In Toscana strade chiuse, ponti crollati, trasporti fermi, settimana da incubo

La regione Toscana assicura ai sindaci che verranno garantite le risorse per gli interventi di somma urgenza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2013 19:25
In Toscana strade chiuse, ponti crollati, trasporti fermi, settimana da incubo

Dopo le precipitazioni che questa settimana hanno interessato il territorio regionale, ecco l'ultimo report, provincia per provincia, emesso dalla Sala Operativa Unificata della Protezione civile della Regione Toscana. Firenze. Varie le criticità in tutta la provincia. Nel comune di Firenzuola è crollato un ponte e 10 residenti possono raggiungere le proprie abitazioni soltanto a piedi. Nel comune di Greve in Chianti 2 le famiglie evacuate e ospitate dal comune. Nel comune di Firenze sono risolte quasi tutte le criticità.

Rimangono disagi nell'Empolese Valdelsa, ove sono ancora in corso i lavori di ripristino della viabilità: ancora chiuse le provinciali 108 e la regionale 429 dal km 43 al km 46. Pisa. A Volterra la viabilità sulla regionale 439 è interrotta e sono in corso interventi provvisori di ripristino. Interrotte anche alcune strade comunali e vicinali, interessate anche queste da interventi per garantirne la transitabilità. Ci sono un centinaio di persone, che abitano in zone di campagna, raggiungibili solo a piedi.

Restano non agibili le palestre comunali di Lecceti e Saline e la scuola primaria e secondaria inferiore. Lucca. Nel comune di Bagni di Lucca la località di Limano si raggiunge solo a piedi e con mezzi di emergenza, mentre la parte alta della frazione di Benabbio è isolata. Nel comune di Barga sono state evacuate 45 famiglie. Situazione difficile anche nei comuni di Castiglione Garfagnana (una famiglia isolata) e in quello di Coreglia Antelminelli (10 famiglie isolate ed altre 6 costrette a raggiungere soltanto a piedi le loro abitazioni).

Evacuata un'abitazione anche nel comune di Stazzema. Una frana sulla provinciale 37 ha isolato il comune di Fabbriche di Vallico: organizzato un temporaneo avamposto medico con ambulanza e attivati volontari con torre faro per l'illuminazione notturna. Grosseto. Chiusi i servizi di piena del torrente Sovata e del fiume Bruna. Un edificio inagibile a Vetulonia ha costretto l'evacuazione di una famiglia che ha trovato sistemazione autonoma. Permangono alcune chiusure e/o limitazioni di transito sulla viabilità provinciale. Pistoia.

Da segnalare smottamenti e frane nel comune di Pescia e una frana a Buggiano. Siena. Nel comune di Buonconvento sono in atto le operazioni di ripulitura e rimangono evacuate, almeno fino a domani, 25 persone di cui 3 ospitate presso strutture ricettive. Restano chiuse le linee ferroviarie Siena-Chiusi e Siena-Grosseto. Allagata la zona industriale di San Gimignano. Isolata la linea telefonica nella zona di Bibbiano, sempre nel comune di Buonconvento. Arezzo. Chiuso il Centro Operativo di Piena.

Le strade provinciali ancora chiuse dopo gli allagamenti sono la 26 dell'Esse e la 22 Vecchia Senese. A San Giovanni Valdarno sono in corso le operazioni di ripristino dei danni causati dalle esondazioni dei Borri delle Ville, della Madonna e della Quercia. A Monte San Savino è in corso la verifica di una frana e la sua sistemazione. Oggi il presidente Enrico Rossi ha compiuto un nuovo sopralluogo nelle zone della media valle e Garfagnana colpite dall'alluvione. Poi, nel nuovo plesso scolastico di Gallicano c'è stato un incontro con la popolazione, a cui ha partecipato il ministro dell'ambiente Andrea Orlando.

Tra gli altri erano presenti anche l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini, sindaci, il presidente della Provincia Stefano Baccelli e parlamentari della zona. Tre gli impegni assunto di Rossi nel corso della riunione. In primo luogo ai sindaci verranno garantite le risorse per gli interventi di somma urgenza. "Ho parlato con il governo e con il prefetto Gabrielli – ha detto Rossi - che mi hanno assicurato che le somme necessarie ci sono. La prossima settimana terremo a Firenze proprio con i sindaci e il capo della Protezione civile nazionale un incontro per quantificare danni e definire gli interventi di somma urgenza.

La Regione stanzierà inoltre un milione di euro da destinare a contributi per le famiglie danneggiate, che potranno utilizzarli per acquisto di nuovi mobili o auto, così come abbiamo fatto in altre occasioni. Per le attività produttive e commerciali – ha proseguito Rossi – metteremo a disposizione un servizio di Fidi Toscana, per garantire prestiti attraverso le banche il cui rimborso possa iniziare 18 mesi dopo, con garanzie a carico di Fidi e interessi a carico Regione". "Ma dobbiamo pensare anche alla prospettive – ha proseguito il presidente – Per questa zona penso a un piano di investimenti di 5 milioni l'anno per 7-10 anni, risorse che devono stare fuori dal patto di stabilità ed essere utilizzate per la messa in sicurezza del territorio.

Faccio inoltre un appello alle comunità locali, cittadini e istituzioni perchè facciano la loro parte per far uscire la zona dall'emergenza. Bisogna liberare i torrenti tombati, fare costantemente la manutenzione dei fossi. Questo deve diventare un impegno quotidiano per tutti e tutti devono essere più rigorosi nella vigilanza". "Infine la manutenzione del bosco – ha concluso tra gli applausi il presidente Rossi – La Regione ha già investito per questo 40 milioni e altri ne investirà.

Ma perchè questo impegno, essenziale per la sicurezza del territorio possa avere sostenibilità economica occorre chiudere il cerchio della filiera bosco-legno-energia, realizzando piccoli impianti a biomasse a chilometri zero. Solo così la coltivazione del bosco diventerà, oltre che utile, anche economicamente sostenibile. Su questo chiedo ai sindaci e agli enti locali un impegno maggiore, per evitare, come spesso succede, che la protesta di poche persone blocchi la realizzazione di questi impianti". Un incontro pubblico con la cittadinanza e le attività produttive del territorio per fare il punto della situazione dopo i danni provocati dal maltempo.

E’ quanto convocato dall’Amministrazione Comunale per mercoledì 30 ottobre (ore 15) al Dopolavoro a Saline di Volterra. «L’incontro – spiega il Sindaco Marco Buselli – sarà l’occasione per condividere le criticità che hanno messo a dura prova il volterrano ma anche per illustrare le attività che l'Amministrazione sta portando avanti e quelle che intende fare in futuro spiegando i meccanismi che possono attivare i privati e le attività per formulare richieste di rimborso per i danni subiti». Intanto questa mattina il sindaco Buselli si è recato a Molino d’Era, dopo che ieri era stato a Saline di Volterra, per verificare le condizioni del fiume e per incontrare i cittadini e le attività.

«Gli abitanti e le attività, giustamente, lamentano che il fiume non è gestito nella maniera ottimale per quanto riguarda gli argini e le pessime condizioni delle alberature a ridosso del fiume. Servono maggiori mezzi e operatività quotidiana da parte del Consorzio di Bonifica – ha aggiunto Buselli - Purtroppo si spendono milioni di euro in elezioni cui la partecipazione è notoriamente scarsissima, invece di potenziare l'operatività. E' questo che serve. Interventi come casse di espansione e briglie che, nel caso di Saline di Volterra sono previste nei piani ma ferme, di fatto, per motivi burocratici relativi a pratiche di esproprio.

Per quanto riguarda i Comuni, sblocchino il patto di stabilità per gli interventi relativi al rischio idrogeologico e noi gli interventi li facciamo. Altrimenti le difficoltà sono enormi, perché solo quello che è successo ieri supera di gran lunga la capacità di spesa di un intero anno solare del Comune di Volterra». L’Amministrazione Comunale, in accordo con Croce Rossa e Misericordia che avranno il ruolo di coordinamento, ha proposto di istituire squadre di volontari che possano affiancare gli operai del Comune e prestare parte del loro tempo ad aiutare chi si è trovato in queste ore in difficoltà a causa del maltempo. Le criticità A Saline di Volterra non si sono mai fermate le attività di ripristino delle scuole per renderle agibile il prima possibile così come partiranno, entro breve, gli interventi su Poggio Inghirami, già previsti e ritardati dalle devastazioni di ieri.

La strada 439 DIR Molino d'Era - Bivio bonifica aprirà nel primo pomeriggio, mentre la 439 DIR Prato d'Era - Roncolla, in condizioni più critiche, aprirà prima di sera, a senso unico alternato in alcuni punti. Malarampa rimane interclusa al traffico. L’acqua erogata in località Il Ferrone è di nuovo utilizzabile anche a fini alimentari. Dopo giorni di lavoro dei tecnici e di analisi del laboratorio di Publiacqua si risolve il problema di potabilità causato dall’esondazione del fiume Greve dei giorni scorsi.

Le ultime analisi effettuate dal laboratorio di Publiacqua hanno dato esito negativo sia sui parametri chimici che su quelli biologici e termina quindi oggi l’emergenza acqua per la frazione che insiste sul territorio dei due Comuni di Greve in Chianti e Impruneta. Ricordiamo che i lavori idraulici di riparazione e pulizia degli impianti di potabilizzazione a servizio della località Il Ferrone coinvolti lunedì dall’esondazione del fiume Greve erano terminati nel tardo pomeriggio di martedì.

Fin dalle prime ore dell’emergenza Publiacqua aveva messo a disposizione dei cittadini un’autobotte con rastrelliera.

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