Nevicata di polemiche: le responsabilità rimpallano

A1 in tilt. Renzi: "Pronto a pagare". Replica del presidente Rossi alle dichiarazioni del direttore Ciucci. Fuscagni (Portavoce Opposizione): "Emergenza annunciata". Massimo Pieri (Gruppo Misto UDC verso il PDN): “Aprire una commissione di indagine”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 dicembre 2010 13:15
Nevicata di polemiche: le responsabilità rimpallano

Firenze- Un blocco di 20 ore dell'autostrada A1 nel tratto della città. Secondo Renzi è inaccettabile quanto accaduto a Firenze per il Maltempo: ''Credo che ciò che è accaduto a Firenze sia inaccettabile. Gioco a carte scoperte: verificheremo se ci siano responsabilità" «Il presidente dell'Anas dice una bugia. Non esistono strade gestite direttamente dalla Regione». E' questa la secca replica del presidente Enrico Rossi ad alcune dichiarazioni del direttore dell'Anas comparse sulle agenzie.

«Allo stesso modo ieri sera – prosegue il presidente – il direttore Ciucci negava l'evidenza dei problemi sulla Firenze-Siena, quando migliaia di persone erano costrette in colonna e al freddo dal primo pomeriggio. Di questi disagi il direttore Ciucci risponderà alla Procura della Repubblica e ai cittadini che vorranno attivare una class action, che la Regione Toscana promuove e sostiene.» «La verità - conclude il presidente Rossi – è che un servitore dello Stato, perchè tale Ciucci dovrebbe essere, ho sottovalutato la nostra allerta e solo successivamente e tardivamente è intervenuto, su insistenza mia e del ministro Matteoli.

Mi deve le sue scuse e soprattutto le deve ai toscani, per i disagi che ha provocato».

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Secondo l'On. Stefania Fuscagni (Portavoce Opposizione): "Inutile negare che la nevicata che ha interessato la nostra Regione è stata eccezionale, ma è anche vero che da 15 giorni si sapeva che ci dovevamo preparare ad un evento di rara criticità.

Purtroppo dobbiamo registrare che molti cittadini toscani sono stati letteralmente investiti da un assoluto disagio che mal si comprende visti gli avvisi che erano stati fatti da tempo e con precisione dettagliata. Mi sento di poter dire che una emergenza annunciata da giorni per chi amministra non dovrebbe essere più un’emergenza e purtroppo la Regione Toscana, da ieri, è in uno stato sorprendentemente emergenziale che da solo serve a misurare l’insufficienza di chi avrebbe dovuto e potuto fare fronte nonostante le oggettive difficoltà". “Le abbondanti nevicate di ieri hanno messo in evidenza una situazione nuova rispetto al passato: mentre la montagna ha retto l’urto del maltempo sia nelle stazioni sciistiche che nei piccoli comuni, dove l’allerta ha funzionato bene ed idisagi sono stati contenuti, in pianura è stato un disastro.

Città bloccate, treni fermi, autostrade chiuse, amministratori pagati profumatamente che non hanno saputo fare alcuna opera di prevenzione. Addirittura a Firenze ieri sera è stato bloccato il servizio di tranvia lasciando a piedi migliaia di persone costrette a rientrare a casa camminando lungo le strade innevate”. E’ duro il giudizio di Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana, nel commentre quanto accaduto ieri. “Una catena insopportabile di disservizi ha paralizzato la Toscana.

Ma evidentemente non è servita a far assumere alcuna iniziativa al ministro delle infrastrutture Matteoli. Bene ha fatto il governatore Rossi a procedere contro Ferrovie dello Stato, Autostrade ed Anas. Il silenzio del governo è davvero incredibile. Ancora di più quello di Mauro Moretti”. Lo ha dichiarato il senatore Andrea Marcucci (PD) che ha preannunciato un’interrogazione urgente al ministro Matteoli sul blocco del sistema ferroviario ed autostradale che ha creato innumerevoli disagi in tutta la regione.

“La stazione ferroviaria di Lucca è stata chiusa per oltre 5 ore in totale assenza di informazioni e di generi di conforto per i cittadini. Tutti i collegamenti – ha proseguito il parlamentare- verso la Garfagnana, verso Firenze e verso Viareggio sono stati interrotti. La Regione Toscana paga 270 milioni di euro per il trasporto ferroviario ma Trenitalia continua a non prevedere sistemi di riscaldamento per gli scambi”. Per Marcucci “il rapporto con Ferrovie dello Stato deve essere intergalmente rivisto.

Il binario unico, la vetustità dei treni per i pendolari, l’assoluta incapacità a gestire l’emergenza non sono più sopportabili”. «Apprendiamo di sconsiderate dichiarazioni del senatore livornese del Pd Marco Filippi riguardanti assurde responsabilità che si pretenderebbe di far ricadere sul Ministro per le infrastrutture Altero Matteoli circa la nevicata di ieri sulla Toscana» dichiarano gli Onn. Massimo Parisi (Coord. regionale del Pdl in Toscana) e Riccardo Migliori (Vicecoord.

regionale Vicario del Pdl in Toscana) «In merito, è bene precisare che il ministro Matteoli ha seguito per tutta la notte lo svolgimento delle operazioni di soccorso ai viaggiatori svoltesi in Toscana, e più volte anche in contatto con il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi». «Fino da lunedì scorso la Protezione Civile aveva allertato gli enti locali circa i fenomeni meteorologici che si sarebbero verificati ieri, venerdì 17». «Per questo è bene ora che la Regione risponda sull’attività della Sala regionale della Protezione Civile, che la Provinica di Firenze renda conto della situazione sulla Fi-Pi-Li e, soprattutto, che il sindaco di Firenze Matteo Renzi fornisca spiegazioni sulla clamorosa assenza del Comune di Firenze e rispetto a una città che è totalmente in ginocchio già dal primo pomeriggio di ieri».

«Il ministro Matteoli, dal canto suo, verificherà l’operato delle Ferrovie dello Stato, della Società Autostrade e dell’Anas». «Il senatore Filippi si interroghi su tutto questo ed eviti di costruire strumentali quanto inesistenti “casi Matteoli”». “Una situazione drammatica che poteva essere evitata visto che la nevicata era prevista almeno da una settimana – commenta Massimo Pieri (Gruppo Misto UDC verso il PDN) – eppure non è stato abbastanza per limitare i disagi che i cittadini hanno patito ieri e, purtroppo, anche oggi”.

Una situazione inaccettabile che secondo Pieri non è degna di una città come Firenze. “Non servono le giustificazioni del sindaco Renzi quando dice che non ci si aspettava una nevicata così forte e che se fosse iniziata, come previsto, nella notte fra giovedì e venerdì tutti questi problemi non ci sarebbero stati ed è inaccettabile anche lo scaricabarile fra istituzioni, Ataf, Ferrovie e enti designati al mantenimento di strade, autostrade e superstrade. I mezzi Ataf erano senza catene e nel primo pomeriggio hanno interrotto il servizio, mezzi spargisale e spazzaneve non solo non si sono visti ieri ma neanche oggi, visto che molte zone della città sono sepolte da neve e ghiaccio con grave pericolo per i cittadini – denuncia Massimo Pieri – Non è concepibile che l’amministrazione si affidi esclusivamente al buonsenso dei privati e commercianti che con grande senso di responsabilità puliscono il tratto di marciapiede davanti alla propria abitazione o negozio.

Vogliamo i colpevoli di questa inefficienza”. “E’ necessario che il sindaco Renzi si attivi per capire cosa non ha funzionato nell’organizzazione e che il presidente dei consiglio comunale convochi la conferenza dei capigruppo con urgenza per valutare come agire. Da parte nostra, come UDC verso il PDN – conclude Massimo Pieri – chiederemo una commissione di indagine per verificare quanto è successo”. “Prima di pensare a rottamare i dirigenti del Pd -dichiara il coordinatore provinciale Udc verso il Pdn di Firenze Federico Tondi- il sindaco Renzi farebbe bene a scendere in strada e spalare un po' di neve.

Se è vero che sono i momenti di difficoltà a misurare l'efficienza di un'azione amministrativa, è bastata una mezza giornata di neve per mettere a nudo tutte le inefficienze dell'amministrazione Renzi. Le emergenze non si gestiscono attraverso messaggi su Facebook. Non pensi il sindaco di cavarsela con una delle sue solite furbate, scaricando tutta la responsabilità sulle Ferrovie, le Autostrade, Anas, ecc. La realtà è che Firenze si è trovata totalmente impreparata subendo in modo passivo un evento che, per quanto eccezionale, era stato ampiamente preannunciato.

Ben venga la commissione di indagine richiesta dal consigliere comunale dell'Udc verso il Pdn Massimo Pieri. Nel frattempo il sindaco farebbe bene a chiedere scusa a tutti i fiorentini”. “Quello che è inaccettabile, oltre a quanto è successo ieri, è lo scaricabarile delle responsabilità cui stiamo assistendo, persino sui cittadini stessi”. E' quanto afferma Alessandro Cresci, coordinatore provinciale di IdV Firenze, vittima egli stesso dei disservizi di ieri: “La verità è che ieri non ha funzionato assolutamente nulla e ognuno si deve assumere la sua quota di colpe, comune, provincia, regione, Ataf, Trenitalia, Anas, Autostrade, Protezione Civile, tutti.

Per tornare da Firenze a Pontassieve, io che mi avvalgo dei mezzi pubblici tutti i giorni, ci ho messo una eternità, e mi è andata bene che non son dovuto rimanere a dormire in stazione. Ho assistito a delle scene indegne di un paese che si dice civile, file agli alberghi con la gente disperata perchè non trovava una stanza libera e non sapeva dove andare. Una giornata di neve che ha messo in ginocchio una regione intera non si vede in nessun altro paese europeo e nessuno che dice ok, scusateci, lavoreremo perchè non risucceda più.

Le colpe sono sempre degli altri, un modo di fare che umilia il cittadino vittima di una palese incapacità delle istituzioni a far fronte a 25 cm di neve. Già dal mattino c'erano state avvisaglie di quanto avrebbe potuto succedere. Nessuno che al momento giusto fosse stato preventivamente sistemato dove doveva stare. Tutto è scattato con incredibile ritardo. I mezzi pubblici senza catene è stato l'apoteosi della vergogna. Tutti sono responsabili e dovrebbero ma dimettersi se solo avessero il buon gusto di farlo.

C'è chi invoca la class action senza rendersi conto che andrebbe invocata contro se stesso. IdV chiederà un incontro pubblico sia a Rossi che a Renzi dove dovranno dar risposte migliori ai fiorentini di quanto fatto finora”.

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