Ceccobao sui tagli di Cargo Trenitalia: ''Matteoli mantenga gli impegni''

"Esprimiamo forte preoccupazione per le scelte unilaterali fatte da Cargo Trenitalia, che mettono a rischio posti di lavoro, la nostra economia e la struttura ed organizzazione logistica della nostra regione".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 maggio 2010 19:33
Ceccobao sui tagli di Cargo Trenitalia: ''Matteoli mantenga gli impegni''

"Esprimiamo forte preoccupazione per le scelte unilaterali fatte da Cargo Trenitalia, che mettono a rischio posti di lavoro, la nostra economia e la struttura ed organizzazione logistica della nostra regione". Questo il commento di Luca Ceccobao, assessore all'infrastrutture e trasporti della Regione Toscana, rispetto all'allarme lanciato dalla Filt-Cgil Toscana rispetto alla decisione di Cargo Trenitalia di chiudere alcuni scali merci ferroviari toscani. "Le misure annunciate da Cargo - ha proseguito l'assessore Ceccobao – rischiano di indebolire la Toscana in una fase economica già difficile, con un danno per le imprese che non hanno più il servizio merci, ed importanti ripercussioni anche a livello ambientale.

Chiamiamo in causa l'azienda Cargo, ma anche il suo azionista, il ministro Matteoli chiedendo quale sia la coerenza tra i suoi annunci, come quello sul “bonus treno”, e l'azione che Cargo sta effettivamente realizzando sul territorio. Nel gennaio scorso Regione Toscana e Governo hanno firmato un'Intesa in cui viene ribadita l'importanza dei raccordi ferroviari (per esempio, Livorno e Pisa); adesso devono rispettare l'intesa firmata e trovo che sarebbe una scelta grave e penalizzante vanificare gli interventi già fatti e quelli programmati.

Infine invito Cargo Trenitalia a fornire quanto prima un quadro completo e dettagliato sulle loro azioni, a garanzia dei posti di lavoro nel nostro territorio e della nostra economia". Negli scali ferroviari toscani (Arezzo, Castellina, Diecimo-Pescaglia, Empoli, Fiorentina – Piombino, Livorno Calambrone, Lucca, Massa zona industriale, Piombino binari Portovecchio, Pisa San Rossore, Porcari, Prato Centrale, Rosignano, S.Giovanni Valdarno, Scarlino, Siena) dalla metà degli anni 2000 sono transitati circa 170 milioni di tonnellate di merci di cui oltre il 75% via strada, 20% via mare e 2-3% via ferro.

Il traffico aereo è invece inferiore al 1%. Recenti analisi Irpet hanno evidenziato che poco meno della metà dei flussi merci che avvengono in Toscana risultano interni ai confini della regione (oltre il 40%), altrettanti interni ai confini nazionali (40-45%) ed una minima parte internazionali (arrivi circa il 10% e partenze circa il 4%). Infatti, le imprese che operano nei servizi logistici, secondo il censimento ISTAT del 2001, sono in Toscana circa il 2,6% del totale delle imprese di industria e servizi, occupando circa il 3% degli addetti, in linea quindi con la media nazionale e realtà come Lombardia, Veneto e Piemonte.

Il quadro appena traccito denuncia comunque la persistente tendenza all’accentuato ricorso al trasporto su strada, a svantaggio del trasporto ferroviario. di Francesca Calonaci

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