I 99 Posse tornano alla Flog

Il ritorno della storica band napoletana, tra ‘classici’ e nuovi brani, per un live che si terrà questa sera sul palco dell’Auditorium Flog di Firenze.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 dicembre 2009 18:19
I 99 Posse tornano alla Flog

A 7 anni di distanza dall'ultima esibizione dal vivo tornano i 99 Posse, che venerdi 11 dicembre calcheranno per l’ennesima volta il palco dell’Auditorium Flog di Firenze presentando alcuni brani inediti affiancati al loro repertorio tradizionale. La formazione vede la formazione ‘originale’ con Luca Zulù Persico alla voce, Massimo Jrm Jovine al basso, Marco Messina alle macchine, Sacha Ricci alle tastiere, accompagnati da Claudio "Klark Kent" Marino alla batteria, Gennaro de Rosa alle percussioni e la new entry Peppe Siracusa, ex chitarrista degli Aretuska. Dal 5 gennaio del 2002, quando i 99 Posse tennero il loro ultimo concerto a Napoli, molte cose sono cambiate.

Il gruppo ritrova un'Italia in piena emergenza democratica ed economica, un Paese in declino nel quale si sperimentano inedite politiche repressive che alimentano nel corpo sociale sempre più frequenti episodi di razzismo e intolleranza. Anche la scena musicale è stata interessata da enormi cambiamenti in questi anni. La crisi della discografia, legata soprattutto all'incapacità delle etichette di elaborare nuovi modelli di business in linea con i mutamenti tecnologici; l'esplosione dei programmi televisivi che illudono migliaia di giovani artisti e garantiscono, nel migliore dei casi, una notorietà usa e getta, sono i segni più evidenti dei mutamenti avvenuti e in corso d'opera.

Di conseguenza per i gruppi cosiddetti indipendenti, quelli che privilegiano tematiche sociali e politiche nella propria produzione musicale, è diventato molto più difficile emergere e arrivare al grande pubblico. Per questo il ritorno dei 99 Posse assume i caratteri di una scommessa, di un azzardo che si auspica proficuo, quello di un gruppo che canterà canzoni scomode senza giri di parole, testando anche i livelli di tolleranza nell'Italia dei nostri giorni, per riprendersi il posto che merita nella scena musicale nazionale. M.

Locandro

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