A settembre per Firenze inflazione a -0,5%

Il dato complessivo annuo di -0,5% è il risultato della diminuzione dei beni, che nel paniere rappresentano il 57% del peso complessivo, pari a -1,6%, a fronte di un aumento dei servizi, che pesano per il restante 43%, pari a +1,1%.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2009 19:04
A settembre per Firenze inflazione a -0,5%

Prezzi ancora in calo a Firenze: -0,5% rispetto a un anno fa. La variazione mensile è nulla mentre ad agosto era -0,1%. La variazione annuale è -0,5% la stessa di agosto. Questi i dati più significativi che emergono dall’anticipazione dei risultati del calcolo dell’inflazione a Firenze (che dovranno essere poi confermati dall'Istat) secondo gli indici per l'intera collettività nazionale presentata oggi dall'ufficio comunale di statistica. La rilevazione si è svolta dal primo al 21 del mese di settembre su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione sia alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11.600 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere.

Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall'Istituto Nazionale di Statistica. I pesi dei singoli prodotti e capitoli sono stabiliti dall'Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie e dai dati di contabilità nazionale. Per la terza volta da quando vengono diffusi i dati locali dell’inflazione, si registra a Firenze un dato annuale negativo. A contribuire a questo risultato sono stati i ribassi registrati nei capitoli trasporti e ricreazione spettacoli e cultura mentre si registrano aumenti nei capitoli istruzione e servizi ricettivi e di ristorazione.

La forte variazione negativa del capitolo dei trasporti è dovuta alle consistenti diminuzioni mensili registrate per i carburanti (-1,5%), per i trasporti aerei (-24,3%) e per i trasporti marittimi (-8,9%). Nel capitolo ricreazione spettacoli e cultura si registrano i forti cali legati alla fine della stagione estiva; in particolare si segnalano i pacchetti vacanza con -21,4% e gli stabilimenti balneari con -16,0% mentre sono in aumento i libri scolastici (+2,1%) e i giornali (+3,8%). L’aumento mensile del capitolo istruzione di +1,9% è causato dal forte aumento delle spese per la formazione professionale complessivamente pari a +4,5%. Nel capitolo dei servizi ricettivi e di ristorazione si registra una consistente variazione mensile del capitolo complessiva di +1,6%, dovuta agli aumenti mensili degli alberghi: +9,3% rispetto ad agosto, anche se la variazione annuale, cioè rispetto a settembre 2009, è fortemente negativa e pari a 10,0%.

Per il mese in corso sono in calo gli altri servizi di alloggio: -15,6%. La variazione positiva mensile del capitolo prodotti alimentari e bevande analcoliche di +0,3% è dovuta principalmente agli aumenti del pollame (+1,3%), del pesce fresco (+3,1%) e dell'olio di oliva (+0,7%). Rispetto a settembre 2008, l'intero capitolo registra tuttavia ancora una variazione negativa pari a -0,5%. Il dato complessivo annuo di -0,5% è il risultato della diminuzione dei beni, che nel paniere rappresentano il 57% del peso complessivo, pari a -1,6%, a fronte di un aumento dei servizi, che pesano per il restante 43%, pari a +1,1%. Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che i prodotti alimentari non lavorati (per esempio ortaggi, frutta, pesci e carne) registrano un aumento di +1,2% rispetto a settembre 2008 mentre gli alimentari lavorati (tra cui pane, bevande, scatolame, formaggi) sono in diminuzione (-1,7%).

I beni energetici non regolamentati, come i carburanti, registrano una variazione annua negativa rispetto a settembre 2008 di -15,2%. Anche la variazione annuale dei beni energetici regolamentati (fra cui energia elettrica e gas metano) è negativa e pari a -10,3%. La variazione annuale di prezzo dei beni durevoli (tra cui elettrodomestici e automobili) è +0,7% mentre quella dei beni non durevoli (tra cui medicinali, saponi e detersivi) è più elevata essendo pari a +1,6%; più contenuta la variazione annuale dei beni semidurevoli (fra cui abbigliamento e libri) pari a +1,0%. Tra i servizi è notevolmente più elevata la variazione annuale per quelli regolamentati (+3,1%) rispetto a quelli non regolamentati (+0,9%).

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