Alleanza anticrisi tra Toscana ed Emilia-Romagna

Le Unioni delle Camere di Commercio delle due regioni hanno siglato un protocollo di intesa per avviare collaborazioni operative con l’obiettivo di elevare la competitività delle imprese.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 ottobre 2009 18:51
Alleanza anticrisi tra Toscana ed Emilia-Romagna

Aiutare la competitività dei sistemi produttivi per affrontare le sfide dell’economia, particolarmente impegnative in questa fase di crisi. E’ l’obiettivo dell’accordo tra le Camere di Commercio della Toscana e dell’Emilia-Romagna, le cui Unioni regionali hanno recentemente siglato un protocollo di intesa. Il documento, firmato dai presidenti di Unioncamere Toscana, Pierfrancesco Pacini, e di Unioncamere Emilia-Romagna, Andrea Zanlari, punta ad uno scambio di buone esperienze su progetti ed iniziative, sulla base della consapevolezza che la competitività delle aziende nell’ambito di un mercato globale è correlata all’appartenenza a filiere, distretti territoriali, raggruppamenti d’impresa e, più in generale, alla capacità di promuovere e costruire relazioni e collaborazioni in grado di superare i confini amministrativi.

Le Unioni regionali delle Camere di Commercio della Toscana e dell’Emilia-Romagna lavoreranno assieme per impostare iniziative comuni, in particolare su tematiche come il monitoraggio delle economie locali e l’informazione economica, lo sviluppo dei distretti industriali e dei sistemi locali, la promozione della logistica e infrastrutture di interesse interregionale. Questo impegno si realizzerà anche attraverso la collaborazione su progetti relativi alle politiche europee, a valere sulle risorse comunitarie. Con circa 366 mila e 430mila imprese attive, i sistemi produttivi delle due regioni esprimono circa il 16 per cento del Pil italiano. “E’ un accordo 'a geometria variabile' – sottolinea il presidente di Unioncamere Toscana, Pierfrancesco Pacini - che prevede la verifica annuale, in un incontro delle due Unioni regionali, dello stato di avanzamento dell’attività congiunta e l’eventuale individuazione di nuove tematiche oggetto di collaborazione”. Tra le iniziative e i progetti considerati prioritari anche la realizzazione di convegni per l’approfondimento di tematiche di interesse comune; eventi di formazione congiunta; incontri per la presentazione di progetti ed esperienze d’eccellenza di singole Camere di Commercio o delle Unioni regionali finalizzati alla ricerca di efficienza ed economie di scala e all’integrazione dei servizi camerali. “Le due regioni – spiega il presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Andrea Zanlari - sono caratterizzate da sistemi economici che per modelli di sviluppo, grado di internazionalizzazione delle attività, tipologie dei settori produttivi e dimensione imprenditoriale, denotano molti punti di contatto, con il comune interesse a sviluppare collaborazioni e integrazioni produttive per elevare la competitività dei rispettivi sistemi di impresa”. Ai fini dell’attuazione del Protocollo, verrà attivato al più presto un Tavolo di indirizzo e coordinamento composto da tre rappresentanti per ciascuna Unione regionale, con lo scopo di impostare le linee dell’attività e di verificarne poi lo stato di attuazione.

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