La Caporetto dei servizi di trasporto pubblico

Anche i sindacati all'attacco dei concessionari delle infrastrutture di stato. Solo 18 persone a lavoro sulla Fi-Pi-Li. Il Difensore civico regionale assisterà i cittadini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 dicembre 2010 21:08
La Caporetto dei servizi di trasporto pubblico

Autostrade e Ase (soc. del gruppo Autostrade che gestisce in Global Service la Fi-PI-LI), sono intervenute soltanto quando la neve ormai aveva bloccato il traffico. I Sindacati da tempo denunciano la mancanza di personale sulla strada specie nei periodi di stagionalità (estate ed inverno). Autostrade rifiuta le assunzioni, anche se contrattualmente previste, e continua nella sua logica strettamente “commerciale” senza fornire davvero servizi adeguati alle tariffe che i cittadini pagano: anche gli appalti per sgombero neve sono fatti nella solita logica del massimo ribasso. Per quanto riguarda Ase (FI-PI-LI) i lavoratori impiegati sono pochi, hanno mezzi insufficienti e competenze costruite senza corsi di formazione (e sicurezza purtroppo) adeguati.

Anche in questo caso le OO.SS. denunciano da mesi queste notevoli carenze, ma nessuno è sembrato preoccuparsene fino alla prima giornata di intrappolamento di massa. Per Anas, infine, la responsabilità dell’inadeguatezza di organico e strumenti è direttamente de Governo, poiché - ricordiamo - lo stesso Ministro dell‘Economia che ne decide le dotazioni economiche, in base al sistema Concessorio. Da tempo i fondi sono stanziati (e non sempre spesi) solo per nuove Infrastrutture, troppo raramente per la manutenzione e la gestione delle strade di competenza Anas; in questa logica le ultime leggi finanziarie hanno progressivamente impedito qualsiasi potenziamento (e perfino il mantenimento) di uomini e mezzi.

A livello regionale, le OO.SS. di categoria hanno più volte richiesto (già da agosto) all’azienda ANAS la possibilità di assumere personale per il periodo invernale, ma lo sforzo fatto dall’azienda non ha corrisposto alle necessità reali e se ne sono visti i risultati. Venerdì sera alle 19.51 il Gruppo Ferrovie dello Stato comunicava: “La circolazione ferroviaria in tutta la Toscana è stata garantita oggi dalle Ferrovie dello Stato nonostante le avverse condizioni meteo”.

“Spudorati” ha risposto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. La FILT CGIL condivide le iniziative la Regione Toscana nei confronti del Gruppo FS, della dirigenza di Trenitalia Direzione Regionale Toscana e di RFI. Le Ferrovie hanno da subito imposto la priorità alla circolazione dei Frecciarossa e Frecciargento bloccando i treni regionali, pieni di pendolari e viaggiatori, nelle stazioni limitrofe. Quanti Capitreno e Macchinisti hanno dovuto subire, ma anche condividere, il disappunto delle persone che erano all’interno di quei treni privi di qualunque informazione mentre, per esempio, a Firenze Campo Marte sul binario accanto passavano treni Frecciarossa e Frecciargento che percorrevano la linea per Rifredi, che anche i treni regionali avrebbero potuto percorrere.

Stazioni principali bloccate per mancanza di una organizzazione adeguata nella pulitura degli scambi, come nel caso di Firenze Santa Maria Novella. Il Comitato Direttivo della CGIL di Firenze che si è riunito oggi ha approvato un ordine del giorno sulle vicende: “Insomma , è scritto nell’ODG, se i responsabili di ANAS, Autostrade e Ferrovie hanno “strangolato” Firenze ci domandiamo dove erano i responsabili di ATAF, Quadrifoglio e GEST (Tramvia). Lo stesso valga per gli organi istituzionali: Prefettura, Comuni, Provincia e Regione.” “Non basta dire che la caduta della neve è stata eccezionale, dichiara Mauro Fuso Segretario Generale della CGIL di Firenze, serve individuare le responsabilità che si sono scaricate sui cittadini e sui tanti lavoratori che sono stati costretti a passare la notte sul posto di lavoro o in strada.” Il documento continua individuando anche possibili soluzioni per “gestire tanto l’ordinarietà quanto l’emergenza e per questo non servono solo risorse”.

“Oltre le risorse economiche, afferma Mauro Fuso, in uomini, mezzi e materiali per gli interventi -pesantemente tagliate dalle scelte politiche di questi anni - c’è bisogno di un’unica cabina di regia, per attivare e coordinare gli interventi stessi.” “Chiediamo troppo? afferma Fuso, è semplicemente ciò che chiedono i cittadini pensando ad un paese normale che forse sta perdendo il senso della normalità.” Il documento termina con un forte richiamo al senso civico e all’attenzione dei singoli cittadini che devono prendere esempio da chi ha le posizioni di maggiore responsabilità istituzionale.

L’ultimo invito infine del Comitato direttivo della CGIL è perché “i lavoratori e pensionati si rivolgano alle organizzazioni dei consumatori, a partire dalla Federconsumatori, per far presente le proprie difficoltà e rivendicare le proprie ragioni.” Insomma, l’auspicio della CGIL è che “ Non può finire tutto in una bolla di sapone o meglio…in una palla di neve!” L’Assessore provinciale ai Trasporti e alla Mobilità Stefano Giorgetti ha riferito oggi in Consiglio circa l’emergenza neve sul territorio fiorentino.

“Per quanto riguarda l’aspetto tecnico – ha specificato l’Assessore – posso dire che sono stati 110 gli uomini e 86 i mezzi (68 della Protezione Civile, 18 forniti dal Global Service) hanno operato per conto della Provincia di Firenze per fronteggiare i disagi provocati dalla nevicata eccezionale – così ha riferito l’Assessore – Nevicata che ha superato come precipitazioni nevose le previsioni contenute nell’allerta meteo diramato giovedì sera, che prevedeva da uno a cinque centimetri sul territorio fiorentino e sulla piana, dieci centimetri nel Chianti, sui colli fiorentini e nel Mugello”.

“L’intervento – prosegue Giorgetti - è stato repentino soprattutto sulla nostra viabilità. Già alle 12.30 di venerdì avevamo gli spalaneve attivi su tutto il territorio per ripulire la viabilità. Il problema è che la neve è via via aumentata di intensità, e quindi è non stato sufficiente un solo passaggio, ma ne sono occorsi di ripetuti. In alcuni casi i problemi che si sono verificati sono stati causati dal blocco del traffico autostradale che ha riversato sulla rete provinciale parte del traffico a lunga percorrenza.

L’intasamento ha provocato il rallentamento dei mezzi spalaneve attivati dalla Provincia”. “Per quanto riguarda ciò che è accaduto in autostrada – prosegue l’Assessore Giorgetti - posso aggiungere che le 19 squadre di volontari, attivate dalla Protezione Civile della Provincia per distribuire i generi di conforto, hanno dovuto risalire a piedi la colonna di auto, entrando dagli ingressi ufficiali dell’A1, perché il tratto di autostrada compreso tra Firenze Sud e l’uscita di Incisa in cui si sono incolonnate auto e camion è privo di accessi laterali di emergenza, e non è stato quindi possibile arrivare al cuore della coda”.

“Ulteriori problemi affrontati – ha concluso Stefano Giorgetti – sono stati quelli causati dal blocco delle comunicazioni telefoniche mobili che ha costretto gli operatori della Provincia a utilizzare altri mezzi di comunicazione per mantenere i contatti”. Saranno “approfondite tutte le segnalazioni di disservizio dei cittadini per una valutazione su un eventuale intervento d’ufficio nei confronti di Trenitalia, Anas, Autostrade e dei singoli enti locali e società partecipate come le aziende di trasporto pubblico locale”.

Questa la prima iniziativa che il Difensore civico regionale Lucia Franchini ha messo in campo a seguito dei pesanti disagi causati dal maltempo che venerdì 17 dicembre ha di fatto paralizzato l’intero sistema dei trasporti in regione. Nel mirino dell’Ombudsman toscano anche le aziende “responsabili della gestione dei servizi idrici, anche in raccordo con la rete dei Difensori civici locali, che prego voler trasmettere per conoscenza anche al mio ufficio le casistiche relative a questo problema, che tratteranno con le municipalizzate e con i Comuni, ferme le eventuali responsabilità che il governatore Enrico Rossi ha già sottoposto all’attenzione della Magistratura”.

Nella nota del Difensore civico, un plauso alle iniziative del presidente Rossi in favore di chi è stato danneggiato per sostenere i cittadini che intendano essere risarciti. E proprio per aumentare la capacità di rappresentanza e di tutela, Franchini intende promuovere azioni che vedano coinvolte sia le associazioni di tutela che i sindacati di categoria per “valutare insieme come assistere gli utenti nella class action”. Quindi un apprezzamento per la decisione espressa dalla società autostrade di rimborsare il pedaggio e di accettare le procedure arbitrali di conciliazione.

“I funzionari del Difensore civico – conclude la nota - sono a disposizione dei cittadini che sono rimasti bloccati e che desiderano adire le procedure di conciliazione”. Ricordiamo che l’ufficio si trova al secondo piano di via de’ Pucci, 4, a Firenze e che è contattabile al numero verde 800 018 488, al numero di rete fissa 0552387800 e che è attiva una procedura di segnalazione on line.

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