Acqua, beviamo al buio: come scegliere cosa bere

Il reparto Acqua di molti supermercati assomiglia ad un deposito di stoccaggio. In molti casi mancano prezzi e riferimenti. Perché?

Antonio
Antonio Lenoci
12 dicembre 2016 18:02
Acqua, beviamo al buio: come scegliere cosa bere

Nessuno deve ricordarci di respirare, avviene e basta. Bere acqua non è poi così diverso. Se l'aria pesante, maleodorante o ricca di smog la riconosciamo ed in alcuni casi la filtriamo attraverso l'uso di mascherine, per l'acqua la questione è sensibilmente diversa.L'acqua è incolore ed insapore, però all'interno ci sono disciolti molti elementi irriconoscibili, se non fosse per l'etichettatura. Guardate l'etichetta quando acquistate l'acqua in bottiglia? Pensateci.Per ogni periodo della vita e per ogni stato di salute esiste un'acqua ideale da consumare, non sono tutte uguali e non vanno bene sempre allo stesso modo.I consumatori lo sanno, vengono informati di questo?Il Ministero della Salute se ne occupa marginalmente online "Rimandando alla consultazione di documentazione specifica per ogni utile approfondimento in merito, si ritiene utile riportare in questa sede un quadro riassuntivo non esaustivo sui diversi sali minerali potenzialmente presenti nelle acque, richiamando alcune funzioni biologiche loro associate".Legambiente mette in guardia da un parametro su tutti "Un quarto delle acque sotterranee ha qualità scadente, per cause antropiche: tra i principali contaminanti troviamo i nitrati, sostanze presenti nei fertilizzanti".In Italia secondo una stima di Aduc esistono 350 etichette di acque minerali per 160 aziende.Si tratta di 2,2 miliardi di euro di fatturato e l'Italia è al terzo posto per consumi pro-capite, preceduta solo dagli Emirati Arabi e dal Messico, mentre ha il primato mondiale di produzione

Abbiamo prestato attenzione nelle settimane scorse alla disposizione e gestione di alcuni reparti di acqua minerale all'interno di supermercati fiorentini, riscontrando in molti casi la totale assenza di prezzi o riferimenti prediligendo un accatastamento puramente logistico anziché logico ed abbiamo raccolto alcune segnalazioni da parte di cittadini che spesso si affidano alle marche "Viste in TV". Perché accade questo? Non sarebbe possibile prestare maggiore attenzione ad un alimento così importante? Cosa c'è nell'acqua? Sulle etichette di qualità sono riportati numerose indicazioni, spesso in caratteri piccolissimi.

Un aiuto ce lo fornisce Publiacqua che offre agli utenti toscani alcune indicazioni sulla lettura dei parametri relativi all'acqua di rubinetto, consultabili on line Comune per Comune e strada per strada. Parametri che ritroviamo anche sulle bottiglie e che possono essere pertanto confrontati anche con l'acqua di casa. Chissà che non possano esserci sorprese.

"Il pH indica quanto un'acqua è acida o basica: il valore indicato in normativa è compreso tra 6,5, caratteristico di acque acide e 9,5 corrispondente ad acque basiche; a titolo di esempio è acida un’acqua contenente succo di limone ed è basica una contenente ammoniaca o soda;

Il residuo fisso è il contenuto di sali minerali, espresso in mg, ottenuti evaporando a 180 C° un litro di acqua. Le acque sono classificate in base al valore del residuo fisso: minimamente mineralizzate: < 50 mg/l; si tratta di acque povere di sali minerali; oligominerali: <500 mg/l; minerali: compreso tra 500 e 1000 mg/l e ricche di sali minerali: > 1500 mg/l.

La conducibilità elettrica è la misura della capacità di condurre corrente di un’acqua contenente dei Sali disciolti (ioni). Tanto più elevata è la concentrazione degli ioni, tanto maggiore sarà la conducibilità. Tale grandezza pertanto può essere correlata con il residuo fisso;

La alcalinità rappresenta il contenuto in carbonati e bicarbonati, prevalentemente di Calcio e Magnesio; contribuisce alla durezza e alla capacità tampone dell’acqua;

La durezza ovvero il contenuto in sali di calcio e di magnesio, tra questi il più abbondante è il carbonato di calcio. Si esprime in gradi francesi °F: un grado equivale a 10 mg/l di carbonato di calcio <10 °F dolce 10-20 °F moderatamente dura 20-30°F dura >30°F molto dura. Per la durezza non esiste un limite di legge, ma un intervallo consigliato compreso fra 15 e 50°F a dimostrazione che tutte le persone sane e di qualunque età possono bere acque con tali valori di durezza. Una durezza media o elevata potrà determinare solo variazioni nel gusto dell'acqua;

Il calcio deriva dal discioglimento delle rocce calcaree. E’ il minerale più diffuso nell’organismo ed è un elemento indispensabile alla vita. Infatti, è un componente fondamentale per la crescita delle ossa ed alla formazione dei denti. Con l'acqua si apporta un contributo fondamentale al fabbisogno quotidiano di calcio. L'acqua ricca di calcio è consigliata durante la gravidanza, nell'età della crescita, e in età avanzata per combattere l'osteoporosi. Anche nel caso di malattie cardiovascolari non ci sono controindicazioni all'impiego di acqua ricca di calcio, la quale è indubbiamente da preferire ad un’acqua ricca di sodio;

Il magnesio è un altro elemento indispensabile all'organismo umano in quanto entra a far parte dei sistemi metabolici ed interagisce con molti ormoni e fattori di crescita, la sua carenza può ridurre il tono muscolare e causare crampi. Il magnesio si trova in quasi tutti gli alimenti ed anche l’acqua contribuisce al fabbisogno giornaliero in quanto il magnesio in forma solubile è facilmente biodisponibile; nei casi in cui viene svolta un’attività fisica intensa che comporta aumento della sudorazione è necessario un apporto supplementare di magnesio. Un'elevata concentrazione di questo sale porta l'acqua ad avere proprietà lassative.

Il sodio elemento essenziale per la vita, molto importante per il metabolismo umano, serve al mantenimento del bilancio idrico ed alla regolazione osmotica tra i componenti intra ed extracellulari. La sua diminuzione può far insorgere stanchezza precoce e crampi muscolari. Se assunto in eccesso è dannoso, infatti è fattore di rischio per nell'ipertensione arteriosa. Lo ingeriamo abbondantemente con i cibi sotto forma di comune sale da cucina. La normativa prevede un limite di 200 mg/l;

Il potassio anch'esso indispensabile per l'organismo umano. Il fabbisogno giornaliero può essere garantito dall’alimentazione in quanto è presente in alimenti e bevande in forma ionica che è facilmente assimilabile . Entra nelle reazioni cellulari ed è importante per la conducibilità dello stimolo nel sistema nervoso. L'alterazione del contenuto in potassio nell'organismo può causare disturbi della funzionalità muscolare;

I nitrati sono composti presenti nella acque sia per effetto di fenomeni naturali che come conseguenza delle attività dell’uomo, come per esempio i trattamenti di fertilizzazione dei terreni o l’infiltrazione di acque di scolo. Il limite di concentrazione è di 50mg/l. Tuttavia per i neonati è consigliato l’uso di acqua con valori inferiori.I nitriti sono composti della degradazione dei nitrati ad opera di batteri. Hanno un limite normativo molto basso pari a 0,10 mg/l, in quanto nell’organismo possono reagire con l’emoglobina riducendo il trasporto di ossigeno dai polmoni agli organi e tessuti.

L'ammonio nelle acque sotterranee può essere di origine geologica, ma può trovarvisi perché l'ammoniaca è usata come fertilizzante, nei mangimi per animali e nell’industria. I livelli naturali nelle acque sotterranee sono di solito inferiori a 0,2 mg/l di ammoniaca. Nell’acqua potabile non deve essere presente in concentrazione superiore a 0,50mg/l. Viene biodegradata nell’ambiente ed è correlato a nitrati e nitriti. Il valore in normativa è di 0,50mg/l;

I cloruri contribuiscono all'attività osmotica dei fluidi cellulari. Il cloruro aumenta la conducibilità elettrica delle acque, e conseguentemente il residuo fisso. Se presente in elevate concentrazioni da sapidità all’acqua e può aumentarne le caratteristiche corrosive. Il limite è di 250mg/l.

I fluoruri il fluoro è un elemento essenziale per l’uomo e per gli animali, ma è necessaria una idonea assunzione giornaliera: a basse concentrazioni presenta effetti protettivi verso la carie dentale specialmente nei bambini. Tuttavia concentrazioni elevate, se ingerite per lungo tempo, possono causare la fluorosi, che ha effetti negativi a carico dei denti e delle ossa. Tenuto conto che l’acqua può rappresentare una delle vie di assunzione giornaliera del fluoro, viene fissato un valore di legge di 1,50 mg/l;

I solfati non presentano effetti negativi sulla salute alle concentrazioni alle quali si trovano nell’acqua potabile. Se le concentrazioni superano il valore fissato di 250mg/l, specialmente se è presente magnesio, l’acqua può assumere un sapore sgradevole, se la quantità è ancora superiore si possono presentare irritazioni gastrointestinali. Inoltre la presenza in eccesso può contribuire alla corrosione dei sistemi di distribuzione.

Il cloro residuo rappresenta l'indicazione che l'acqua ha subito un processo di disinfezione che garantisce la sicurezza, da un punto di vista microbiologico, durante il trasporto nelle rete di distribuzione. La normativa non fissa un valore obbligatori, ma consigliato di attenersi ad una concetrazione di 0,2 mg/l.

L'arsenico è un elemento che è naturalmente presente in piccole quantità nelle rocce e suoli. La presenza di Arsenico nelle acque in diverse regioni italiane è dovuta a fenomeni naturali legati alla geologia dei suoli e i valori più alti si trovano in zone a vocazione mineraria per effetto della somma di fattori ambientali e antropici. L’arsenico è un noto veleno, classificato come sicuro cancerogeno, ha azione di interferenza con il sistema endocrino. Il limite previsto in normativa per le acque è di 10 microgrammi/litro.

Il manganese è uno dei più abbondanti metalli presenti nella crosta terrestre, in particolari condizioni ambientali è presente in misura abbondante nelle acque di falda. Il Manganese è un elemento essenziale per gli organismi viventi in quanto attivatore enzimatico, è un necessario componente della dieta giornaliera lo si ritrova in molti alimenti, il valore limite nelle acque previsto dalla norma è di 50 microgrammi/litro".

Li avete mai cercati, letti confrontati sulle etichette? "Il consumatore chiede genericamente acqua minerale, al massimo sceglie quella gassata o liscia. E' come chiedere una bottiglia di vino, differenziando solo il rosso dal bianco. Evidentemente non basta. Certo è che le etichette non aiutano nella scelta, perchè la composizione viene indicata con sigle chimiche, di difficile comprensione" commenta Primo Mastrantoni Segretario di ADUC.

Ecco alcuni consigli forniti dall'Associazione dei Consumatori: "Il primo dato da leggere è il residuo fisso, la quantità di sali minerali disciolti in un litro d'acqua, che da l'idea della pesantezza dell'acqua: si passa da quelle minimamente mineralizzate a quelle ricche di sali minerali. Le acque minerali gassate, naturalmente o artificialmente, sono sconsigliate per chi soffre di acidità, gastrite o ulcera.

Le acque solfate (limite 200 mg/l), soprattutto se abbinate al magnesio (limite 50 mg/l) hanno un effetto lassativo e possono interferire con l'assorbimento del calcio. Le acque clorurate (limite 200 mg/l), contengono maggior quantità di sodio e sono sconsigliate per gli ipertesi. Quelle calciche (limite 150 mg/l), risultano pesanti e danno all'acqua un sapore particolare ma non provocano i calcoli.Le florurate (limite1 mg/l), possono dar luogo alla screziatura nello smalto dei denti e influiscono sulla mineralizzazione delle ossa: attenzione a farla bere ai bambini.

I nitrati (per i bambini 10 mg/l e anche per gli adulti), sono un indicatore dell'inquinamento del terreno; purtroppo è difficile trovare un'acqua priva di nitrati. C'e' infine il problema di alcuni metalli tossici, quali l'arsenico, il cadmio, il (tri)cromo, che non devono superare i valori di legge, dei quali ovviamente ne sconsigliamo l'assunzione. Una ultima avvertenza: tutte le acque fanno fare la pipi'.

L'effetto pulizia interna è dovuto alla quantità non alla qualità dell'acqua bevuta".

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