Con Repubblica XL la compilation “1969-2009: omaggio a Woodstock”

Afterhours, Caparezza, Giuliano Palma, Marina Rei e Bugo sono solo alcuni tra i 14 artisti e gruppi italiani che hanno reinterpretato brani di Woodstock alla scorsa edizione di Italia Wave.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 ottobre 2009 14:37
Con Repubblica XL la compilation “1969-2009: omaggio a Woodstock”

Svoltosi a Livorno dal 16 al 19 luglio Italia Wave Love Festival ha rappresentato un originale tributo a Woodstock nel quarantennale dello storico raduno americano: la serata inaugurale del festival toscano ha visto alternarsi sul palco dello stadio Armando Picchi il meglio della musica italiana che ha reinventato e reinterpretato i suoni di alcuni dei pezzi più famosi suonati durante i 3 giorni di “peace and music” del 1969. Anche gli altri palchi, musicali e non, hanno reso omaggio al padre di tutti i festival, completando l’omaggio l’ultimo giorno con la presenza a Livorno di Michael Lang, che di Woodstock Festival è stato l’organizzatore.

I pezzi del cd “ritraggono l’intensità, il caso e l’armonia del tempo” ha detto lo stesso Lang ascoltando le cover degli artisti italiani - “hanno un suono moderno, ma allo stesso tempo filtra dai brani una sensibilità tutta italiana che mostra come siano pezzi senza tempo e dal valore universale”. Ottimo il risultato della compilation, a partire dalla cover degli Afterhours, che, con un brano impegnativo come “Suite: Judy Blue Eyes” eseguito a Woodstock da Crosby, Stills & Nash, dimostrano un alto grado di maturità artistica.

Caparezza, con la partecipazione di Bugo, rifà invece i The Who, scelti anche da I Ministri, in entrambi i casi energici e sgangherati al punto giusto. Bugo sceglie di giocare anche con un altro brano, con l'artista rock forse più difficile da interpretare: Jimi Hendrix. Riesce nel suo intento, rendendo “Fire” altro dall'originale. Anche Giuliano Palma contribuisce alla compilation, cimentandosi con la nota versione di Joe Cocker di “With a little help from my friends”, il risultato è unico, come solo i Bluebeaters sanno fare.

Due brani di Janis Joplin, rispettivamente “Piece of my heart” e “Summertime”, hanno permesso a Marina Rei e a The Niro di mettere in luce le rispettive capacità vocali, l'aggressività per lei e la duttilità per lui. Marina Rei si ritrova nella compilation anche in duo con Paolo Benvegnù, che propone la cover di “Strawberry Fields Forever”, rivedendo l’originale eseguita a Woodstock da Richie Havens. Anche Le Luci della Centrale Elettrica hanno scelto Havens: nel cd si trova “Freedom”, che nelle mani de Le Luci diventa cosa nuova, con un testo per metà nella nostra lingua e sulla nostra storia recente.

La scelta di confrontarsi con i Jefferson Airplane, e quindi con il ricordo di Grace Slick e delle altre voci del gruppo, ha richiesto una ridefinizione delle canzoni per adattarle alle corde dei giovani emergenti toscani Venus in Furs e dei componenti del supergruppo Beautiful, ovvero Luca Bergia, Cristiano Godano, Riccardo Tesio e Gianni Ma roccolo che assieme ad Howie B ha curato il missaggio della cover, oltre che eseguirla dal vivo in anteprima internazionale a Italia Wave Love Festival. Samuel Catarro e i Torpedo hanno scelto entrambi i Creedence Clearwater Revival lavorando su “Green river” e “Proud Mary”, avvicinandole allo stile personale degli interpreti italiani.

E poi Santana e Uochi Toki, un connubio sulla carta improbabile, ma che nei fatti si distingue per la sua carica ironica. Italia Wave ha deciso di destinare il ricavato della compilation alla ONG Action Aid a sostegno della campagna “HungerFree” che chiede ai governi, alle organizzazioni internazionali e alle imprese di fare la propria parte in difesa del diritto di ogni essere umano a un’adeguata alimentazione. “Nella speranza che, oggi come 40 anni fa” - hanno dichiarato Mauro Valenti, direttore di Italia Wave, e Luca Valtorta, direttore di XL - “si possa realizzare, anche con piccoli gesti, qualcosa di buono”. Massimiliano Locandro

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