Cassa integrazione in deroga, mancano i soldi è situazione drammatica

L'assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini denuncia con forza, in una lettera aperta inviata stamani alle organizzazioni sindacali e recapitata anche a parti sociali, istituzioni e ai colleghi delle altre Regioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 ottobre 2013 13:52
Cassa integrazione in deroga, mancano i soldi è situazione drammatica

FIRENZE - "La situazione degli ammortizzatori in deroga è insostenibile. Da mesi migliaia di lavoratori e lavoratrici non ricevono alcune indennità. I decreti relativi ai 500 milioni di euro, stanziati da mesi, sono fermi al ministero delle Finanze e non sono ancora stati firmati e la grande maggioranza delle Regioni, la Toscana tra queste, hanno dovuto bloccare le autorizzazioni all'Inps". L'assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini denuncia con forza, in una lettera aperta inviata stamani alle organizzazioni sindacali e recapitata anche a parti sociali, istituzioni e ai colleghi delle altre Regioni, una situazione che si prospetta sempre di più come una vera emergenza sociale.

"Sono sempre di più – avverte Simoncini - le imprese che, di fronte all'incertezza sulla possibilità di utilizzare lo strumento della Cassa integrazione in deroga, hanno, loro malgrado, iniziato a licenziare. Da settimane si sentiva parlare di un ulteriore stanziamento di 330 milioni che, pur insufficiente per arrivare a coprire tutto il 2013, avrebbe rappresentato una boccata di ossigeno per il reddito di migliaia di cassaintegrati e lavoratori in mobilità. Nelle ultime ore circolano, invece, indiscrezioni sul rischio che tale finanziamento non sia attivato, nonostante l'impegno che sta portando avanti il ministero del Lavoro.

Mi auguro che tali indiscrezioni siano presto smentite dai fatti". L'assessore ricorda, come più volte sottolineato, che "Se è chiaro a tutti che l'attuale sistema di ammortizzatori non regge più e che è sempre più necessario spostare le risorse dalle politiche passive a interventi a sostegno dell'occupazione, di politiche attive per il lavoro e lo sviluppo,credo che nessuno possa pensare che ciò avvenga di punto in bianco, lasciando scoperti da ogni protezione e, peggio ancora, dalla copertura di quanto dovuto centinaia di migliaia di lavoratori nel nostro paese".

Il prossimo mercoledì si svolgerà un nuovo incontro degli assessori al Lavoro delle Regioni con il sottosegretario al Lavoro Carlo Dell'Aringa sugli ammortizzatori in deroga, nel quale saranno riproposte richieste di certezze e finanziamenti per il 2013 e il 2014. Dopo l'incontro l'assessore convocherà una riunione straordinaria della commissione tripartita per valutarne gli esiti. "In considerazione della gravità della situazione – scrive l'assessore ai sindacati - ritengo, comunque fin da ora, necessario chiedervi di valutare l'opportunità di un intervento nei confronti delle vostre organizzazioni nazionali affinché venga da esse una forte richiesta al Governo per l'immediato sblocco dei 500 milioni da tempo stanziati e per un nuovo decreto che permetta di coprire tutto l'anno".

Il punto sugli ammortizzatori in deroga Fino ad oggi dal Governo sono stati stanziati per la copertura degli ammortizzatori sociali in deroga per l'anno 2013 per la Regione Toscana solo 85 milioni di euro, ai quali si aggiungono altri 14 milioni di economie stimate sulla base dello scarto fra le ore di cassa autorizzate dalla Regione e quelle effettivamente erogate da Inps. Con i 99 milioni complessivi sono state autorizzate e trasmesse all'Inps 6.619 richieste di cassa integrazione e 1.839 di mobilità, che hanno coinvolto poco più di 25.000 lavoratori.

Siamo ancora in attesa che venga firmato il decreto con la ripartizione dei 500 milioni stanziati ad agosto dal Governo per gli ammortizzatori sociali un deroga. La quota che spetterà alla Toscana è pari a poco più di 33 milioni. Una volta siglato il decreto, ed avuto il via libera dall' Inps si potrà procedere con la trasmissione di ulteriori 3.400 istanze, pervenute entro la metà di giugno, tra Cig e mobilità, che coinvolgono circa 13 mila lavoratori. Resteranno comunque ancora prive di copertura ulteriori 6.500 richieste, tra cassa integrazione e mobilità, che coinvolgono circa 22.800 lavoratori. Daniele Quiriconi, segretario regionale con delega alle attività produttive e al mercato del lavoro ha rilasciato la seguente dichiarazione stampa“L’allarme lanciato dall’assessore Simoncini nella sua veste di coordinatore degli assessori al lavoro della Conferenza delle Regioni non può che essere rilanciato.

L’incertezza sui tempi di assegnazione delle risorse già determinate dal Governo e soprattutto sulla copertura dei mesi della seconda parte dell’anno, oltre a segnare un’assoluta irresponsabilità rispetto alla condizione reddituale di centinaia di migliaia di lavoratori in tutto il paese (circa 20.000 in Toscana) rischia in prospettiva di aprire la strada ai licenziamenti di massa nelle piccole imprese. Già in passato, di fronte alle incertezze sulla disponibilità delle risorse della cassa in deroga, in qualche occasione ci siamo trovati di fronte ad imprese che chiedevano ai lavoratori la sottoscrizione di intese con la rinuncia al salario o la sospensione a tempo indeterminato e senza retribuzione.

E’ evidente che senza una parola chiara sul futuro, quelli che erano casi isolati poi rientrati, rischiano di diventare la prassi. In questa situazione non possiamo non evidenziare come da parte del Governo centrale ci sia stata attenzione per la tassazione delle rendite, per l’IMU sulle grandi proprietà, si torni a parlare nuovo scudo fiscale per i capitali esportati e non si diano risposte ai cassintegrati con una singolare idea delle priorità e dell’equità. Davvero un modello un bel modello di discontinuità col passato” «La Regione Toscana anticipi i soldi per finanziare la cassa integrazione in deroga».

Lo afferma Claudio Morganti, europarlamentare indipendente dell'Eld, sottolineando che «così come ha anticipato i 500 mila euro dell'Unione Europea per costruire i compi Rom a Pistoia, faccia altrettanto per i nostri lavoratori. Niente piagnistei – termina Morganti –, ma la Giunta toscana metta le mani in tasca e aiuti i nostri lavoratori».

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