Orizzonti Verticali a San Gimignano dal 3 al 7 luglio

Da mercoledì 3 a domenica 7 luglio la prima edizione di Orizzonti Verticali – Arti Sceniche in Cantiere: generazioni a confronto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 luglio 2013 19:22
Orizzonti Verticali a San Gimignano dal 3 al 7 luglio

San Gimignano, contrappuntata dalle sue magnifiche torri, da mercoledì 3 a domenica 7 luglio sarà il palcoscenico della prima edizione di Orizzonti Verticali – Arti Sceniche in Cantiere: generazioni a confronto, un ideale viaggio tra diverse generazioni di teatranti, stili e linguaggi, con la direzione artistica di Tuccio Guicciardini. Per cinque giorni, dal pomeriggio alla sera, in vari luoghi della città: dalle piazze ai locali, dalle chiese ai vicoli, alle torri. Un incrocio di traiettorie tra teatro, danza, musica, performance ed elaborazioni multimediali, vedranno ospiti illustri quali Moni Ovadia, Nicola Piovani, Virgilio Sieni, Virginio Gazzolo, Giuliano Scabia, Roberto Guicciardini e giovani artisti, alcuni con loro creazioni originali come i performer Fagarazzi & Zuffellato e i coreografi-ballerini Annalì Rainoldi, Francesca Foscarini, Daniele Albanese.

Altri diretti da protagonisti della scena italiana come Giancarlo Cauteruccio, Michele Di Mauro, Monica Benvenuti, Anna Stigsgaard. Interverranno inoltre Carlo Infante con il suo talk show itinerante, Fernando Arrabal con una scrittura originale per Mila Moretti/TeatrO2, Sebastiano Vassalli con un testo inedito per la Compagnia Giardino Chiuso. Inoltre, per ricostruire il senso del teatro attraverso le generazioni e per tentare di scrivere una nuova grammatica della scena, Orizzonti Verticali propone una serie di incontri che metteranno a confronto alcuni firmatari del Manifesto di Ivrea (1966) con giovani protagonisti della scena contemporanea, attori, operatori e critici. Il manifesto di Ivrea del 1966, spartiacque per la storia del teatro recente, ha modificato gli equilibri e aperto nuovi linguaggi e nuove prospettive ad una generazione in fermento.

Arrivati alla soglia dei 50 anni da quella spinta i tempi sono notevolmente cambiati, i linguaggi si sono fusi, molte cose sono successe, ma le priorità del teatro rimangono quasi sempre le stesse: il riassetto del sistema teatrale, la salvaguardia della propria storia, le possibilità di crescita artistica per i giovani, il rinnovamento, la ricerca. Riuscire ad avvicinare e a far dialogare in una “terra neutra” le generazioni che hanno costruito il teatro odierno in questi ultimi anni è importante.

Coloro che interverranno racconteranno la loro esperienza, la loro storia, lunga o breve che sia, per innescare un dibattito sincero e fecondo e dare adito al confronto. Alla fine sarà redatto un documento che raccoglierà le varie testimonianze emerse dal confronto con l'obiettivo di svilupparne il contenuto nelle prossime edizioni di Orizzonti Verticali.

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