San Salvi: i comitati chiedono il coinvolgimento nella politica urbanistica

Dall’insediamento dell'amministrazione Renzi si susseguono articoli giornalistici che parlano di nuove proposte della giunta su San Salvi, di acquisizione da parte del Comune per una gestione tecnico-immobiliare unitaria del patrimonio edilizio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 giugno 2010 15:25
San Salvi: i comitati chiedono il coinvolgimento nella politica urbanistica

L’ultimo articolo è stato pubblicato su “La Repubblica” il 2 giugno, intitolato “San Salvi, case e villette nell’ex manicomio”, quasi si trattasse di una normale lottizzazione in campo aperto. Si parla di una decisione presa congiuntamente tra Asl e Comune per trasformare, mediante Piano Strutturale, tutta l’area da sanitaria ad abitativa, dando luogo ad una colossale operazione che porterà alle casse dell’Asl 120 milioni, e a Palazzo Vecchio i soldi degli oneri di urbanizzazione.

Nessuna valutazione sugli impatti urbanistici derivanti da un simile progetto sembra contemplata nell’accordo, in rapporto cioè alle problematiche del contesto urbano di appartenenza, al flusso aggiuntivo di mobilità in un quartiere già congestionato e densamente abitato, ai rischi per il fragile parco storico. Totalmente ignorato il vincolo monumentale (D.L. 490/99) relativo al mantenimento delle caratteristiche architettoniche delle singole costruzioni e dell’aspetto unitario di tutta la struttura di San Salvi. Dal 2004, quando fu reso pubblico il Piano Urbanistico Esecutivo, approvato dal Consiglio Comunale nel 2007, i cittadini del Q.

2 e il Comitato “San Salvi chi puo’“ denunciano come la speculazione immobiliare prevista dal Piano su una parte dell’ex ospedale psichiatrico, ne comprometta i caratteri di pregio strutturali e architettonici e l’integrità del parco storico nei quali è inscritta la storia e la memoria del luogo. In opposizione al PUE, hanno formulato proposte concrete chiedendo un recupero di San Salvi coerente con la sua vocazione originaria di struttura collettiva e organicamente unitaria, quale la realizzazione di un grande complesso pubblico multifunzionale armoniosamente inserito nel parco, che per estensione rappresenta uno dei maggiori polmoni verdi della città, da valorizzare e destinare alla massima fruizione cittadina. Su quanto riportato da “La Repubblica” il Comitato dei cittadini annuncia che continuerà la lotta per la salvaguardia di San Salvi, e che a tal fine ha promosso un appello che ha già raccolto numerose adesioni, e non rinuncerà a vigilare sul rispetto dei vincoli che tutelano l’ex ospedale psichiatrico e il suo parco storico.

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