Lavavetri: il digiuno a staffetta concluso stamattina poco dopo le sette, con lo 'sleep-in' nei sacchi a pelo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 ottobre 2007 15:31
Lavavetri: il digiuno a staffetta concluso stamattina poco dopo le sette, con lo 'sleep-in' nei sacchi a pelo

Una cena "non autorizzata" in piazza, sotto Palazzo Vecchio, ha concluso ieri sera lo sciopero della fame a staffetta promosso dall'Assemblea autoconvocata per chiedere al sindaco Leonardo Domenici il ritiro dell'ordinanza sui lavavetri. Lo sciopero era cominciato il 20 settembre. "La questura di Firenze - dice la consigliera comunale di 'Unaltracitta'/Unaltromondò Ornella De Zordo - ci ha negato il permesso di svolgere questa festa in piazza della Signoria davanti alla Loggia dei Lanzi. Ci siamo allora spostati davanti alla Dogana.

Abbiamo tutti firmato un documento con il quale, di fatto, ci auto-denunciamo perché non abbiamo intenzione di rispettare il 'no' che ci è giunto dalla questura". Alla cena, secondo gli organizzatori, ci sono almeno cento persone. Prima otto giovani falsi lavavetri sono stati identificati dai carabinieri mentre attraversavano piazza della Signoria. "Allo sciopero - dicono Marco Sodi dell'Assemblea autoconvocata e Sandro Targetti, consigliere comunale del Prc - hanno preso parte 78 persone e hanno aderito a distanza il missionario comboniano padre Alex Zanottelli, don Vitaliano Della Sala e il parlamentare europeo Vittorio Agnoletto".

Molti dei partecipanti hanno intenzione di fermarsi a dormire in piazza nei sacchi a pelo per la 'notte dei senza dimora' che si celebra stanotte. "E' un'occasione per ricordare - ha detto don Alessandro Santoro, parroco nel popolare quartiere delle Piagge, che partecipa alla serata - quanti nella nostra società non hanno una casa. E' importante farlo in questa piazza".
La festa in piazza e' stato il momento piu' bello di quest'esperienza cominciata il 21 settembre. Circa duecento persone - italiani e stranieri, tutti insieme - hanno condiviso il cibo portato un po' da tutti: panini e formaggio, schiacciate e dolci, e pietanze calde preparate dalla comunita' rom.

Dalle 19 in poi piazza Signoria si e' animata per una protesta che e' stata anche una proposta. Contro l'ordinanza sui lavavetri e la sua cupa visione della citta' e del mondo, si e' offerta alla citta' un'immagine di condivisione, di solidarieta', anche di allegria, nonostante la superflua presenza, sia in piazza sia nelle strade adiacenti, di numerosi mezzi e uomini della polizia.
La Giornata mondiale di lotta alla poverta', indetta per il 17 ottobre dall'Onu e prescelta per la fine del digiuno a staffetta, in coincidenza con la Notte dei senza dimora ideata da Terre di Mezzo (e realizzata a Firenze dalle associazioni Aurora e Fuori Binario) era in realta' cominciata male.

Ieri mattina, a manifestazione ormai indetta e pubblicizzata anche dalla stampa, il questore ha comunicato il divieto di utilizzare piazza della Signoria, motivando l'improvviso e tardivo diniego con una prescrizione arrivata dalla Sovrintendenza ai beni culturali. Il questore ha messo nero su bianco questa prescrizione - riguardante in particolare il lato della piazza adiacente alla Loggia dei Lanzi, indicato nella comunicazione trasmessa alla questura dagli organizzatori - 'consigliando' di spostare la festa in un altro spazio della citta'.
Gli undici protagonisti dello sleep-in - alcuni dei quali sono stati fra gli organizzatori e partecipanti al digiuno a staffetta: Tiziano Cardosi, Camilla Lattanzi, Lorenzo Guadagnucci, Gigi Ontanetti, Alessandro Santoro, Sandro Targetti - hanno scoperto che piazza Signoria di notte e' rumorosissima e fin troppo illuminata, e che questo minuscolo gesto di solidarieta' coi senza dimora, e di protesta verso la giunta comunale, dev'essere solo una tappa di un impegno duraturo.

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