Dalla Provincia di Firenze progetto per facilitare l’imprenditoria multietnica

A disposizione venti mediatori linguistico-culturali per albanese, arabo, cinese, francese, inglese e spagnolo. Il loro supporto sarà impiegato per sbrigare le pratiche e l’iter burocratico previsto per l’avviamento e lo start up di aziende ed imprese.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 dicembre 2010 19:51
Dalla Provincia di Firenze progetto per facilitare l’imprenditoria multietnica

Economia e intercultura: la Provincia di Firenze presenta un innovativo progetto per facilitare l’imprenditoria multietnica. Si tratta di Interprise: business speaks your language, iniziativa ideata da Palazzo Medici Riccardi e Arci Firenze - cofinanziata dal Fondo FEI e dal Ministero degli Interni, per una quota di 100mila euro (altri 12mila euro arrivano dalla Provincia, per un costo totale del progetto di 112mila euro) - che mette a disposizione degli imprenditori e aspiranti imprenditori stranieri residenti nel territorio della provincia di Firenze venti mediatori linguistico-culturali per albanese, arabo, cinese, francese, inglese e spagnolo.

Il loro supporto sarà impiegato per sbrigare le pratiche e l’iter burocratico previsto per l’avviamento e lo start up di aziende ed imprese. Un servizio gratuito e concreto per favorire l’integrazione dei nuovi cittadini del territorio fiorentino nel tessuto economico e sociale. Il progetto è stato presentato in conferenza stampa dall’Assessore provinciale a Sviluppo e Programmazione Giacomo Billi e da Laura Grazzini, Responsabile Politiche per l’Immigrazione Arci Firenze.

INTERPRISE nasce dalla consapevolezza, da parte dell’amministrazione provinciale di Firenze, di un fenomeno di crescente presenza di cittadini stranieri sul territorio, che trova un preciso riscontro anche nel mondo delle attività produttive. Anche in Toscana negli ultimi anni si è registrato un aumento significativo di aziende guidate da cittadini stranieri. Secondo i più recenti studi sono addirittura quadruplicate in un decennio, arrivando ad essere, in tutta la Regione, oltre 32mila (dati riferiti al 2008).

Secondo i dati elaborati dalla Camera di Commercio di Firenze sul numero di imprese presenti sul territorio provinciale, l’imprenditoria extracomunitaria è in costante aumento dal 2007. In particolare, la quota percentuale delle aziende intestate a cittadini non comunitari è aumentata di oltre 1500 attività, passando da 10.227 nel 2007 a 11.875 nel 2010 (aumento percentuale dal 6,6% al 7,6). “Con questo progetto vogliamo dare risposte concrete al fenomeno, già molto ampio e diffuso, dell’imprenditoria di cittadini extracomunitari – ha detto l’Assessore Giacomo Billi -.

La nostra burocrazia è già molto complicata per fiorentini e italiani, a maggior ragione, e comunque non solo per ragioni linguistiche, può rappresentare una difficoltà o un ostacolo per i cittadini stranieri. Per questo, in collaborazione con Arci, e attraverso i Suap, abbiamo individuato un gruppo di esperti che supporti i cittadini extracomunitari a creare nuove attività imprenditoriali, con un doppio scopo: da una parte favorire l’integrazione interculturale, dall’altra sostenere la propensione all’imprenditoria, molto forte nella nostra provincia”. “Rendiamo ancora più prezioso un tesoro in nostro possesso – ha spiegato Laura Grazzini, responsabile politiche per l’immigrazione di Arci Firenze - perché abbiamo arricchito le competenze di un gruppo di mediatori culturali già attivi in altri servizi pubblici”.

Per rispondere ai nuovi bisogni nati negli ultimi anni in questo settore, insieme ad Arci Firenze, Palazzo Medici Riccardi ha partecipato al bando FEI 2010 per l’integrazione di cittadini provenienti da Paesi Terzi, aggiudicandosi il finanziamento per il progetto INTERPRISE, mirato al superamento delle barriere linguistiche nei rapporti tra la pubblica amministrazione e i cittadini. Destinatari dell'intervento sono i cittadini stranieri già titolari d'impresa o che intendano avviare un'attività imprenditoriale sul territorio della Provincia di Firenze.

Particolare attenzione verrà dedicata all'imprenditoria femminile. Scopo di INTERPRISE è l’individuazione, la formazione e la costituzione di un gruppo di esperti che sappiano abbinare le competenze di mediazione linguistica e culturale alle conoscenze in materia di sviluppo d’impresa, sia di carattere tecnico-amministrativo sia di carattere orientativo e consulenziale. Questa prima fase del progetto, ossia la formazione del gruppo di esperti mediatori, è già stata svolta nei mesi passati.

La seconda fase di INTERPRISE prevede l’erogazione di una serie di servizi agli stranieri già titolari d’impresa o aspiranti imprenditori. Tra i servizi offerti ai cittadini stranieri, la mediazione linguistico-culturale presso gli uffici pubblici, la traduzione di testi scritti e l’interpretariato telefonico, oltre a suggerimenti su opportunità e incentivi pubblici. Il gruppo individuato, appositamente formato con le competenze specifiche richieste, presterà servizio di supporto agli Sportelli Unici per le Attività Produttive (SUAP) presenti sul territorio della Provincia di Firenze.

Il gruppo dei venti mediatori, inoltre, fornirà servizio di mediazione anche ad altri enti e strutture presenti sul territorio che manifestino l'esigenza di impiegare figure professionali di questo tipo, con competenze settoriali specifiche, come i Centri per l'Impiego, le Camere di Commercio e le associazioni di categoria. Tecnicamente le richieste di mediazione linguistico-culturale saranno recepite da una segreteria che provvederà ad indirizzarle ai relativi esperti. I mediatori coinvolti, di moltissim nazionalità, sono complessivamente 20. Con INTERPRISE si intende favorire l'integrazione dei cittadini di Paesi terzi attraverso l'inserimento nel tessuto economico-produttivo del territorio provinciale, facilitare la regolarizzazione delle imprese guidate da stranieri coniugando i bisogni degli immigrati con le risposte delle istituzioni e dei servizi pubblici del territorio.

Non solo: s’intende favorire l'implementazione di una rete territoriale tra Amministrazioni pubbliche, terzo settore e portatori d'interesse per migliorare l'efficacia delle politiche di integrazione e di accessibilità ai servizi pubblici.

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