Difensore civico, i voucher per lavoro occasionale ed accessorio

A Palazzo Bastogi questa mattina, incontro sulla nuova forma contrattuale. Lucia Franchini: “Può favorire le categorie più deboli ad entrare nel mercato del lavoro”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2011 17:48
Difensore civico, i voucher per lavoro occasionale ed accessorio

Firenze – “Il lavoro è una dimensione fondamentale per la qualità della vita. E’ per questo che abbiamo deciso di organizzare una serie di appuntamenti, brevissimi e concentrati, partendo proprio dalle categorie più deboli, come studenti, pensionati, casalinghe, cassintegrati”. Il Difensore civico regionale, Lucia Franchini, ha presentato così l’incontro di questa mattina sul lavoro occasionale ed accessorio, che si è svolto nella Sala delle Collezioni di Palazzo Bastogi. Un’occasione per far conoscere questo nuovo istituto, ma anche per valutarne i rischi ed i limiti.

I buoni lavoro (voucher) sono un sistema di pagamento delle prestazioni lavorative svolte in modo discontinuo e saltuario, che facilitano sia il datore di lavoro sia il lavoratore. Quest’ultimo può infatti integrare le sue entrate, senza alcuna incidenza sul suo stato di disoccupazione o inoccupazione, con un compenso esente da ogni imposizione fiscale, ma con la copertura assicurativa presso Inail (7%) e previdenziale presso Inps (13%), cumulabile con i trattamenti pensionistici. Le aree principali di attività sono le imprese del settore agricolo, le imprese familiari nel commercio, nel turismo e nei servizi, i lavori domestici, ma anche lavori di giardinaggio, pulizia, manifestazioni sportive e culturali, vendite porta a porta.

Il limite economico è fissato in 5 mila euro netti (6.660 lordi) per singolo committente nell’anno solare. Nel caso di prestazioni integrative il limite è di 3 mila euro per anno solare. “C’è chi parla di nuove forme di precarietà – ha osservato Franchini - Osserviamo attentamente come funziona e poi valutiamo. Non dimentichiamo che il sessanta per cento degli studenti nella nostra regione frequenta istituti professionali. Può essere uno strumento per collegare meglio scuola e mondo del lavoro”. “I dati Irpet indicano che il 16% dei giovani toscani tra 15 e 29 anni non studiano e non lavorano – ha sottolineato Marina Staccioli, vicepresidente della Commissione speciale per l’emergenza occupazionale del Consiglio regionale – Tutto questo mentre le imprese hanno un crescente bisogno di lavoro specializzato”.

La coordinatrice di Agile, Agenzia di intermediazione lavoro europea, nata da Obiettivo Famiglia/Federcasalinghe, ha portato la sua “esperienza sul campo”. “E’ una grande rivoluzione, c’è grande trasparenza sia per il lavoratore che per il datore di lavoro – ha affermato Marcella Morbiducci – Noi siamo molto attenti alle persone e ai loro bisogni. Il nostro obiettivo primario è fornire posti a tempo indeterminato. L’utilizzo del lavoro occasionale ed accessorio può essere utile come primo percorso occupazionale, finalizzato alla formazione, per favorire il reinserimento delle donne dopo la pausa per la maternità o dopo un licenziamento”. Maria Stella Falsini, dirigente vicario della sede Inail di Firenze, ha sottolineato la necessità di promuovere una sempre maggiore sinergia tra le varie amministrazioni per una “tutela integrale del lavoro”, non solo nei controlli e nella vigilanza, con l’incrocio delle varie banche dati, ma anche nella prevenzione e nel reinserimento. “Il lavoro nero nel nostro paese è stimato coinvolgere due milioni e mezzo di lavoratori – ha sottolineato – I voucher possono contribuire a farlo emergere, ma non sono sufficienti.

Vanno affiancati ad attività di formazione, sfruttando al meglio le risorse pubbliche disponibili”. Qualche preoccupazione su possibili abusi da parte delle imprese è stata manifestata da Stefano Mineccia, consulente del lavoro e rappresentante dell’ordine professionale. “Rispetto alle previsioni della legge Biagi, la platea è stata ampliata – ha osservato – Ben venga questo ampliamento, ma occorre fissare limiti ben precisi”. Hanno quindi portato il loro saluto Anna Sciò del Comitato nazionale per le pari opportunità presso il Ministero del lavoro e Sabina Baylon di Federcasalinghe toscana.

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