Terremoto: solidarietà per la popolazione abruzzese e aiuti dalla Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 aprile 2009 14:40
Terremoto: solidarietà per la popolazione abruzzese e aiuti dalla Toscana

Proseguono le rilevazioni dei tecnici del Sistema nazionale di Protezione civile sui danni e l'agibilità sismica degli edifici dell'Aquila e dei paesi limitrofi danneggiati dal terremoto.
La solidarietà per la popolazione abruzzese colpita dal terremoto lo scorso 6 aprile arriva anche da Piancastagnaio. Fin dai primi giorni di emergenza dopo il sisma, infatti, la Misericordia pianese ha partecipato alle iniziative coordinate a livello provinciale, mettendo a disposizione uomini e mezzi e portando aiuti a San Pio delle Camere.

Una delle ultime consegne è avvenuta pochi giorni fa grazie al personale della locale Misericordia e al tecnico del Comune pianese, Marcello Rossi. Dallo scorso lunedì, invece, dopo lo smantellamento del campo di prima assistenza di San Pio delle Camere, gli aiuti provenienti da Piancastagnaio e dalle altre Misericordie senesi sono stati portati alla nuova tendopoli di Sant'Eusanio. Nei giorni scorsi, inoltre, è stata consegnata a Coppito, altro centro colpito dal sisma, la tensostruttura messa a disposizione dall’Associazione Pro Loco di Piancastagnaio per un campo di assistenza organizzato dai sindacati e da altre associazioni.

La struttura, grande circa 240 mq e dotata di impianto di illuminazione e di riscaldamento, è stata trasportata con un mezzo di un’azienda di Sinalunga fornito dalla Protezione civile provinciale. L’iniziativa di trasporto e montaggio della tensostruttura ha coinvolto cinque volontari pianesi. L’impegno di Piancastagnaio a favore dell’Abruzzo continuerà nelle prossime settimane con la consegna periodica di generi alimentari e di altri aiuti. Forte anche la solidarietà venuta dal mondo sportivo locale.

L’intero incasso della partita di calcio giocata domenica scorsa per i play off del Campionato di Eccellenza tra Pianese e Sinalunghese, infatti, è stato interamente devoluto a favore delle popolazioni colpite dal sisma.
La “Primavera della Scienza” del Comune di Livorno propone per giovedì 23 aprile alle ore 17 al Museo di storia naturale del Mediterraneo (via Roma 234), un incontro con Roberto Santacroce, professore ordinario di Vulcanologia nell’Università di Pisa (dove tiene anche l’insegnamento di “Pericolosità dei Fenomeni Naturali”) e autore, insieme a Franco Barberi, del libro “Terra Pericolosa: Terremoti, eruzioni vulcaniche, frane, alluvioni, tsunami.

Perché avvengono e come possiamo difenderci” (Ed. ETS). Santacroce terrà una conferenza sul tema “Vulcani ed evoluzione della vita sulla terra”, organizzata dalla Società Astronomica Italiana (Salt). Da quando la vita è apparsa sulla Terra (tra 3 e 4 miliardi di anni fa) miliardi di specie di viventi sono apparse, si sono evolute e si sono estinte. Gli ultimi 250 milioni di anni sono punteggiati da diversi episodi di rapido cambiamento climatico nel corso dei quali il tasso di estinzione ha registrato valori più alti del normale che, in quattro-cinque casi, sono stati talmente elevati da poter parlare di "estinzioni di massa".

Sulle cause di questi eventi eccezionali biologi, geologi, fisici, chimici si sono sbizzarriti: glaciazioni imponenti e abbassamento del livello marino, raggi gamma dovuti all'esplosione di una supernova, rilascio di metano dal fondo degli oceani, impatto di asteroidi, ecc.. La conferenza verterà sull’esistenza nella storia della Terra sia di periodi geologicamente brevi in cui enormi volumi di magma sono stati generati e messi in posto da processi non correlati ai “normali” processi geodinamici (“Grandi Province Magmatiche”), che di “Supervulcani”, capaci di dare luogo a gigantesche eruzioni esplosive nel corso delle quali sono state emesse enormi masse di magma (centinaia di km3) con tassi eruttivi altissimi, nell’ordine del miliardo di kg/s.

Per entrambe queste eccezionali tipologie di attività vulcanica si sono ipotizzate variazioni climatiche a scala globale e relative conseguenze biologiche.

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