A Fiesole di scena il Teatro Antico

Inaugurazione mercoledì 18, ore 17, terrazza del Museo Archeologico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 maggio 2011 15:29
A Fiesole di scena il Teatro Antico

Fiesole. Entra nel vivo il centenario della prima rappresentazione al teatro romano (20 aprile 1911, Edipo Re interpretato da Gustavo Salvini) con l’attesa messa in scena dell’EDIPO RE da parte della compagnia Archivio Zeta. Da mercoledě 18 maggio a sabato 5 giugno (esclusi i lunedě e martedě) alla luce del tramonto, con l’attenta regia di Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti, va in scena l’eterno dramma della conoscenza. La tragedia piů conosciuta di Sofocle in versione integrale, tradotta in versi contemporanei dallo studioso Federico Condello (Universitŕ di Bologna), con suggerimenti drammaturgici del prof.

Glen W.Most della Normale di Pisa. Un lavoro su versi sublimi, un teatro di Parola rigoroso ma nello stesso tempo popolare. Una produzione realizzata appositamente per il teatro romano di Fiesole con la suggestiva scenografia delle sculture di Antonio Crivelli, che per l’occasione ha realizzato un portale di 3 metri per 3 in ferro con formelle di terracotta che rappresentano scene ed episodi della vita di Edipo e che Edipo stesso nel corso della sua indagine imparerŕ a “leggere”. Inoltre statue in pietra, mute citazioni dai prigioni michelangioleschi, che saranno il Coro della tragedia e che costituiranno il corpo della mostra “Il verso del tempo” (in mostra fino al 30 agosto nell’Area Archeologica e in piazza Mino). La compagnia Archivio Zeta, di scuola ronconiana, dal 1999 impegnata nella rappresentazione di teatro classico, con premi e riconoscimenti in Italia e all’estero.

In oltre 10 anni di attivitŕ ha visto la messa in scena di tragedie classiche, testi moderni e contemporanei in alcuni dei luoghi piů belli e importanti del nostro paese, sfruttando le potenzialitŕ e le caratteristiche di ogni luogo, dal Teatro Greco di Segesta a quello di Tindari, dall’area archeologica di Elea-Velia al Teatro Romano di Fiesole, dal Parco Storico di Monte Sole a Marzabotto, all’area del Memoriale di Sant’Anna di Stazzema, dal Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa al Cimitero Inglese di Roana sull’altipiano di Asiago. 18 maggio-5 giugno ore 18,00 (tranne il lunedě e il martedě) Teatro Romano Archivio Zeta Edipo re di Sofocle Regia di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni 18 maggio-30 agosto Area Archeologica e piazza Mino Antonio Crivelli - Il verso del tempo Con Quattro meditazioni in versi su “Edipo Re” del poeta Paolo Fabrizio Iacuzzi Orario mostra tutti i giorni ore 10-19 info: Tel 055/5961293 infomusei@comune.fiesole.fi.it - www.museidifiesole.it Il giorno 18 maggio 2011 alle ore 17,00 si inaugura al Teatro romano di Fiesole la mostra di Antonio Crivelli intitolata “Il verso del tempo”.

Le opere di scultura saranno allestite in occasione della rappresentazione teatrale della tragedia “Edipo Re” di Sofocle, che si tiene nel centenario dall’inaugurazione del Teatro romano nel 1911. Lo scultore Antonio Crivelli ha lavorato a stretto contatto con la compagnia Archivio Zeta, collaborando con i registi Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni, e con il poeta e critico Paolo Fabrizio Iacuzzi, una delle voci piů significative della poesia contemporanea, che ha scritto per l’occasione quattro meditazioni in versi attraversando i quattro luoghi della mostra in un percorso intitolato “Edipi”.

Le meditazioni sono riprodotte sia nel libretto di presentazione della mostra, sia su alcune locandine inserite nei quattro luoghi in cui si svolge la mostra, tradotte anche in lingua inglese. Ma il tempo in cui sono ambientate le meditazioni di Iacuzzi č quello della Seconda guerra mondiale, quando nel 1944 il fronte correva proprio sulle colline di Fiesole e l'area archeologica era una vero e proprio teatro di guerra. Come si evince da una dichiarazione rilasciata da Iacuzzi, "Lo scultore ha stabilito una connessione fra il fare e il pensare: la scultura che pensa e il pensiero che scolpisce sono per Crivelli una sola cosa.

Lo spettatore si trova davanti alla Porta di Tebe, con le formelle della storia di Edipo che campeggia sul proscenio, come l'Agrimensore K. di Kafka nel Castello si trova di fronte alla porta spalancata del presente tragico, dove attenderŕ all'infinito di entrare. A questa Crivelli affianca delle vere e proprie figure della Legge, sculture che appartengoono al passato e al futuro, perché Crivelli rovescia il tempo presente della tragedia in uno spazio narrativo verso il passato e verso il futuro, nel quale ad essere messa in scena č appunto la Legge stessa".

Le sculture di Crivelli, realizzate con diversi materiali (pietra, bronzo, marmi ecc.) instaurano un dialogo profondo sia con le vestigia dell’area archeologica sia con i versi del testo sofocleo (nella traduzione di Federico Condello), delineando un percorso tra passato (i resti del Tempio etrusco) e futuro (l’area delle Terme romane) e trovando cosě nel presente della tragedia sofoclea nell'emiciclo del Teatro il punto di una doppia convergenza, che trova infine un'alta rappresentazione nella grande scultura “Fuga dal Tempo” inserita nella Piazza Mino da Fiesole.

Come scrive l'artista stesso: “Figure vaghe, uscenti dall’ombra del nulla, si aggirano nelle rovine informi del Tempio etrusco. Figure evanescenti, immerse nella informe terra del futuro, si dissolvono sotto gli archi delle Terme romane. Stele evocanti e invocanti rappresentano il Coro nel frontescena del Teatro, dove l’attuale č rappresentato dalla Porta del Palazzo di Tebe, composta di dodici formelle raffiguranti la duplicitŕ dell’essere umano, sia nelle componenti ambigue della sua mente, sia nella ingannevole specularitŕ delle ambizioni rispetto al destino ancestrale, allorquando riemerge ineluttabile il Fato a sconvolgere improvvisamente ogni prospettiva costruita dall’uomo”.

Antonio Crivelli Nato nel 1947, figlio di Renzo Crivelli, pittore, e di Caterina Lester, scultrice, si dedica dal 1990 alla scultura, dopo iniziali esperienze di pittura e di mosaico. Autodidatta, scolpisce materiali lapidei di ogni genere ( pietra serena, marmo di Carrara, travertini e marmi colorati di varia provenienza), scegliendoli per il loro contenuto implicito direttamente in cava o fra i ritagli delle segherie di Carrara e lavorandoli personalmente con strumentazione tradizionale manuale (mazzuolo, subbia, gradina e scalpello piano).

Si č impegnato anche nella modellatura di crete e argille, producendo figure in terracotta e ceramiche di vario tipo nonché nella produzione di bronzi, alcuni dei quali acquisiti da enti pubblici. Elenco Esposizioni Personali:

2003 Centro Lotti – patrocinio Comune San Casciano Val di Pesa 2003 Lega Navale Italiana – Firenze 2004 Sondrio, Palazzo Pretorio – patrocinio Comune di Sondrio 2005 Siena, Accademia degli Intronati – patrocinio Comune di Siena 2007 Firenze, Certosa del Galluzzo – patrocinio Soprintendenza di Firenze 2009 Firenze, Chiostro di Santa Croce – Patrocinio dell’Opera di Santa Croce 2010 Porto S.

Stefano, Fortezza Spagnola – patrocinio Comune di Monte Argentario 2011 Fiesole, Area archeologica – Patrocinio Comune di Fiesole

Informazioni e prenotazioni: infomusei@comune.fiesole.fi.it – tel. 055 5961293 www.museidifiesole.it – www.estatefiesolana.it anche prenotazioni on line su www.archiviozeta.eu

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