Visita del Presidente Napolitano. La folla: ''Presidente resista e ci difenda''

Tanti i cittadini presenti in Santa Croce per applaudire il Presidente della Repubblica in visita a Firenze. Applausi anche all'arrivo del treno a Santa Maria Novella. Giovedi' l'incontro con i giovani in Palazzo Vecchio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 maggio 2011 00:34
Visita del Presidente Napolitano. La folla: ''Presidente resista e ci difenda''

Il Presidente della repubblica Giorgio Napolitano è arrivato alle 17 e 45 in Santa Maria Novella applaudito dalla folla presente nella stazione del capoluogo toscano e poi in auto ha raggiunto piazza santa Croce dove ad attenderlo in fascia tricolore c'era il sindaco Matteo Renzi, al suo fianco il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e la vice presidente della Provincia di Firenze, Laura Cantini. Per Enrico Rossi è stato importante il ruolo svolto da Napolitano durante la celebrazione del 150' e si è detto orgoglioso il Presidente della Giunta regionale di poter rappresentare una Regione che ha avuto un ruolo forte nella storia del Risorgimento "Per tutto ciò che rappresenta e contraddistingue Firenze, per il suo valore e per l'importanza del centro che non è solo un aspetto geografico, ma che serve come esempio per evitare le odierne contrapposizioni e divisioni, non solo un monito per il passato ma anche un messaggio di attualità" Renzi ha guidato il cerimoniale invitando il Presidente a varcare la soglia della Basilica fiorentina dove ad attendere l'ospite nel Cenacolo vi erano le massime autorità cittadine a partire dall'Arcivescovo Giuseppe Betori.

Il primo cittadino ha ricordato gli impegni che attendono la visita del Capo dello Stato ed ha sottolineato come "l'appuntamento più significativo sarà quello con i ragazzi nel Salone dei Cinquecento dove il Presidente risponderà a braccio alle domande dei giovani che saranno presenti, anche perché vogliamo dare di Firenze il senso di città studio rivolta agli universitari" Il Presidente ha assistito al Convegno sulla figura di Bettino Ricasoli collegata al ruolo importante avuto da Firenze nel processo dell'unificazione nazionale.

A dare il saluto il presidente del Consiglio comunale, Eugenio Giani che ha dato parziale lettura dell'atto rinvenuto negli archivi comunali con il quale Firenze sanciva di fatto l'appartenenza all'Italia unita attraverso la simbologia del tricolore, "Un passaggio molto simile all'articolo 12 della Costituzione - ha spiegato Giani - e se vogliamo anche più dettagliato nel quale si spiega che il verde andrà all'asta, il bianco al centro ed il rosso fuori, diversamente che sulla carta costituzionale dove l'ordine è lasciato alla semplice trascrizione delle parole".

Dopo il presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani, è stata la volta di Cosimo Ceccuti, professore ordinario di Storia contemporanea e presidente della Fondazione Nuova Antologia che ha svolto un appassionato discorso introduttivo legato al punto cardine del "Risorgimento" di una Nazione. A seguire Sandro Rogari, professore ordinario di Storia contemporanea ha analizzato in una sintesi la vita di Bettino Ricasoli negli eventi fondamentali ed umani che hanno visto l'impegno ed il ritiro dalla scena pubblica attraversando delicati momenti come la perdita del conte Camillo Benso di Cavour e la necessità di trovare in Ricasoli un punto di riferimento per il capoluogo di Regione visto, nella sua decentralità da Torino, come una diminuzione del prestigio nazionale ed infine Ugo De Siervo, presidente emerito delle Corte Costituzionale che ha analizzato gli aspetti più tecnici del momento storico che ha visto Firenze al centro di un procedimento storico fondamentale per porre le basi di quel che sarebbe stato l'immediato futuro. Il Presidente ha visitato poi l'interno della Basilica che custodisce le tombe illustri degli artisti toscani. All'uscita la folla presente sul sagrato di Santa Croce ha salutato il Presidente e non sono mancati messaggi indirizzati a Napolitano con toni accesi tra i quali "Presidente siamo con lei, resista, resista, ci difenda, resista". Giovedì 12 maggio dalle 10, Napolitano sarà nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio per l’incontro con le autorità civili, politiche, militari e religiose e i sindaci della Provincia di Firenze.

A seguire il Capo dello Stato risponderà alle domande di alcuni studenti. A seguire la visita all'Accademia dei Georgofili per la mostra “I Georgofili per l’Unità d’Italia”. Dopo il "pranzo tricolore" in Prefettura, Napolitano sarà all' Istituto e Museo di Storia della Scienza e dopo all'Istituto Geografico Militare per visitare la mostra “L’Unità d’Italia attraverso la cartografia dell’Istituto Geografico Militare”. In serata alle 20.30 il Presidente della Repubblica sarà al Teatro Comunale, per assistere all’Aida diretta dal Maestro Zubin Mehta, opera di Giuseppe Verdi che ha inaugurato il Festival del Maggio Musicale Fiorentino Ant.

Len.

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