Dal Comune un'ordinanza per colpire i 'falsi' mendicanti

Per quanto riguarda le conseguenze per la persona colta in flagrante dalla Polizia Municipale, la sanzione amministrativa ammonta a una somma che può variare da 80 a 480 euro.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 novembre 2009 19:24
Dal Comune un'ordinanza per colpire i 'falsi' mendicanti

“Non è un divieto all’accattonaggio, soltanto uno stop nei confronti di chi con comportamenti particolarmente insistenti, molesti e invasivi reca disturbo alle persone aumentando la percezione di insicurezza di cittadini e turisti”. È quanto dichiara l’assessore alla mobilità e decoro Massimo Mattei illustrando, insieme al comandante della Polizia Municipale Massimo Ancillotti, l’ordinanza contingibile e urgente con cui da domani viene inasprito il contrasto ad alcune tipologie di accattonaggio particolarmente invasive e moleste.

“Negli ultimi tempi sono arrivate numerose segnalazioni sia da parte di cittadini che di turisti di alcune situazioni, soprattutto in centro storico, poco consone alla sicurezza e al decoro della città. Tra queste – spiega l’assessore Mattei – la presenza di falsi artisti di strada che chiedono soldi e spesso distraggono il turista alleggerendolo del portafoglio, il ritorno di questuanti molesti agli incroci e nei pressi degli ospedali, i suonatori di strumenti particolarmente insistenti.

Si tratta di situazioni che contribuiscono a creare insicurezza nei cittadini e a ledere il decoro della città. Per questo abbiamo deciso di intervenire con una specifica ordinanza contingibile e urgente dalla durata limitata (sei mesi) che non vuole colpire i mendicanti – ribadisce l’assessore – ma le persone che si spacciano per tali magari compiendo anche qualche reato o che chiedono denaro in modo insistente e molesto causando problemi soprattutto alle donne e alle persone anziane. Senza dimenticare poi chi svolge questa attività agli incroci, creando pericoli alla circolazione, e nei pressi degli ospedali.

In questo modo diamo una risposta significativa in termini di decoro e di sicurezza in città”. Dal punto di vista tecnico, il comandante Ancillotti ribadisce che questa ordinanza non fa altro che precisare ulteriormente quanto già previsto nel Regolamento di Polizia Urbana. “Nel regolamento vengono già individuati alcuni comportamenti vietati ma si tratta di una indicazione generale che, visti i fenomeni sviluppatesi dell’ultimo periodo, non consente un intervento puntuale e mirato.

Per questo, sulla base dell’articolo 54 del Testo Unico sugli enti locali e dell’articolo 2 del decreto del Ministro dell’Interno del 5 agosto 2008 sui poteri dei sindaci in materia di incolumità pubblica e sicurezza urbana, abbiano ritenuto necessario definire più precisamente i fenomeni da arginare per dare uno strumento di intervento più adeguato alla Polizia Municipale”. Il comandante nell’occasione annuncia anche che da dicembre sarà rafforzata la presenza e il controllo della Polizia Municipale soprattutto in centro storico.

“L’obiettivo – insiste Ancillotti – non è colpire il mendicante tout court ma chi, con comportamenti molesti e insistenti, crea situazioni di perdita di sicurezza nei cittadini”. In concreto l’ordinanza prevede il divieto di “accattonaggio e mendicità molesti e invasivi su tutto il territorio comunale (con attenzione particolare al perimetro del Quartiere 1) nei luoghi pubblici o aperti al pubblico” individuando quattro specifiche modalità di “mendicità invasiva”. Ovvero: quella “attuata con insistenza, reiterazione e con l’utilizzo di strumenti di distrazione dell’attenzione da soggetti vestiti con tunica e copricapo bianchi e con volto travisato da cera bianca che rende impossibile l’individuazione precisa dei tratti somatici e inquietante l’impatto emotivo.

In altre occasioni l’avvicinamento del cittadino è realizzato in gruppi di due o tre persone e con tentativo di proporre lo scatto di fotografie sfruttando la somiglianza con reali artisti di strada (tipo mimi o altro) di cui ripetono, in parte, la reale rappresentazione estetica. In queste circostanze è ragionevolmente presumibile che la complessiva azione posta in essere sia finalizzata a creare stati di distrazione nell’attenzione dei soggetti per facilitare la commissione di reati contro il patrimonio”.

E ancora quella “realizzata mediante l’utilizzo di animali anche di grossa taglia da parte di soggetti per lo più collocati sull’asfalto e sui gradini dei negozi, delle chiese e di altre strutture pubbliche simulando la necessità di ottenere denaro per assicurare il mantenimento degli animali e provocando stati di immotivato sentimento di pietà con progressiva perdita di decoro urbano e della percezione di sicurezza individuale”. Inoltre è vietata la mendicità “realizzata da soggetti con modalità invasiva rappresentata dall’utilizzo di strumenti musicali tipo fisarmonica, mandolino, chitarre con cui in modo insistente, reiterato e fastidioso si avvicinano ad avventori di bar e ristoranti disturbando la tranquillità dei cittadini e la regolarità di svolgimento delle attività di somministrazione con contribuzione al progressivo decremento della qualità del decoro urbano”.

E infine quella “realizzata in modo invasivo da soggetti che evidenziano malformazioni degli arti e/o con simulazione di gravi difficoltà di deambulazione, con l’intento di suscitare sentimenti di pietà e provocare la dazione di denaro. In alcune occasioni detti soggetti si posizionano sui marciapiedi in posizione accovacciata ripiegati su se stessi in modo da rendere possibile la visualizzazione del volto realizzando la forma tipica del ‘guscio di tartaruga’”. Il divieto diventa invece totale, ovvero anche in caso di mendicità e accattonaggio non molesti, in prossimità e all’interno degli ospedali e nelle intersezioni stradali. Per quanto riguarda le conseguenze per la persona colta in flagrante dalla Polizia Municipale, l’ordinanza introduce un diverso e più rigoroso trattamento sanzionatorio rispetto a quanto già previsto nel regolamento di Polizia Urbana.

La sanzione amministrativa ammonta a una somma che può variare da 80 a 480 euro. (mf)

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