Finisce in parità, viola di rabbia

La squadra di Prandelli ci prova da tutte le posizioni, assedia la porta difesa da Muslera. Gol negato a Gilardino per i tre punti che avrebbero portato i viola in vetta alla classifica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 ottobre 2009 18:15
Finisce in parità, viola di rabbia

Prandelli ripropone Comotto e Gobbi esterni difensivi, Gamberini affiancato a Kroldrup in sostituzione dello squalificato Dainelli. Zanetti e Montolivo davanti alla difesa, Vargas e Marchionni sulle fasce e Jovetic - Mutu coppia avanzata con Gilardino in panchina perché reduce da un attacco febbrile ed allenatosi solo l'ultimo giorno utile. Le due squadre si fronteggiano egregiamente e lavorano molto a centrocampo, lentamente esce la Fiorentina con una strepitosa prova di Montolivo che propone e si propone più volte.

Ballardini ha dovuto rivedere la difesa che non si presenta al meglio con un Del Nero schierato come terzino. I viola si muovo molto e bene, portando palla insieme e creando diverse occasioni gol. Pochissimi gli errori viola, uno solo grossolano da parte dei centrali difensivi viola che liberano al tiro Foggia che poi calcia alto. Alto anche Montolivo che recupera una corta respinta di Muslera e con il portiere a terra non inquadra la porta. Frey non molto impensierito dall'avanzata laziale che con Rocchi e Zarate trova alcune buone incursioni ma non incide.

Nel secondo tempo è un crescendo viola, le occasioni a rete, è il caso di dirlo seguendo la logica del doppiosenso, si sprecano. Vargas incontenibile e le cose migliori arrivano da sinistra, con un affiatamento calibrato tra il peruviano ed un Gobbi in giornata positiva. Meno brillante Marchionni che arriva a rubare il tempo a Jovetic quando il montenegrino sta per battere a rete a colpo sicuro. La Lazio si salva in tutte le maniere schierando addirittura l'intera difesa sulla linea di porta e recuperando con Baronio ciò che sfugge all'occhio di Muslera.

Gli uomini di Prandelli mancano solo di cinica precisione perché per il resto risultano imprendibili e gestiscono il gioco meritando gli applausi dello stadio. Il Fatto: Al 33° Gilardino subentrato a Mutu ruba palla a Muslera anticipando l'uscita raffazzonata dell'estremo difensore biancoceleste, poi in velocità appoggia verso la porta, sopraggiunge in corsa Radu che con una zampata recupera il pallone e spazza via ma, dopo che la sfera ha già varcato la linea bianca (da rivedere più volte ma i piedi del difensore sono dentro la porta, ndr).

Non è di questo avviso il guardalinee che all'altezza della bandierina in piena traiettoria e senza ostacoli visuali resta immobile e non indica il centrocampo, l'arbitro, la cui visuale è anch'essa completamente libera, non ha esitazione e lascia correre, il tutto avviene sotto i fischi del Franchi. (Sarà una casualità ma Gilardino resta il predestinato ad esser fotografato con espressione di sorpresa davanti alle decisioni arbitrali, ndr) La Fiorentina accusa il colpo del gol negato e rischia di subire l'affondo della Lazio ma dopo il primo momento di sbandamento reagisce bene e ci riprova ma senza esito positivo.

La squadra è stanca ma non rinuncia a combattere mancando però adesso ancor più la precisione. Entra anche Jorgensen che supera la sufficienza. Da sette i due uomini di centrocampo Zanetti e Montolivo, il secondo qualcosina in più per l'ispirazione. Una partita che la Fiorentina avrebbe meritato ampiamente di vincere tornando a respirare l'aria della vetta del Campionato italiano dopo più di dieci anni. Confortante il rendimento della squadra in vista dei prossimi impegni, adesso la pausa di 15 giorni potrà dare modo di recuperare le energie spese e nonostante questo pareggio c'è molto di cui esser soddisfatti sotto il profilo del gioco. Prandelli nel dopo partita dal Franchi: "Ci abbiamo provato in tutti i modi.

Abbiamo concluso con poca precisione forse, ma è stata una settimana importante. Vissuta con l'atteggiamento giusto. Sono soddisfatto della prova. Sul goal 'fantasma' dico solo che la sensazione è che la palla fosse entrata ma non aggiungo altro. Abbiamo lavorato molto sullo sviluppo del gioco. Abbiamo alzato i ritmi, cercando il lavoro degli esterni e la squadra sta interpretando bene queste situazioni". di Antonio Lenoci

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