A caccia dei responsabili dei disagi

Si è aperta la campagna politica sull'emergenza. Giocoli (FLI): “Il sale acquistato in ritardo e in quantità minore rispetto alle necessità, perché?”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 dicembre 2010 13:41
A caccia dei responsabili dei disagi

Dopo tre giorni di neve che hanno bloccato Firenze, la Toscana e relative strade, il rimpallo di responsabilità è all'ordine del giorno. Fra un po' non se ne parlerà più, perché le feste, che rendono tutti più disattenti, svolgeranno un'ottima funzione soporifera. Il Presidente della Regione Toscana ha preannunciato con toni forti, il giorno della “grande neve”, la presentazione in Procura di un dossier sulle inadempienze di FS nel gestire l’emergenza-neve. Enrico Rossi, sicuramente è sincero quando si mostra arrabbiato e con intenzioni bellicose nei confronti di Anas, Autostrade e Treniatalia, ma perche' dice che vuole fare una class action contro queste aziende, quando una simile azione giudiziaria non è proceduralmente possibile? “Puntualmente, con l’inverno arriva il maltempo e come ogni anno gli italiani sono costretti a subire disagi incredibili: sono bastati pochi centimetri di neve a causare l’implosione del sistema, che ha gravemente danneggiato i cittadini.

I dirigenti delle infrastrutture coinvolte non se la caveranno con il solito scaricabarile o con pochi euro di risarcimento: gli amministratori delegati di Anas, Fs e Autostrade devono essere immediatamente rimossi”. È quanto afferma Gianpiero De Toni, Capogruppo Idv in Commissione Infrastrutture al Senato, che aggiunge: “Il sistema dei trasporti italiano è privo di una manutenzione idonea, di un efficiente sistema di informazione agli utenti e di un piano di intervento tale da garantire la funzionalità della rete.

I cittadini hanno scontato l’inadeguatezza del sistema, e allo stesso modo chi ha causato gli enormi disagi ora dovrà pagare. A cominciare da Matteoli: gli ricordo che è Ministro delle Infrastrutture, non può chiamarsi fuori dalle responsabilità ma anzi, dopo l’incontro con i vertici dei trasporti di oggi, deve subito venire in Aula a spiegarci come sia potuto accadere un disastro simile. Con tutta evidenza, a Castellucci di Autostrade, Moretti di Fs e Ciucci di Anas importa solo l’aumento dei propri profitti, non la funzionalità del servizio pubblico; lo stesso Gabrielli delle Protezione civile, che si è persino azzardato a dare la colpa agli italiani, farebbe meglio a lasciare a chi di competenza il suo incarico.

È un’intera classe dirigente – conclude De Toni – che deve andare a casa per il bene dell’Italia”. «Individuare un colpevole non è facile quando niente funziona, quando tutto va al rovescio rispetto a come dovrebbe andare!» Ad affermarlo è Marina Staccioli, consigliere regionale della Toscana. «Sono un pendolare e viaggio sulla tratta che quotidianamente da Massa Centro mi porta a Firenze Santa Maria Novella e viceversa. Sono una testimone oculare ed una vittima della disastrosa gestione del maltempo che, nonostante fosse da tempo preannunciato, ha bloccato la Toscana intera.

Questo è il metodo con il quale in Toscana si affrontano le emergenze, siano esse sociali, economiche o dovute ad eventi meteo come quello odierno. Nessuna capacità di prevenire, nessuna capacità di gestire, sempre e soltanto tanta bravura a raccontare bugie e scaricare le responsabilità sugli altri. La ricetta giusta per evitare che situazioni del genere si ripetano l'hanno individuata alla perfezione i pendolari accozzati vicino a me nel vagone: devono andare tutti a casa questi s....! Noi come Lega Nord siano disposti a controfirmare questo appello!». “La determina di acquisto urgente di cloruro di sodio per allerta meteo ghiaccio firmata da Marco Andrea Seniga è solo del 17 dicembre 2010 a fronte di una richiesta urgente del 10.12.2010 avanzata dalla protezione civile.

Perché? -domanda la vicecapogruppo di Futuro e Libertà Bianca Maria Giocoli- questi i passaggi:

1) Il responsabile della protezione civile con nota 4822 /20 trasmette il 10.12.2010 la richiesta al direttore dell’ufficio del sindaco e al direttore dell’ufficio segreteria generale facendo notare che l’urgenza è determinata dall’’allerta meteo diramata dagli organi regionali preposti che prevedono abbondanti fenomeni nevosi in citta’ con conseguente formazione di diffusi strati ghiacciati e che ‘pertanto necessitano almeno 15.000,00 euro di sale’ 2) l’offerta della ditta Toscochimica è del 15.12.2010 per un importo di 9.996.00 euro con prevista consegna alla protezione civile Olmatello.

Cosa è stato fatto negli uffici tra il 10.12. e il 15.12? 3) la determina è del 17 dicembre, proprio il giorno della nevicata.

Ci piacerebbe conoscere l’ora e il perché della minore quantità della fornitura. Si fa il risparmio sul sale?” "L’Ufficio di Presidenza del Quartiere 4, ha fatto il punto della situazione stamani a Villa Vogel per quel che concerne le gravissime difficoltà che la città ha vissuto in questi ultimi tre giorni, a seguito dell’emergenza neve".

Ad informare di questa riunione è il presidente del Quartiere 4 Giuseppe D'Eugenio che spiega "Come persone e come cittadini, prima ancora che come amministratori locali, abbiamo potuto misurare la gravità della situazione che si è creata e, al di là delle speculazioni politiche o delle valutazioni più o meno strumentali, non si può negare che abbiamo tutti quanti sperimentato un notevolissimo disagio. Come spesso è accaduto nella storia di Firenze la capacità d’iniziativa, il mutuo soccorso, la rete spontanea della solidarietà sociale hanno fatto quello che i servizi pubblici non sono stati capaci di fare.

Hanno reagito, trovato soluzioni, improvvisato delle risposte. Tutto questo mentre il sistema del trasporto pubblico collassava senza rimedio. Premesso che è inutile e anche poco serio alimentare il circuito delle recriminazioni, resta il fatto che da questa lezione occorre imparare qualcosa. E trarne anche delle conseguenze politiche e organizzative. Riteniamo innanzitutto che le emergenze di questo tipo vadano affrontate, specie in una grande città, con una gestione diffusa e decentrata delle responsabilità e dei centri di iniziativa.

Il modello centralistico ha mostrato tutte le sue lacune. Le circoscrizioni, il volontariato e l’associazionismo, la cittadinanza attiva vanno coinvolti a pieno titolo individuando e valorizzando competenze e responsabilità, come è nelle corde e nella tradizione del popolo fiorentino. La vicenda dell’alluvione, con la città per quattro giorni tenuta in piedi dai comitati spontanei di zona e di caseggiato, sta lì a ricordarcelo. La nostra proposta è che si ponga mano tempestivamente ad un ‘Piano Neve’ alla cui predisposizione partecipino attivamente i quartieri e la società civile.

Un piano che preveda non solo delle precise norme di comportamento da assumere individualmente e collettivamente ma anche delle indicazioni operative relative a centri di intervento, raccolta e smistamento da far funzionare in caso di grave emergenza. Dovrebbero essere luoghi in grado di svolgere anche funzioni di comunicazione e di presenza fisica della ‘cosa pubblica’, così palesemente assente nella circostanza che abbiamo appena vissuto. Le sedi civiche, le scuole, i centri anziani potrebbero svolgere un ruolo fondamentale se solo venissero stabilite delle procedure chiare e realisticamente praticabili.

Insomma, siamo convinti che bisogna mettere in campo quella che è sempre stata l’arma in più dei fiorentini nelle situazioni di emergenza: il gioco di squadra".

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