Servizi Postali, Uncem: “Tagli e sprechi nei piccoli Comuni”

L'Uncem Toscana richiede un confronto diretto tra Regione e Poste Italiane. La situazione riguardante i disservizi postali è ancora critica, specie nei piccoli Comuni delle aree montane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 aprile 2011 18:53
Servizi  Postali, Uncem: “Tagli e sprechi nei piccoli Comuni”

Firenze - La situazione riguardante i disservizi postali è ancora critica, specie nei piccoli Comuni delle aree montane. A lanciare l’allarme è il sindaco di Sambuca, Marcello Melani, che pone come emblematico il caso del suo Comune. La direzione di Poste Italiane ha da poco soppresso il servizio che veniva effettuato con un furgoncino, utilizzato per portare la posta a Taviano da distribuire nelle varie zone del Comune, e per ritirare quella inviata dagli abitanti della zona. Adesso invece i dipendenti addetti al recapito devono prima recarsi al punto di smistamento delle Poste a Pistoia, prendere le auto dell’azienda, salire fino a Taviano per poi riportare le auto nuovamente a Pistoia.

Questa scelta non solo porterà ad un incremento notevole delle spese, tra costi del carburante, noleggio mezzi ed assicurazioni, ma porterà inoltre ad un netto peggioramento del servizio postale per i cittadini, che non potranno più ricevere né inviare lettere di sabato. “Da parte della direzione di Poste Italiane vi è in atto un piano di tagli agli orari degli sportelli e di chiusure degli uffici periferici, che non tengono però conto delle realtà territoriali, specialmente di zone isolate e periferiche come la montagna.” – ha affermato il sindaco Melani – “Il Comune di Sambuca chiede alla Provincia e ad Uncem Toscana di prendere tutti i dati relativi a queste operazioni e di vedere nel dettaglio quali sono gli aggiustamenti da fare per ridurre sì le spese, ma senza togliere un servizio fondamentale alla cittadinanza quale quello postale.” “Sono indignato – ha affermato il Presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani – che tali decisioni vengano prese in maniera unilaterale da Poste Italiane, senza prima informare ed ascoltare i piccoli Comuni, che si trovano già a fare i conti con servizi postali scadenti e frazionati.

Invece di trovare soluzioni flessibili attraverso il confronto con gli Enti locali, vi è stato un ulteriore aggravio dei disservizi in particolari aree geografiche, sempre più penalizzate nell’erogazione del servizio universale.” “Uncem Toscana sta già effettuando il monitoraggio dei suoi 168 comuni montani e la raccolta delle segnalazioni dei disservizi; inoltre è già presente al tavolo regionale con Upi e Anci istituito per supervisionare l’evolversi della situazione. Visto l’ulteriore aggravarsi dei disservizi postali, Uncem Toscana sta insistentemente chiedendo alla Regione la riconvocazione del tavolo per cercare un confronto diretto con Poste e il Ministero dello Sviluppo Economico e per trovare nuove soluzioni che tutelino gli abitanti delle zone isolate e disagiate, quali i territori montani.”

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