Sicurezza sul lavoro, 3 milioni e mezzo perla prevenzione

I progetti verranno attuati in tutte le Asl toscane per sviluppare piani mirati di prevenzione, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nei diversi ambiti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 aprile 2011 18:10
Sicurezza sul lavoro, 3 milioni e mezzo perla prevenzione

Firenze - La giunta ha stanziato 3 milioni e mezzo per progetti di prevenzione da attuare in tutte le Asl toscane. La delibera, presentata dall’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, è stata approvata nel corso dell’ultima giunta. La somma di 3.400.000 euro sarà utilizzata dalle Asl per sviluppare piani mirati di prevenzione, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nei seguenti ambiti di intervento: rischio chimico; ricerca attiva di malattie professionali; informazione e assistenza alle microimprese; promozione di comportamenti corretti sul territorio, con particolare riferimento alle figure della prevenzione; valutazione del rischio stress sui luoghi di lavoro. La delibera dà anche mandato al Settore regionale prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro di definire le Linee guida regionali , che le Asl dovranno seguire per la presentazione dei piani mirati.

Un nucleo di supporto tecnico, co mposto da rappresentanti di Ispo, Cerimp e Asl capofila per i singoli progetti, valuterà la congruità dei progetti presentati e monitorerà il loro svolgimento in relazione agli indirizzi del Piano sanitario regionale. E la Toscana partecipa alla campagna nazionale di prevenzione in edilizia. Stamani, nel corso di un convegno che si è tenuto in Palazzo Strozzi Sacrati, dal titolo “Piano prevenzione edilizia. Perché un mondo a misura d’uomo si costruisce solo in cantieri sicuri”, è stata presentato il portale www.prevenzionecantieri.it, sul quale si possono trovare tutti i materiali informativi e formativi correlati con le lavorazioni a rischio, i dati infortunistici, le soluzioni di sicurezza, oltre a una sezione normativa nazionale e regionale. La campagna informativa, che vede impegnati Inail, Regioni e Province auto nome, i ministeri del lavoro e della salute, e si avvale della collaborazione delle parti sociali, ha come obiettivo quello di contribuire alla diffusione della cultura della prevenzione, favorendo comportamenti sicuri tra i lavoratori del settore dell’edilizia, che si caratterizza tuttora come il più critico dal punto di vista infortunistico.

La Toscana rilancia a livello locale i messaggi della campagna informativa nazionale. A dimostrazione dell’efficacia delle campagne informative, un dato colpisce tra quelli presentati al convegno: in Toscana, dal 2009, anno in cui è stata lanciata la campagna “Sicuro non cado”, per la prevenzione delle cadute dall’alto in edilizia, la percentuale degli infortuni mortali per caduta dall’alto (sul totale delle morti in edilizia) si è drasticamente ridotta: dal 64% del 2008 al 44% del 2009 al 20% del 2010.

&ldquo ;Questo dato – commenta l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – ci dice che siamo sulla strada giusta, e che dobbiamo continuare a investire, sia nella vigilanza e nei controlli, sia nella formazione, di datori di lavoro e lavoratori. Anche in edilizia, il trend degli infortuni è in flessione, ma non dobbiamo ancora accontentarci. Il nostro obiettivo deve restare l’abbattimento degli infortuni sul lavoro, in ogni settore”. “Negli ultimi 5 anni – ha ricordato il Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Firenze, Beniamino Deidda, intervenendo al convegno – su 100.000 infortuni denunciati in edilizia in Italia, 9-10.000, cioè il 10%, sono avvenuti in Toscana.

La maggior parte dei cantieri rivela ancora elementi di incuria e approssimazione. Ci aspetta un compito delicato per riportare maggior sicurezza e prevenzione nei cantieri della Toscana. In un paese civil e è essenziale cercare di influire sul calo degli infortuni”. Nel corso della giornata è stato presentato anche il Piano regionale di prevenzione in edilizia 2010-2012, di prossima approvazione da parte della giunta regionale, per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano nazionale, primo fra tutti la riduzione degli infortuni mortali e gravi in edilizia.

All’interno del Piano nazionale, ad ogni Regione è stata assegnata una quota di cantieri da controllare, sulla base di 4 parametri: popolazione residente, infortuni gravi, addetti al comparto, notifiche preliminari. Per la Toscana, la quota di cantieri da controllare era di 4.000 per il 2010, confermata anche per 2011 e 2012. Avranno priorità di ispezione i cantieri che già dall’esterno appaiono sotto il minimo etico di sicurezza.

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