Toscana: da oggi Comitato in attività permanente

Il Commissario post evento stamani a Pisa con gli amministratori locali. Impegno straordinario per avere il Piano entro il 15 marzo. E più risorse.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 marzo 2010 19:27
Toscana: da oggi Comitato in attività permanente

Un impegno straordinario per consegnare al Governo entro il 15 marzo il Piano con le necessità economiche della Toscana per riparare i danni causati dalle forti piogge e dalle esondazioni di fine 2009 e inizio 2010. E’ quanto ha chiesto questa mattina agli amministratori locali riuniti presso la Provincia di Pisa, il Commissario delegato alla ricostruzione post alluvione. Quello delle insufficienti risorse a disposizione è stato il principale problema al centro dell’incontro. Di fronte ad una stima di oltre 500 milioni di euro di danni, di cui 80 soltanto per gli interventi di somma urgenza, le casse del Commissario possono contare ad oggi soltanto sui 12 milioni di euro previsti dal decreto di nomina commissariale, che non è ancora stato pubblicato, e che quindi non li rende ancora disponibili.

Il presidente della Regione ha osservato poi che se alla Toscana fossero concessi 60 dei 100 milioni previsti nel decreto per l’emergenza Abruzzo, la somma complessiva a disposizione coprirebbe a malapena il 15% delle necessità e sarebbe quindi assolutamente insufficiente. Il Commissario ha detto di sperare che, una volta definito il quadro certo delle necessità, il Governo trovi il modo di onorare gli impegni e stanziare somme ulteriori. Nel frattempo ha costituito un Comitato istituzionale, del quale ha chiamato a far parte i presidenti delle Province interessate dai danni, cioè Pisa, Lucca; Massa - Carrara, Prato e Pistoia e da Anci e Uncem.

Avrà il compito di individuare i criteri di ripartizione delle risorse disponibili, posto che ogni aspetto del post alluvione rappresenta a suo modo una priorità alla quale occorrerebbe far fronte: lo sono sia gli interventi di somma urgenza, in gran parte già effettuati e quindi da pagare, che la messa in sicurezza del ter ritorio e degli argini, e le richieste di rimborso dei danni subiti dalle imprese e dai cittadini. La “coperta” economica appare quindi troppo corta così come viene giudicata del tutto insoddisfacente la decisione del ministro dell’economia di sospensione il pagamento delle imposte soltanto per quattro mesi, fino alla fine di aprile e non per tutto l’anno come avevano chiesto imprenditori e amministratori.

Unanime è venuta dagli amministratori presenti la richiesta di togliere dai vincoli del patto di stabilità le somme che gli enti locali spenderanno per riparare i danni, per evitare il paradosso di avere risorse in cassa e non poterle impiegare per la messa in sicurezza del territorio. Il Commissario ha poi annunciato che entro la prossima settimana convocherà la prima riunione del Comitato istituzionale. Ha poi incontrato i comitati dei cittadini che gli hanno chiesto di fare in modo che simili danni non si ripetano.

Anche con loro proseguiranno gli incontri per affrontare concretamente i problemi. Il Commissario ha parlato di una situazione certamente difficile in un quadro non agevole, ma anche di un buon clima di collaborazione istituzionale. di Tiziano Carradori

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