Non esiste nessun assessorato ai “trans” e non c'è nessuna delega specifica all'interno della giunta regionale. Quello che c'è - e sarebbe strano il contrario - è un insieme di politiche, sociali, economiche e del lavoro, che si pongono l'obiettivo di tutelare determinate categorie di persone svantaggiate dal punto di vista sociale. Così la Regione precisa in merito alle informazioni scorrette e frammentarie sulle quali si basano articoli di stampa che attribuiscono alla giunta toscana un “assessorato ai trans”. Ovviamente niente del genere esiste né potrebbe esistere.
Non si capisce perchè ci sia da stupirsi se, nell'ambito di incarichi affidati all'assessore al welfare, esiste anche una legge contro le discriminazioni di orientamento sessuale e omofobia, legge che è stata varata anni fa per contrastare fenomeni che rischiavano, oltre a produrre pesanti discriminazioni sul piano dei diritti, anche di creare tensioni e sacche di violenza destinate a compromettere la coesione sociale della nostra regione. L'attuazione di questa legge è stata, correttamente, inserita fra i molti compiti di un assessorato che, in estrema sintesi, si deve porre il problema di provvedere e tutelare, favorendo l'inclusione sociale e garantendo pari opportunità, il benessere di tutti.
(bc)
