Protesta a Careggi. Verso la privatizzazione della Sanità Toscana?

Questa mattina è stata la volta della intera Segreteria Regionale della UIL FPL e del proprio Ufficio Legale che durante la mattinata sono stati presenti al presidio di protesta che va avanti da tre giorni di fronte all'ingresso del Policlinico fiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 gennaio 2013 14:06
Protesta a Careggi. Verso la privatizzazione della Sanità Toscana?

La notizia del trasferimento del reparto di chirurgia presso la struttura di Villa Ulivella ha suscitato la preoccupazione ed il disappunto di operatori e pazienti, segnalato come un atto mirato a privatizzare il servizio sanitario dai sindacati che hanno indetto un presidio fisso davanti ai cancelli dell?ospedale di Firenze che prosegue già da tre giorni. "Questa mattina è stata la volta della intera Segreteria Regionale della UIL FPL e del proprio Ufficio Legale che durante la mattinata sono stati presenti al presidio di protesta che va avanti da tre giorni di fronte all'ingresso del Policlinico fiorentino.

L'Avvocato Bechini ha offerto chiarimenti legali ad alcuni dei molti lavoratori turnisti che in questi giorni stanno letteralmente prendendo d'assalto il Camper che i "sindacati ribelli" hanno allestito. Lavoratori letteralmente infuriati per le decisioni verticistiche prese dalla Direzione Aziendale che, come è emerso nella partecipatissima assemblea del 11 gennaio scorso (più di 600 presenti), non comprendono come si possa metter mano ad un istituto così delicato, che così tanto influisce sulla qualità dell'assistenza resa ai ricoverati, con tanta grossolana disinvoltura.

Il Segretario Regionale Mario Renzi, presente al Sit‐In, ha dichiarato che i metodi di confronto con i rappresentanti dei lavoratori e le scelte adottate dal management aziendale la dicono lunga sulle vere intenzioni della Direzione Generale. Siamo in presenza ‐ ha proseguito Renzi ‐ di atti compiuti con una procedura che non ha nulla di lineare e trasparente, senza coinvolgere minimamente gli Operatori Sanitari interessati, senza garantire il rispetto di regole fondamentali che attengono alla salute e sicurezza dei lavoratori e che incidono in maniera devastante sulla qualità della vita di persone già di per sé sottoposte ad altissimi livelli di stress correlato al proprio lavoro.

Il fatto che come Sindacato, nel 2013, nel cuore della Toscana "progressista", si sia costretti ad "andare in tribunale" per poter tutelare in maniera adeguata questi diritti così elementari è di per sé uno scandalo. Il tutto per risparmiare "tre lire" sulla pelle della gente ed a fronte di una situazione oramai evidente del Servizio Sanitario Toscano fatta di sprechi e cattive gestioni, di bilanci pieni di buchi, di incomprensibili e milonarie concessioni al "privato" di interi servizi; secondo una logica oramai imperante per la quale è meglio tagliare i letti che le "poltrone" conclude la nota di UIL F.P.L.

Aziendale di Careggi e UIL F.P.L. Toscana. «Chirurgia generale in appalto a Villa Ulivella, sperimentazione o sparizione dei servizi?». È la domanda del consigliere regionale del gruppo “Più Toscana” e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, che punta il dito sull’annunciato trasferimento dei 1300 interventi di chirurgia a media e bassa complessità dall’Azienda di Careggi alle strutture private di Villa Ulivella. «Un trasferimento – commenta – piovuto dal nulla che non può che sollevare inquietanti interrogativi.

Quella che, infatti, all’apparenza viene definita “sperimentazione” potrebbe preludere alla esternalizzazione della sanità pubblica in nome del risparmio». Un’operazione che, per il consigliere, si tradurrebbe in una spesa ingiustificata di 2 milioni di euro, oltre che una perdita per le strutture ospedaliere dell’Asl 10, titolare nell’area fiorentina dell’attività di chirurgia generale programmata «dove giacciono – prosegue – le strumentazioni e presidi. Ma il vero nodo da sciogliere è uno solo: perché questo trasferimento?». Punto di domanda su cui Lazzeri annuncia un’interrogazione che faccia luce sui dettagli e sulle ragioni dell’operazione.

«Quello che è urgente sapere – spiega – è se dietro la cortina dell’accordo sperimentale si celino disagi per i pazienti e spese evitabili per il sistema sanitario regionale. Per questo chiediamo quale sarà l’esatta tipologia di interventi ad essere trasferita, quale sia la lunghezza delle liste d’attesa e soprattutto quali sono i costi ed in base a quali parametri la scelta sia ricaduta su Villa Ulivella piuttosto che su una struttura di proprietà dell’Asl fiorentina e in ultimi – conclude il consigliere – chiediamo copia nero su bianco degli estremi della convenzione che regola il trasferimento».

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