Autovelox: polemica tra istituzioni e associazioni

La reazione dell'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori. Replicano l’assessore Mattei e Stefano Guarnieri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 agosto 2012 19:04
Autovelox: polemica tra istituzioni e associazioni

"Firenze non è una città piena di autovelox e non abbiamo alcuna volontà vessatoria. Ma i limiti di velocità ci sono e sono previsti dalle normative nazionali e quindi vanno rispettati perché rappresentano una tutela per gli utenti della strada”. E’ quanto dichiara l’assessore alla mobilità di Firenze Massimo Mattei al quotidiano La Repubblica “Chi contesta gli autovelox dovrebbe parlare con i padri e le madri dei ragazzi morti in un incidente stradale. E le associazioni di pseudo consumatori che vivono solo per contestare gli atti del Comune dovrebbero pensarci su”. "E’ evidente la natura diffamatoria dei commenti di Mattei, che accusa questa associazione -risponde Pietro Yates Moretti, vicepresidente Aduc- di voler profittare a scapito delle vittime di incidenti stradali.

Contrariamente ai membri dell’Amministrazione comunale, dalla querela molto facile, non sporgeremo querela perché siamo da sempre contrari ai reati di opinione, che dovrebbero essere espunti dal codice penale. Confidiamo infatti nella capacità dei cittadini di capire e giudicare i fatti, mettendo in gioco anche la nostra reputazione. Nel caso di specie, è del tutto evidente che gli autovelox sui viali sono illegittimi perché violano il combinato disposto dal Codice della strada e dalla legge 168/2002.

Nei centri abitati, gli autovelox fissi possono essere installati esclusivamente su strade di scorrimento, che per essere tali devono avere minime caratteristiche tassative assenti sui viali fiorentini. La legge è questa, ed il Comune di Firenze la sta violando. Non lo diciamo solo noi, ma ora anche il giudice di pace di Firenze, la Corte Suprema di Cassazione e persino la Corte Costituzionale. L’Assessore spiega che il limite di 50 kmh è previsto dalla legge, e che la sua violazione è quindi una violazione di legge.

Ma il principio dello Stato di diritto su cui si basano le democrazie costituzionali come la nostra, presuppone che sia sottoposto alla legge anche -e soprattutto!- chi è preposto a vigilare sul suo rispetto. Sappiamo che nell’Italia -e nella Firenze- degli ultimi decenni, questo principio si è logorato a tal punto da rendere quasi normali tali affermazioni". “Sul merito non aggiungo altro: preferisco che siano le associazioni dei familiari delle vittime di incidenti stradali a spiegare l’importanza di strumenti in grado di ridurre la velocità sulle nostre strade.

Da parte mia preferisco chiudere questa polemica anche per evitare di dare troppa importanza a questa pseudo associazione di consumatori” dichiara ancora l’assessore alla mobilità e manutenzioni Massimo Mattei rispondendo al comunicato dell’Aduc. E sul merito interviene Stefano Guarnieri dell’Associazione “Lorenzo Guarnieri” che, insieme al Comune e ad altre associazioni di familiari delle vittime della strada, è impegnata nella lotta contro quella che viene definita la “violenza stradale”.

“Non vogliamo parlare sulla legalità degli strumenti di controllo di velocità presenti nel Comune di Firenze: ci penseranno magistratura, prefettura e Comune a fare chiarezza. Vorremo entrare nel merito delle cose ribadendo che senza dubbio la velocità è una delle cause principali della violenza stradale insieme alla guida sotto l’effetto di alcol o droghe e la distrazione”. Guarnieri ricorda che nel Comune di Firenze muoiono mediamente ogni anno 20 persone per lo più giovani e ci sono almeno 3.000 feriti gravi.

“Dallo studio effettuato dalla nostra associazione lo scorso anno insieme alla facoltà di Ingegneria, sulla base di dieci anni di scontri stradali rilevati, fra i punti a maggiore rischio insieme a via Pistoiese, viale degli Olmi e viale Etruria ci sono senza dubbio i viali di circonvallazione. Nel piano strategico per la sicurezza stradale, piano DAVID, che stiamo portando avanti insieme ad altre associazioni e il Comune di Firenze, sono previsti, fra i tanti interventi, opere per la riduzione fisica della velocità, aumento dei controlli antialcol e interventi coordinati di educazione stradale nelle scuole superiori”.

“Crediamo – continua Guarnieri – che ridurre la velocità di percorrenza in città, soprattutto di notte, sia un elemento significativo di miglioramento della sicurezza soprattutto degli utenti deboli: pedoni, ciclisti e motociclisti. Da parte nostra quindi ben vengano gli autovelox e altri sistemi di riduzione di velocità ovviamente se messi nei punti dove servono”. “La violenza stradale è la piaga numero uno nei paesi occidentali, prima causa di morte per i giovani fino a 25 anni. Crediamo che questo i cittadini dovrebbero saperlo e agire di conseguenza, evitando i comportamenti irresponsabili che portano alla morte di decine di persone ogni anno nella provincia di Firenze” conclude Guarnieri.

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