Videogiochi per tutte le tasche - Bloody Good Time

Stefanacci alla scoperta di un nuovo titolo della Ubisoft

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 giugno 2011 10:20
Videogiochi per tutte le tasche - Bloody Good Time

Anche Ubisoft si getta nel mercato dei giochi online, e per fortuna non lo fa sfornando l'ennesimo clone sparatutto mediocre, genere già saturo e che ha già i suoi capolavori rodati (da Team Fortress 2 alla serie Battlefield), bensì con questo atipico Bloody Good Time degli Outerlight, che al loro attivo hanno solo un gioco – dal gameplay pressoché identico a questo – datato 2006 e passato praticamente inosservato (The Ship – murder party). Cos'ha di così atipico questo giochillo? Beh, un sistema piuttosto macchinoso per uccidere gli avversari.

“Perché diavolo dovrebbe essere difficile uccidere gli avversari in uno sparatutto?!” chiederete voi. Una cosa per volta. La “storia” (chiamarla così è un parolone, ma non è che ci sia bisogno di una storia, in uno sparatutto online) vede l'ascesa di un regista inglese piuttosto misterioso, famoso per girare film pieni di truculenti omicidi particolarmente realistici... Il mistero è presto svelato: il regista chiude in un luogo chiuso i suoi attori, dopodiché li sprona a uccidersi davvero a vicenda, filmando il tutto con telecamere disseminate per tutto il luogo per poi confezionare il suo nuovo capolavoro. Inutile dire che noi saremo uno dei suoi attori. “Ma come fa il regista a non farsi scoprire?”, chiederete ancora, avidi di risposte.

Ovvio: il tutto è assolutamente segreto, e infatti sul set sono presenti diverse guardie, che non esiteranno – e qui rispondo alla prima domanda – a tranquillizzarvi con un bel taser non appena compierete qualche azione illegale, come ad esempio uccidere qualcuno. Ecco quindi che dovrete assolutamente evitare di andare in giro con l'arma in bella mostra, pena la cattura e il sequestro della stessa. Per questo motivo il gameplay classico degli fps viene reso più complicato dal tasto “equipaggia/nascondi” (il tasto centrale del mouse, di base).

Avete due slot: uno per le armi classiche e uno per gli oggetti (potenziamenti vari), ma non potrete usare nessuno dei due se prima non estraete l'arma o l'oggetto in questione. Questa meccanica, che di primo acchito rimane parecchio ostica e fastidiosa per un giocatore incallito di fps, si rivela in realtà vincente e molto divertente: non saprete mai chi vi sta per uccidere, e con cosa. I tempi della strategia “mossa/contromossa” vengono completamente stravolti, e le decisioni devono essere prese in una frazione di secondo. Estraggo l'arma, rischiando di farmi beccare dalla guardia, e cerco di eliminare il mio bersaglio, oppure aspetto che questa si allontani, rischiando che la mia preda scappi? Ho parlato di “bersaglio”, e questo dovrebbe scaturire in voi un'altra domanda: “negli fps non sono tutti bersagli?”.

Non in Bloody Good Time. Non sempre, almeno. Se è vero infatti che ci sono anche le classiche modalità deathmatch/free for all, in cui tutti possono ammazzare tutti, c'è però da puntualizzare che non sono questi i piatti forti di questo gioco. Il gioiellino che permette il perfetto godimento del particolare gameplay è la modalità “Hunt” (caccia), in cui a ogni giocatore viene assegnata una preda (“Quarry”). Ognuno sa chi deve uccidere, ma non sa chi deve uccidere lui. Uccidere giocatori diversi dalla preda toglie punti (e dopo sei richiami si viene bannati dal server!).

Mettete insieme questa modalità di gioco con la meccanica delle armi che vi ho spiegato prima, e potrete realizzare la novità che questo gioco apporta nel mondo degli fps. Si penalizza la frenesia e l'azione per premiare un costante stato di allerta e sfiducia verso tutti i giocatori che ci avvicinano, senza mai sapere se sono neutrali o se all'ultimo momento estrarranno il loro lanciafiamme e ci faranno arrosto. L'arsenale è piuttosto vasto e vede armi classiche come pistole, fucili, lanciarazzi, granate e mine, ma anche divertissement come un topo esplosivo radiocomandato. Gli oggetti sono ancora più demenziali: colla a presa rapida, una pecora ipnotizzante, trucchi per travestirsi da altri giocatori e prendere la propria preda alla sprovvista, una calamita gigante per rubare le armi ai nemici, eccetera. Oltre a tutto ciò, in tutto il set sono disseminate trappole attivabili a distanza: lance che escono dal pavimento, gas esplosivo, trabocchetti, raggi laser mortali e quant'altro.

È sempre soddisfacente attirare il proprio carnefice in una stanza per poi schiacciarlo a sorpresa in una stanza a pareti mobili. E tutto ciò è solo la base, perché le meccaniche che costituiscono la classifica dei punteggi sono altre: per vincere un round (e poi la partita) dovrete accumulare più “punti fama” degli altri. Si ottengono punti fama uccidendo o rapinando (sì, si possono rubare gli oggetti) gli altri giocatori - seguendo le regole della modalità in corso - ma non solo.

Avete la possibilità di provocare la vostra preda prima di ucciderla, e deriderla una volta uccisa. Facendo le tre azioni in quest'ordine otterrete un “omicidio perfetto”, che vale una fraccata di punti fama. È possibile rubare i punti fama agli altri giocatori con un apposito oggetto (la telecamera), oppure cercare di ingannarli facendogli commettere suicidio, o facendogli uccidere la persona sbagliata (magari usando i trucchi). Insomma, c'è ampio spazio di manovra per lo strategico e freddissimo killer che è in voi. Vi siete mai chiesti come fanno i personaggi dei film a non mangiare, dormire e fare la cacca praticamente mai? Bloody Good Time vi offre l'opportunità di capire come funzionano davvero le cose nel backstage di un film. Ci sono tre indicatori da tenere sott'occhio: quello del riposo, quello della fame e quello dei bisogni corporali. Più siete stanchi più lenti vi muoverete; più siete affamati meno danno faranno le vostre armi; più vi scappa la cacca più vulnerabili sarete. Al contrario, riempire al massimo questi indicatori vi garantisce dei bonus alle stesse caratteristiche. State attenti però quando usate i letti, i WC o quando addentate un panino: in alcune modalità gli altri giocatori hanno la possibilità di uccidervi con un colpo solo, se vi trovano in queste situazioni (e comunque potrete essere rapinati o subire una provocazione! Al momento le mappe sono solamente tre, e si possono scegliere quattro stili di gioco principali.

Oltre al già spiegato Hunt, in Eliminazione dopo aver ucciso la tua prima preda te ne viene assegnata un'altra, e così via fino a che non hai ucciso tutti i giocatori; in Vendetta invece ogni uccisione fatta aumenta esponenzialmente il punteggio, insieme alla “taglia” sulla tua testa, che incasserà il tuo carnefice. Durante questi stili, nel corso della stessa mappa, si alternano le varie modalità di gioco: free for all (tutti possono uccidere tutti), hunt (ogni giocatore ha una presa e deve guardarsi da un sicario), hunt leader (la preda è la stessa per tutti i giocatori, e questa deve fuggire più a lungo possibile), scene stealer (a un giocatore viene dato l'oscar: più a lungo lo tiene più fama guadagna, ma non può utilizzare armi), infected (evita i giocatori appestati per non farti contagiare e perdere fama). Si gioca online in un massimo di 8 giocatori, sia su PC che su Xbox, e la fascia di prezzo è quella bassa, cosa molto apprezzabile, visto anche che a livello puramente tecnico il gioco non è esattamente lo stato dell'arte, pur utilizzando il Source Engine di Half Life e Team Fortress 2. Punti forti: piacevole e intrigante gameplay innovativo, fortemente orientato alla strategia. Punti deboli: un po' rozzo a livello puramente tecnico.

Scarsezza assoluta di mappe, solamente tre! Il gameplay originale e le numerose meccaniche rimangono piuttosto ostiche inizialmente, e senz'altro si poteva curare meglio la gestione di armi e oggetti. Requisiti Bloody Good Time gira con il leggiadro Source di Steam, e pertanto si accontenta di un dual core a 3Ghz, un paio di Gb di RAM e 2Gb su Hard disk. Una scheda video da 128 Mb con supporto per gli shader 2.0 sarà sufficiente. Francesco Stefanacci

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