Monito del Giardino: Il malessere del benessere

Alcuni tra i maggiori ecologisti internazionali si riuniscono a congresso a Firenze per ricevere il Premio Il Monito del Giardino. Nell'occasione spiegano perché servono urgenti alternative a un’economia inquinante basata sul consumo delle risorse

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 maggio 2010 17:51
Monito del Giardino: Il malessere del benessere

“Con un'economia inquinante basata sul consumo delle risorse non si può andare avanti”, dice il noto metereologo del CNR Giampiero Maracchi, aggiungendo che “per salvare l’ambiente e l’umanità occorre un modello di progresso e di sviluppo del tutto nuovo e diverso”. Nella sua doppia veste di presidente del Comitato scientifico del Premio internazionale ambientalista Il monito del Giardino e di vicepresidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che promuove il Premio attraverso la Fondazione Bardini e Peyron, Maracchi parla di una sfida grande, ineludibile e urgente, per di più aggravata dalla crisi finanziaria che sta devastando il pianeta. Il contesto è la conferenza internazionale sul tema Economia globale e crisi ambientale, che rappresenta il clou dell’edizione 2010 del Monito del Giardino. Da domani 21 maggio a Firenze - Villa Bardini con un parterre di oratori tra i più qualificati: i sette che saranno premiati dal Monito del Giardino per i gli importanti contribuiti offerti, nei rispettivi campi e a diverso titolo, alla causa ambientalista. La direttrice dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA) Jacqueline McGlade riceverà il premio principale, 20 mila euro da investire in borse di studio o progetti operativi meritevoli.

McGlade è una convinta sostenitrice dell’importanza di informare e coinvolgere il pubblico nelle tematiche ambientali. Missione che ha ispirato il vertice del 2009 di Copenaghen, dove l’AEA ha lanciato, con la collaborazione fondamentale di Microsoft, la piattaforma Eye on Earth (in foto) insieme al portale Atlas finalizzato al monitoraggio dei cambiamenti climatici in tutta l’area del Vecchio Continente. Questo strumento fornisce informazioni aggiornate ora per ora sulla qualità dell’aria e dell’acqua e permette ai cittadini di interagire con l’Agenzia, condividendo informazioni e svolgendo un ruolo attivo nell’affrontare i cambiamenti in tempo reale.

Per gli utenti è possibile esprimere la propria segnalazione attraverso un SMS al numero +44 7786 201 106 indicando la località e lo stato dell'aria e dell'acqua, giudizio che verrà comparato con quello tecnico. Inoltre c'è la possibilità di zoomare da una visione generale dell'Europa fino alla singola strada o quartiere interessato. Vi si accede attraverso la home page al sito: www.eea.europa.eu Novità del 2010 è l’inaugurazione di un registro integrato consultabile on line (E-PRTR) delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti nell’aria, nell’acqua e nel suolo da parte di tutte le industrie europee.

Attualmente nel sito figurano i dati annuali relativi a 91 sostanze pericolose (per 54 milioni di tonnellate) e ad oltre 24.000 complessi operanti in 65 diversi tipi di impresa. Il registro fornisce informazioni precise sulla quantità e il tipo di rifiuti tossici che vengono trasferiti negli impianti preposti al loro trattamento, dentro e fuori ciascun Paese. Tutto questo perché, secondo la McGlade, per ottenere la partecipazione pubblica occorre che i cittadini sappiano con esattezza cosa succede all’ambiente che li circonda e qual è la posta in gioco. Gli altri premiati e partecipanti sono gli economisti ecologi Robert Costanza (Stati Uniti) e Sigrid Stagl (Austria), il banchiere ambientalista Pierre Dutrieu e il metereologo Gilles Sommeria, per gli italiani Luigi Biggeri, già presidente dell’Istat oggi alla World Bank, e Giannozzo Pucci, editore della rivista L’Ecologist, versione italiana del celebre The Ecologist. Le relazioni che ognuno di essi presenterà aggrediscono il problema da vari punti di vista e propongono uno scenario vasto e credibile delle cose da fare.

Per cominciare, una lectio magistralis di Jacqueline McGlade sui controversi risultati del recente vertice mondiale sull’ambiente, al quale AEA ha dato un apporto significativo. Il titolo inquadra bene i termini del dibattito: “Copenhagen: una vittoria o una sconfitta nei rapporti tra economia e ambiente?” Costanza propone invece un argomento che apre all’ottimismo: “Perché un’economia ecologica, oltre che indispensabile, è vantaggiosa per la nostra sopravvivenza”, mentre Stagl ricorda che: “In tutto il mondo agricoltura e industria alimentare devono diventare sostenibili”.

Sommeria: “Il clima è una risorsa e una sfida per la società". Innovatore in materia di finanza Verde, Dutrieu documenta un fenomeno già piuttosto esteso in Francia, ma quasi inedito in Italia: “Il ruolo cruciale del credito bancario nella soluzione dei problemi ambientali”. Quanto a Biggeri individua: “Indicatori di benessere, una nuova via alla contabilità economica”, mentre Pucci spiega; “Cosa vuol dire una corretta informazione ecologica”. Maracchi a Nove da Firenze ha dichiarato: "Il clima sta bene è il Pianeta che sta male, bisogna cambiare il nostro modello di economia, consumare meno energia, produrre meno rifiuti, far viaggiare meno merci su strada, tutta una serie di problematiche ecologiche legate strettamente all'economia.

I cittadini hanno chiaro il problema ecologico - conclude - il difficile è cambiare un modello economico messo in piedi nei secoli, ecco questo sì che è difficile da fare in dieci anni" Tutti saranno premiati dal presidente dell’Ente Cassa di Risparmio Michele Gremigni. Chiude il convegno Maracchi con un monito ormai familiare: “Senza interventi draconiani, presto dovremo fronteggiare crisi sempre più frequenti che annulleranno i benefici acquisiti nell’ultimo secolo, senza poterne trasferire alcuno ai Paesi poveri.

Le conseguenze sono immaginabili, perché quando l’uomo è in difficoltà non esita a ricorrere alla guerra” di A.L.

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