Ecco la versione italiana de ''Il Dio della carneficina''

Silvio Orlando, Alessio Boni, Anna Bonaiuto e Michela Cescon un cast d’eccezione al Teatro Dante di Campi Bisnezio.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2010 17:58
Ecco la versione italiana de ''Il Dio della carneficina''

Reduce dai grandi successi ottenuti a Parigi nella messinscena curata dalla stessa autrice con l’interpretazione di Isabelle Huppert, nel ruolo di Véronique, e a Londra per l’interpretazione di Ralph Fiennes, nel ruolo di Alain, arriva al Teatro Dante di Campi Bisenzio, martedì 26 e in replica mercoledì 27 gennaio, alle ore 21, "Il Dio della carneficina" della drammaturga francese Yasmina Reza, protagonisti Anna Bonaiuto, Alessio Boni, Michela Cescon e Silvio Orlando.

La regia è di Roberto Andò. Véronique e Michel Houillé (Anna Bonaiuto e Silvio Orlando), genitori del piccolo Bruno, ricevono in casa Annette e Alain Reille (Michela Cescon e Alessio Boni), genitori di Ferdinand, che ha colpito al viso il loro figlio in una lite di strada. Le due coppie hanno deciso di incontrarsi per regolare la disputa nel segno della civiltà e del buon senso. All’inizio, dunque, ben disposti e concilianti, tentano di approcciarsi con buoni propositi di tolleranza e comprensione reciproca che, però, poco a poco svaniranno del tutto.

E’ questa la trama della commedia che conferma la straordinaria fortuna di Yasmina Reza con le platee di tutto il mondo, dopo il grande exploit internazionale di Art, e anche l’interesse per la sua opera di registi e interpreti come Luc Bondy, John Turturro, Roman Polansky. “Ne 'Il Dio della carneficina' di Yasmina Reza c’è una specie di furibondo humour sarcastico, ma anche l’abilità cesellatrice di un dialogo in bilico tra commedia e tragedia. Un piccolo trattato morale di teoria della cultura, che sembra voler rispondere – con l’ambiguità tipica del teatro – alla domanda: Le buone intenzioni ci salveranno? - racconta il regista Roberto Andò - La Reza non sembra avere dubbi, e la sua pièce consegna allo spettatore una risposta, a suo modo, perentoria: No! E’ un testo da mettere in scena cercando di non lasciarsi eccessivamente contagiare dal sulfureo cinismo che lo abita, lasciandosi guidare dal preciso e geometrico rincorrersi dei colpi di scena, dall’abilità con cui nel dialogo si aprono nuove, inaspettate prospettive, che sfumano e svariano, nei quattro personaggi che ne reggono l’ordito, a turno, l’odio, il risentimento, l’invidia, il vuoto, il nulla.

La Reza non crede alle magnifiche sorti e progressive dell’uomo contemporaneo, bene informato, diligente servitore di generiche cause morali, coattivamente alla ricerca, per sé, d’improbabili attestati di civiltà e buone maniere. Riesce così, di quest’umanità, a scovare il sottofondo barbarico, nichilista, meschinamente incapace di condividere un pur minimo progetto comune. Lo fa dandosi il perimetro modesto di un intelligente divertissement, di un intrattenimento contagiosamente divertente, che nella risata sommerge anche lo spettatore, riflesso nello specchio deforme di una condizione in cui molti potranno riconoscersi.

Ho deciso di mettere in scena 'Il Dio della Carneficina' per accettare questa sfida, condividendola con quattro attori - Anna Bonaiuto, Alessio Boni, Michela Cescon, Silvio Orlando - che, con la loro personalità eccezionale, mi offrono, ancor prima d’iniziare, il salvacondotto necessario perchè questo viaggio sia possibile, e la confortante certezza che, comunque, ne sarà valsa la pena”. Mercoledì 27 alle 18 per la rassegna “A tu per tu con gli artisti” condotta da Bruno Santini e ripresa in diretta dalle telecamere di InToscana.it , Anna Bonaiuto, Alessio Boni, Michela Cescon e Silvio Orlando incontreranno il pubblico nel foyer del teatro.

Al termine dell’incontro–intervista il teatro offrirà un aperitivo.

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