Careggi trasferisce a Villa Ulivella la Chirurgia Generale: l'ira del sindacato

Pubblico e privato. Le perplessità del sindacato sono rivolte alla esternalizzazione del servizio ed è seguita dalla denuncia "Ci sono sale e macchinari nuovissimi inutilizzati"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2013 16:29
Careggi trasferisce a Villa Ulivella la Chirurgia Generale: l'ira del sindacato

"Quello che lascia interdetti - dichiarano Vito Marchiani, Segretario Generale Uil Toscana e Mario Renzi, Segretario Generale Uil Fpl Toscana - è il fatto che si spacci per una operazione di riorganizzazione fatta per rispondere ai problemi della gente una roba che puzza di marcio. Premesso il fatto che le attività di chirurgia generale programmata, nell'area fiorentina, sono effettivamente di competenza della ASL 10 e non dell'Azienda Careggi, quella che si sta definendo come "sperimentazione" è in realtà un accrocchio organizzativo e amministrativo da voltastomaco e lascia letteralmente interedetti. Da una parte la ASL mette a scartamento ridotto le proprie sale operatorie e dall'altra si mandano ad operare in una struttura privata dei dipendenti pubblici.

Di cosa si tratta se non di una vera e propria esternalizzazione forzata? Cosa è che impediva di collocare gli interventi negli Ospedali della ASL 10, dove da più di due mesi fior di Professionisti Medici ed Infermieristici e dotazioni strumentali e strutturali nuove di zecca e costate alle nostre tasche milioni di euro, sono drasticamente sottoutilizzati? Una cosa è vera: se si faceva così, se si spostavano le attività chirurgiche da Careggi agli altri ospedali fiorentini, 2 milioni di Euro si rischiava di risparmiarli davvero. "Con tutto il rispetto per Villa Ulivella, ma le avete presenti le caratteristiche di qualità di un Presidio Ospedaliero come l'OSMA, S.

Giovanni di Dio o Santa Maria Nuova? La presenza in questi ambiti di servizi di emergenza sanitaria e di strumentazioni all'avanguardia sono vere e proprie garanzie per i ricoverati! Succede così che un povero cristo che credeva di ricoverarsi a Careggi o a Torregalli, o all'Annunziata, viene catapultato a Villa Ulivella con il solito stile manageriale "made in Enrico Rossi": o bere o affogare. Sulla trasparenza della operazione poi, cosa dire? La convenienza per la pubblica amministrazione: non si capisce quale sia - Perché Villa Ulivella? Non si sa - Si è fatta una gara o un bando di appalto? Pare di no"

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