La Fondazione Salvatore Romano si svela al pubblico

E lo fa con un ciclo di conferenze che inizierà venerdì prossimo, 22 ottobre, e proseguirà il 29 ottobre e il 5 novembre, con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Tutti gli incontri si svolgeranno alle 17.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 ottobre 2010 14:43
La Fondazione Salvatore Romano si svela al pubblico

Tre conferenze per far scoprire la storia del museo della Fondazione Salvatore Romano, ma anche quella della chiesa di Santo Spirito e dell’intero Oltrarno. E’ il ciclo che inizierà venerdì prossimo, 22 ottobre, e proseguirà il 29 ottobre e il 5 novembre, con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Tutti gli incontri si svolgeranno alle 17. La Fondazione Salvatore Romano ha sede nell’antico cenacolo del convento eretto a fianco della chiesa di Santo Spirito dai frati eremitani di Sant’Agostino.

La sua antica funzione di refettorio è ricordata dall’imponente affresco trecentesco di Andrea Orcagna. Vi sono ospitate le opere donate al Comune di Firenze nel 1946 dal collezionista e antiquario Salvatore Romano. Le conferenze, promosse e organizzate dai Musei civici fiorentini in collaborazione con l’Università internazionale dell’arte con il coordinamento scientifico del professore Francesco Gurrieri, sono il primo di una serie di interventi volti alla diffusione della conoscenza del museo, della basilica di Santo Spirito e della storia del quartiere. La prima conferenza, dal titolo "La Basilica di Santo Spirito e il divenire del quartiere", con Alberto Busignani, verterà sulla storia della basilica che, nell’originaria intuizione di Brunelleschi, sarebbe stata la più rivoluzionaria delle sue architetture.

La morte dell’architetto (1446) coinciderà con l’introduzione di modifiche portate avanti da Antonio Manetti e da altri. Completata nel 1490 col campanile di Baccio d’Agnolo, si costituirà in polo di riferimento su cui organizzare l’assetto viario e urbanistico del quartiere. Venerdì 29 ottobre, la conferenza sarà dedicata a "Giuliano da Sangallo e il Cronaca nel Vestibolo e nella Sagrestia di Santo Spirito", a cura di Alessandro Gambuti. Il Vestibolo e la Sagrestia di Santo Spirito costituiscono due testi architettonici tanto qualificati quanto attributivamente controversi.

I grandi nomi che si intrecciano sono fra i maggiori del Rinascimento: il Cronaca, Giuliano da Sangallo, Andrea Sansovino, Antonio del Pollaiolo, Salvi d’Andrea. Gli aspetti sicuri sono la singolarità e la straordinarietà dell’architettura. L’ultima conferenza, il 5 novembre, sarà dedicata ad "Artisti e letterati del Novecento nell’Oltrarno", con Marco Fagioli che ripercorrerà l’anima dell’Oltrarno: da Rosai a Settala, ai maestri di Porta Romana; da Pratolini a Palazzeschi, da Borgese a Bonsanti.

(edl) La foto è tratta dall'album di mahesh_f su Flickr.

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