Nuovi dehor: 56 i progetti arrivati per partecipare al concorso

Il vicesindaco Nardella: "Grande risultato, ora il lavoro passa alla commissione giudicatrice". Ne fa parte anche il designer Chris Bangle

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 ottobre 2010 22:56
Nuovi dehor: 56 i progetti arrivati per partecipare al concorso

Sono stati ben 56 i progetti giunti al Comune per il concorso di idee che definisce i prototipi di dehor nel centro storico di Firenze. “Il bando si è appena chiuso e siamo veramente soddisfatti. Questo è il primo esperimento del genere a livello internazionale ed ha avuto una risposta molto positiva, con alcuni elaborati ci sono arrivati anche dall’estero” sottolinea il vicesindaco Dario Nardella, che ha promosso questa iniziativa con un obiettivo preciso: uniformare gli spazi esterni di bar, locali e ristoranti in base a caratteristiche comuni di forme, colori e materiali, che tengano conto del contesto urbano e dei profili architettonici, storici ed urbanistici del centro della città.

Entro l’inverno 2011 quindi tutti gli oltre 300 dehor all’interno della zona Unesco (la cerchia dei viali più l’Oltrarno) dovranno adeguarsi ai criteri di massima indicati dalla proposta vincitrice, che sarà scelta dalla commissione appena nominata dal Comune. Ne fanno parte Chris Bangle, celebre designer statunitense già capo del Centro stile della Bmw; Giorgio Caselli, architetto direttore del Servizio belle Arti del Comune; Claudio Nardi, architetto fiorentino autore di prestigiosi edifici in Italia e all’estero, in particolare a Cracovia e Amman; Carlo Francini, direttore dell’Ufficio Unesco di Firenze; Marta Fallani, dirigente dello Sviluppo economico del Comune.

“Si tratta di una commissione ben equilibrata, un mix di personaggi interni ed esterni all’amministrazione che risponde a criteri di professionalità e competenza - spiega il vicesindaco - Il loro lavoro di selezione dovrebbe chiudersi entro l’anno, per poi passare le linee guida agli operatori ed arrivare al rinnovo dei dehor prima dell’inizio dell’inverno 2011”. Nel frattempo si aprirà una ‘fase intermedia’, con la proroga dei termini per il rinnovo dei dehor secondo il nuovo modello.

Il bando prevede anche l’assegnazione dei premi: 20mila euro al primo classificato, 7mila al secondo e 5mila al terzo, più due menzioni d’onore da 1.500 euro. Nel bando il centro storico è stato suddiviso in cinque zone: Nucleo Antico (Castrum romano), Espansione medioevale-rinascimentale (la città dei Borghi), Oltrarno, Espansione ottocentesca Nord-Est (area via della Mattonaia), Espansione Ovest (area Teatro Comunale); potranno essere presentate tante proposte quanti sono gli ambiti, oppure un’unica proposta unitaria.

Tutte comunque dovranno articolarsi in quattro diverse categorie: senza pedane, con pedana senza copertura stabile, con pedana e copertura stabile, con struttura chiusa su più lati e copertura stabile. La soluzione, spiega il bando, “dovrà garantire il più possibile il godimento del contesto urbano in cui verrà inserita” e i manufatti “dovranno integrarsi armonicamente senza creare elementi di contrasto o rottura sia spaziale che funzionale”; dovranno essere ben riconoscibili “nella loro interezza sia stilisticamente che tipologicamente, con una soluzione attenta sia alle esigenze degli operatori economici, sia dei cittadini, con lo scopo di dare forza al processo di ‘conservazione attiva’ dello straordinario patrimonio storico architettonico della città di Firenze”.

Inoltre, il sistema dovrà essere di tipo modulare, per “potersi agevolmente riprodurre sia in serie sia adattando alle svariate peculiarità geometriche e tipologiche del tessuto storico” per impedire “soluzioni estemporanee, improvvisate o personalizzate; dovrà essere distinta la tipologia per piazze o slarghi da quella delle strade e dovrà esser tenuto conto delle altezze degli edifici di contorno, delle emergenze architettoniche presenti e delle linee visuali dominanti”. Il bando precisa anche che le attività che vorranno dotarsi di dehor dovranno prevedere dei cosiddetti ‘servizi di qualità’: l’accesso gratuito ad Internet con modalità Wireless per i clienti e le attrezzature al servizio per l’infanzia all’interno dei locali.

Dovrà inoltre esserci un’area attrezzata alla raccolta dei rifiuti, che in linea generale dovranno essere stoccati all’interno dell’esercizio fino al momento del ritiro; laddove per ragioni di spazio questo non fosse possibile, i contenitori dei rifiuti all'esterno dovranno essere integrati e coordinati con la struttura del dehor. Altre caratteristiche richieste sono “sicurezza, durabilità e facilità di manutenzione”; e “particolare attenzione dovrà essere posta nella scelta dei materiali, nell’armonia dei colori e delle finiture in modo da garantire un ambiente architettonico di alta qualità”; inoltre gli spazi dovranno essere progettati “in modo da essere completamente accessibili anche a persone con ridotte capacità motorie o altro tipo di deficit permanente o temporaneo”.

(ag)

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