Trasporto merci su ferro: forti criticità in Toscana

L’assessore ai Trasporti della Regione Toscana, Luca Ceccobao, ha risposto a due interrogazioni dei consiglieri Carraresi e Del Carlo (Udc).

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 settembre 2010 14:43
Trasporto merci su ferro: forti criticità in Toscana

“Le recenti notizie relative alla riduzione di operatività degli scali merci in Toscana costituiscono elementi di criticità rispetto alle politiche di attuazione delle politiche infrastrutturali regionali che prevedono, come prioritario, lo sviluppo della logistica e del trasporto merci su ferro”. Lo ha detto l’assessore ai Trasporti Luca Ceccobao rispondendo a due interrogazioni presentate dai consiglieri Marco Carraresi e Giuseppe Del Carlo (Udc) sullo smantellamento del trasporto ferroviario merci in Toscana e sul trasferimento delle strutture nazionali della Divisioni Cargo di Trenitalia.

Ceccobao ha aggiunto che le scelte di ridimensionamento operate dalle Ferrovie “creano danni alle imprese e quindi alla nostra economia, comprimendo la struttura e organizzazione logistica della regione in una fase molto delicata dell’economia toscana; per non parlare delle ricadute ambientali che il trasferimento delle merci da ferro a gomma comporta”. L’assessore ha ricordato di aver richiesto, già dal mese di maggio, un incontro urgente con gli amministratori delegati di Trenitalia Spa e di Rete Ferroviaria Italiana per avviare un approfondimento “che potesse garantire le condizioni di operatività degli interporti e scali merci” della Toscana.

Pur avendo ottenuto rassicurazione “circa il mantenimento della forza lavoro reimpiegata presso altri comparti e divisioni, nonché la garanzia di mantenere un servizio merci seppur gestito in altra modalità, la Regione Toscana – ha dichiarato Ceccobao – non è soddisfatta delle rassicurazioni fin qui ottenute”. In particolare l’assessore ha detto che è necessario “attivare le condizioni di operatività più adeguate” per gli interporti di Guasticce (Livorno) e di Gonfienti (Prato), ricercare una soluzione condivisa per lo scalo di Massa Zona industriale, e ottenere garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali. Il consigliere Carraresi ha ringraziato l’assessore “per la condivisione delle nostre preoccupazioni circa i continui smantellamenti del settore merci” ma si è dichiarato insoddisfatto della risposta “perché non vediamo segnali apprezzabili circa una possibile soluzione positiva della vicenda”.

Carraresi, definendo l’atteggiamento delle Ferrovie “arrogante e prevaricatore”, ha ricordato che proprio in questi giorni è stata annunciata la chiusura di molti scali merci regionali, tra cui quelli di Grosseto ed Empoli, e che in Toscana gli occupati nel settore sono passati da 600 a 400. “Speriamo che la Regione – ha concluso – faccia la sua parte, rimediando a quanto non ha fatto in passato”. (lm) La foto è tratta dall'album di CasteFoto su flickr.

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