Allarme, welfare a rischio, cittadini tartassati oltre il limite di guardia

Tpl, dalla gara regionale al nodo di Firenze: questioni aperte e contenziosi. Ammirati, Nascosti (PdL): “Il settore è allo sbando. Tra contenziosi, esuberi e fantomatiche clausole sociali a pagare saranno, come sempre, i cittadini”. Sanità in difficoltà

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 luglio 2012 15:20
Allarme, welfare a rischio, cittadini tartassati oltre il limite di guardia

Un forte allarme per il 2013 sulla sostenibilità dei servizi erogati dai Comuni visto lo stato delle finanze locali e il livello di pressione impositiva, anche locale, raggiunto. A lanciarlo Cgil, Cisl e Uil provinciali di Firenze e i relativi sindacati pensionati Spi, Fnp e Uilp, in una conferenza stampa, stamani nel capoluogo toscano, in cui è stato fatto il punto sul percorso concertativo intrapreso con i comuni della provincia sui bilanci preventivi 2012.

All’incontro erano presenti Mario Batistini della segreteria provinciale Cgil, Giovanni Ronchi segretario generale aggiunto della Cisl di Firenze e Arturo Papini, della segreteria provinciale Uil, i segretari provinciali delle Federazioni Pensionati di Cgil, Cisl e Uil, Daniele Stolzi, Giovanni Cortese e Giancarlo Dallai. “Il nostro modello di welfare diffuso, che poi è il modello sociale europeo –hanno detto- rischia di non reggere più per i tagli cui si somma il patto di stabilità.

Ma al tempo stesso non ci sono margini per un ulteriore aumento della tassazione locale arrivata a livelli insostenibili, visto che i comuni hanno compensato totalmente il taglio ai trasferimenti dallo Stato con un aumento della tassazione locale. A farne le spese sono i cittadini e le famiglie che rischiano di restare schiacciati nella morsa tra la riduzione dei servizi e l’aumento delle tasse.” Nel bilancio del comune di Firenze (citato a esempio di una situazione generale) i trasferimenti dallo Stato sono crollati dal 21,17% del totale nel 2010 al 1,45% nel 2011, a fronte di un incremento dal 17,08% al 40,06% delle entrate tributarie proprie (+109,72% di tasse locali). E nel 2013 le cose potrebbero andare anche peggio: Cgil, Cisl e Uil sono preoccupate ad esempio per la riorganizzazione della tassa sui rifiuti (si chiamerà RES) che sarà un altro strumento messo a disposizione dal governo ai comuni per aumentare gli introiti. “I comuni –hanno detto i sindacati- quest’anno hanno fatto uno sforzo, che apprezziamo, per salvaguardare il livello dei servizi.

Ma a costo di aumentare il peso sui cittadini fino ad un livello altissimo e non ulteriormente incrementabile. Siamo consci delle difficoltà, ma abbiamo detto ai comuni che i margini interni di tenuta sono ridottissimi; e fatto proposte, da un patto locale anti-evasione all’eliminazione degli sprechi.” Cgil, Cisl e Uil hanno poi rilanciato l’esigenza che il confronto continui anche nei prossimi mesi, alla luce di un quadro economico in movimento e di bilanci preventivi, molto più di altre volte, incerti. “La spending review, che taglia 2 milioni nel 2012 e 8 nel 2013 al comune di Firenze, quando riguarda la finanza locale non è niente di diverso dai tagli lineari di Tremonti, perché colpisce tutti alla stessa maniera e quindi penalizza di più i comuni virtuosi, che hanno già tagliato sprechi e inefficienze.

Il Governo deve capire che non può trattare allo stesso modo virtuosi e spreconi.” Il trasporto pubblico locale è sempre più il problema dei problemi: penuria di finanziamenti, scarsa qualità del servizio, clausole sociali dalla dubbia copertura, esuberi, contenziosi. Insomma una babele. E all’orizzonte si staglia, sempre più come un incubo, la gara regionale. Poi c’è la questione Firenze che merita un capitolo a parte. Ma andiamo per ordine. “245 milioni l’anno più una clausola di 70 milioni da ripartire in 9 anni.

Centesimo in più, centesimo in meno – spiega Paolo Enrico Ammirati, Vicecapogruppo regionale PdL in una conferenza stampa con i colleghi Nicola Nascosti, Roberto Benedetti, Stefano Mugnai, Paolo Marcheschi ei i Consiglieri provinciali PdL di Firenze Piergiuseppe Massai, Salvatore Barillari e Alfiero Ciampolini – questo sarà il costo del servizio di trasporto pubblico locale per il prossimo decennio. A ciò si devono unire costi “sociali” ingenti: 1000 esuberi di personale, un taglio di corse pari a 20 milioni di chilometri.

Numeri impressionanti che devono far riflettere soprattutto se, ed ancora oggi è così, i soldi non ci sono! Ad iniziare dai 70 milioni di clausola sociale che l’Assessore Ceccobao ha dovuto «elargire» ai sindacati come contropartita al via libera sulla gara regionale. Soldi che però, a tutt’oggi, non compaiono nel bilancio regionale. Almeno che la Giunta, con qualche furbizia, non intenda sottrarli dalle risorse destinate agli investimenti.” “Di certo – aggiunge il Consigliere regionale Stefano Mugnai – la Giunta regionale ha tolto dal budget destinato al TpL per il 2012, 45 milioni di euro da utilizzare come ulteriori risorse per ripianare i buchi di bilancio 2011 di 5 aziende sanitarie regionali sulle 19 esistenti.” “Poi c’è il «bubbone Firenze»” - continua il Coordinatore provinciale di Firenze Nicola Nascosti.

“Da oltre 2 anni: esattamente dal giugno 2010, in contratto di servizio per Firenze e Provincia è scaduto e da allora le aziende, Ataf in primis, stanno operando in regime di proroga (proroga che è parimenti scaduta visto che il contratto prevedeva una proroga per soli 2 anni successivi alla scadenza dello stesso) per i soli servizi minimi. Ataf però sostiene che il servizio, a cui è stata obbligata, è molto superiore ai servizi minimi previsti dal contratto. Ne è nato un contenzioso mosso da Ataf nei confronti della Provincia e dei Comuni del circondario fiorentino per una richiesta “danni” di circa 13 milioni di euro (4,185 milioni chiesti alla Provincia e 8,872 milioni chiesti ai Comuni).

E tutto ciò riguarda esclusivamente il 1° lotto (lotto urbano) per il solo periodo giugno 2010-giugno 2011. Rimane pendente la richiesta danni per il periodo giugno 2011-dicembre 2012 e per tutti e 3 i lotti in cui è stato suddiviso il servizio.” “Ma non è finita qui – puntualizza Piergiuseppe Massai Consigliere provinciale PdL. Il costo standard del servizio che verrà messo a gara prevede l’aumento della quota di ricavo: ovvero il ricavo che viene direttamente dalla vendita dei biglietti, dall’attuale 36% al 40%.

E tutto ciò per la drastica riduzione della parte coperta direttamente dalle casse regionali.” “Come se non bastasse – aggiunge il Consigliere provinciale PdL Filippo Ciampolini – la Regione ha annunciato l’acquisto di 1000 autobus per sostituire il servizio ferroviario nei Comuni del circondario (Empoli, Castelfiorentino e Certaldo). Una scelta errata nel merito e nel merito: il trasporto su gomma costerà molto più di quello su rotaia e 1000 bus inquineranno sicuramente di più rispetto al treno.

Questa è la coerenza ambientalista che pervade la sinistra regionale e locale!” “Se i parametri della gara rimarranno questi e se Ataf, soprattutto dopo la privatizzazione, - concludono Nascosti e Ammirati – intenderà portare subito all’incasso i contenziosi, la Provincia di Firenze e i Comuni fiorentini rischiano seriamente il “dissesto finanziario” con un conseguente aumento fino al 15% del costo del biglietto e una probabile stangata sulle imposte locali.” Sanita'.

Nell’ambito della manifestazione promossa stamani dalla Funzione Pubblica Cisl della Toscana davanti al Palazzo della Giunta Regionale, in piazza Duomo, a Firenze, una delegazione sindacale è stata ricevuta dalla Vice Presidente Stella Targetti, alla quale la Cisl ha rappresentato le ragioni della protesta, ma anche una serie di proposte sulle modifiche da attivare al Decreto 95/2012 del Governo. Nell’’incontro, durato quasi un’ora, la Cisl, partendo dalle critiche e dalle riserve sulle decisioni del Governo, ha avanzato nel’ambito delle competenze regionali, prime proposte di intervento: Attivazione da subito di un confronto con la stessa Regione sui processi di riordino della Pubblica Amministrazione in Toscana, tenuto conto che ieri anche il Ministro della Funzione Pubblica ha avviato in sede nazionale lo stesso confronto con la Cisl.

A detta del sindacato si deve partire in Toscana da una nuova trasparenza sull’andamento della spesa pubblica, sulla tenuta del sistema dei servizi e sugli interventi da eseguire, senza la quale il confronto non potrà che risultare effimero e parziale. Solo in questo percorso saranno possibili misure che coniughino la tutela del personale e delle professionalità con i necessari piani di ottimizzazione della spesa e riduzione degli sprechi. Sul tema Province la Cisl ha rivendicato un intervento di garanzia per i lavoratori coinvolti, attraverso l’adozione di un ‘ruolo regionale’ cui assegnare i lavoratori stessi in attesa degli assetti da definire; a questa proposta la Regione non ha ad oggi manifestato chiarezza di posizione, pur non rifiutando di prendere in considerazione il percorso proposto. La Vice Presidente Targetti in senso generale si è impegnata al riguardo, confermando che la Regione Toscana è determinata più di prima ad un intervento di razionalizzazione virtuosa nella P.A. “Tutta una serie di voci e presunte anticipazioni (in particolare sulla Sanità con chiusura ad esempio dei Pronto Soccorso, Società della Salute etc…) rischiano di rovinare un serio lavoro di concertazione ancor prima che inizi.” Ha detto Andrea Morandi, segretario generale Fp-Cisl Toscana.

“Non vorremmo che si giungesse al solito all’aumento dei ticket sanitari, biglietti del bus ed ulteriori balzelli in luogo dei necessari interventi di riorganizzazione sui quali la Cisl è responsabilmente disposta a confrontarsi. In questo modo il danno ancora una volta sarebbe per lavoratori e pensionati, senza rimuovere le sacche di inefficienza e di servizi che si annidano nel settore pubblico.”

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