Alluvioni di novembre, chiesti 47 milioni di danni al Ministero dell’agricoltura

E' l'ammontare calcolato dalla Giunta Regionale. Arno: 2,3 milioni per recuperare rapporto fiume-territorio e costruire contratto di fiume

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 dicembre 2012 19:08
Alluvioni di novembre, chiesti 47 milioni di danni al Ministero dell’agricoltura

FIRENZE– I danni riportati dalle produzioni agricole delle province di Siena, Grosseto e Massa Carrara nelle alluvioni dell’11,12, 27 e 28 novembre scorsi hanno provocato danni stimati in circa 47.452.000 euro. Alla luce di questa nuova e più veritiera stima dei danni, la Regione Toscana ha aggiornato la sua richiesta al Ministero delle politiche agricole e forestali per il riconoscimento dell’evento calamitoso e per il sostegno per le aziende agricole danneggiate. Con una delibera proposta oggi dall’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori ed approvata dalla Giunta, vengono infatti aggiornate con le cifre esatte trasmesse dalle tre Province interessate le richieste già inoltrate al Ministero. Vengono chiesti in totale 47.452.343,87 euro, così ripartiti tra le tre Province colpite:

- Massa Carrara: 3.250.000 euro per danni alle strutture aziendali, 1.602.000 per danni alle strutture interaziendali ed alle opere di bonifica e 879.364 euro per danni alle produzioni ortive e di cereali. - Grosseto: 850.000 euro per danni alle strutture aziendali, interaziendali ed alle opere di bonifica e 961.000 euro per danni alle produzioni florovivaistiche. - Siena: 3.000.000 di euro per danni alle strutture aziendali e 4.200.000 per danni alle produzioni di cereali e florovivaistiche.
Con la stessa delibera, inoltre, la Giunta toscana ha chiesto una deroga al Piano assicurativo nazionale per consentire l’accesso ai findi statali anche a quelle strutture agricole assicurate ma non coperta da rischio alluvione. “Riqualificare le pertinenze fluviali lungo l’asta principale dell’Arno con i suoi ambiti rurali, urbani, peri-urbani, recuperare il rapporto fiume-territorio tenendo conto anche delle necessarie misure di adattamento ai cambiamenti climatici, e costruire un contratto di fiume tra i diversi soggetti pubblici e privati interessati.

Un progetto di grande rilevanza cui abbiamo destinato risorse importanti.” Così l’assessore regionale al governo del territorio Anna Marson, presentando il progetto di territorio di rilevanza regionale “Sistema fluviale dell’Arno” alla cui attuazione la Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore, ha deciso di assegnare, nell’ultima seduta dell’anno, una somma complessiva di 2,3 milioni di euro in conto capitale. La cifra sarà ripartita tra le tre province di Arezzo, Firenze e Pisa, i cui territori comprendono il fondovalle dell’Arno.

A ciascuna provincia andranno pertanto 766.000 euro. Insieme alle tre province, che hanno manifestato piena disponibilità e interesse, gli uffici regionali competenti dell’area di coordinamento Pianificazione territoriale e paesaggio definiranno strategie comuni e interventi specifici, riconducendo a sistema anche le iniziative già avviate. I temi di intervento riguarderanno l’accessibilità e la fruibilità delle aree di pertinenza, sia in ambito rurale che urbano, la loro riqualificazione ambientale e paesaggistica, la riqualificazione degli insediamenti lungo il fiume, sia a livello urbanistico che edilizio, il recupero delle emergenze storico-culturali presenti.

“La riqualificazione del fondovalle dell’Arno – afferma l’assessore Marson – anche per gestire in modo soddisfacente gli effetti dei cambiamenti climatici, richiede la collaborazione di tutti gli attori, pubblici e privati, potenzialmente interessati. E’ per costruire un patto con tutti questi attori che abbiamo scelto di fare riferimento al ‘contratto di fiume’, una forma di partecipazione innovativa, già adottata in altri contesti italiani e europei.” La prossima tappa sarà costituita da atti di intesa specifici per la formazione del progetto generale, l’individuazione degli interventi da attivare in via sperimentale e la stipula del contratto di fiume.

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