, di mettere in scena ‘Fa'afafine’, e anzi, vogliamo incentivare la partecipazione dei più giovani allo spettacolo che andrà in scena sabato 18 (alle 21.00) e domenica 19 febbraio (alle 16.30). Come Consiglio della SMS, grazie al contributo di Arci Firenze, abbiamo deciso di offrire a tutti i giovani sotto i 18 anni la possibilità di trattenersi e discutere in merito allo spettacolo appena visto, mangiando un gelato o bevendo un succo di frutta che sarà offerto gratuitamente (presentando il biglietto d'ingresso al teatro) al bar della SMS, proprio accanto al Teatro”.

Un modo, dice Malgeri, “per le famiglie, di passare del tempo insieme nei nostri locali, confrontandosi su quanto hanno appena visto, nel segno del rispetto per le ‘diversità’ e soprattutto per creare una cultura inclusiva, che riesca ad arginare il fenomeno del bullismo, oggi sempre più preoccupante. Dialogo, confronto, cultura e accoglienza senza pregiudizi. Questi i principi della linea culturale che abbiamo ereditato da nostri bisnonni fondatori di questa gloriosa struttura e che, a distanza di oltre 130 anni, sono ancora nel DNA che ci contraddistingue”.Il sostegno della Cgil con biglietti gratuiti per i ragazziPaola Galgani, segretaria generale Cgil Firenze: "Ormai non si riesce più ad affrontare confronti e discussioni nel merito delle questioni senza scatenare tifoserie e polemiche.

Quando poi si tratta di problematiche obiettivamente complesse e delicate che attengono, comunque la si pensi, alla dignità delle persone, sentiamo davvero il bisogno di un confronto aperto e diffuso. Succede infatti nella nostra città che l'ordinaria programmazione di un teatro, in questo caso quello di Rifredi, incontri la censura dell'Arcivescovado per i temi trattati in uno spettacolo, anche con l’invito a disertare la rappresentazione. Come abbiamo detto, proprio temi profondi e delicati per la vita delle persone, come quelli dell’identità sessuale, richiedono atteggiamenti di ascolto e ricerca non giudizi e condanne.

Al di là delle diverse opinioni e visioni, si deve poi rispettare e garantire sempre la libertà di espressione culturale e artistica. Nessuno è obbligato a vedere uno spettacolo e risulta davvero improprio un giudizio preventivo di contrarietà morale.Per quanto ci riguarda, non entriamo nel merito dei contenuti dello spettacolo. Vogliamo solo vederlo ed invitiamo tutte e tutti ad andare a teatro, con la libertà di giudizio che possiamo e dobbiamo avere sempre.

Con questo spirito di libertà e di ricerca, la Cgil di Firenze mette a disposizione 20 biglietti per studenti e giovani lavoratori che desiderano andare al teatro di Rifredi a vedere “Fa’afafine” chi è interessato, scriva a segreteria@firenze.tosc.cgil.it".

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