Le donne e l’acceleratore di particelle

In una mostra fotografica a “La Specola” dell'Università di Firenze volti e storie di ricercatrici italiane al lavoro al CERN.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 dicembre 2009 20:47
Le donne e l’acceleratore di particelle

Ricercatrici al lavoro con il più grande acceleratore di particelle esistente al mondo. Degli esperimenti in atto al CERN di Ginevra con il LHC (Large Hadron Collider) si è molto parlato; adesso un’originale mostra fotografica offre l’occasione di vedere all’opera chi sta dietro il lavoro della grande macchina e scoprire volti e storie di una parte importante del team di ricerca. “Donne alla guida della più grande macchina mai costruita dall’Uomo”, questo il titolo della mostra ideata e realizzata dalla giornalista scientifica Elisabetta Durante, che si apre presso la sezione di zoologia “La Specola” del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze mercoledì 16 dicembre prossimo (via Romana, 17 – ore 11,30). Le foto di Mike Struik, a sua volta ingegnere del CERN, ritraggono una trentina di ricercatrici italiane impegnate in un esperimento senza precedenti: l’acceleratore LHC, il più grande e potente mai costruito, è nato, infatti, per riprodurre le condizioni dell’universo pochi istanti dopo il Big Bang e far luce su nuove frontiere della fisica. La mostra ha già richiamato, nelle tappe precedenti di Torino, Milano e Roma, un folto pubblico.

Arriva a Firenze in un momento chiave: su LHC sono oggi puntati, infatti, gli occhi della ricerca internazionale, che nei prossimi mesi si attende risultati fondamentali da questo esperimento. La mostra documenta un’eccezionale avventura scientifica e l’esperienza di donne impegnate in una carriera di successo internazionale, che offrono contributi determinanti a una sfida al tempo stesso scientifica e tecnologica, da cui deriveranno applicazioni di grande valore sociale ed economico.

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