Consumo più sostenibile con prodotti alla spina e filiera corta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 aprile 2009 22:50
Consumo più sostenibile con prodotti alla spina e filiera corta

di Pamela Pucci
Firenze- Tutelare il consumatore, certo, ma anche educarlo a consumare in maniera più intelligente e rispettosa dell'ambiente, questi sono gli obiettivi che si pone il Documento di attuazione 2009 per la politiche di tutela e difesa dei consumatori, recentemente approvato dalla Giunta Regionale, che destina circa un milione e 400mila euro alla promozione di un consumo più sostenibile. «Tutelare i consumatori – spiega l'assessore regionale alla difesa dei consumatori - significa difenderli da truffe ed abusi, cosa che da tempo le associazioni fanno con il sostegno della Regione Toscana, ma anche aiutare cittadini e imprese a capire che con piccoli gesti concreti si possono raggiungere obiettivi importanti.

Vogliamo contribuire alla costruzione di stili di vita più attenti al risparmio delle risorse naturali e più che 'dire' vogliamo 'fare', aiutare a mettere in atto 'buone pratiche' concr ete, capaci di indurre cambiamenti nei comportamenti consolidati». «Le nostre campagne di educazione – prosegue l'assessore – si baseranno sulla forza convincente e contagiosa dell'esempio concreto, replicabile dovunque ci sia la volontà di realizzarlo. Abbiamo stabilito una serie in interventi sperimentali, che porteremo avanti da subito con la collaborazione delle associazioni per la difesa dei consumatori, la piccola, media e grande distribuzione, i gruppi di acquisto solidale, il mondo della scuola e quello del lavoro.

Lavoreremo molto sulla sensibilizzazione dei cittadini, anche grazie ad un significativo aumento del numero degli sportelli di consulenza aperti sul territorio, che passeranno da 91 a circa 200». Gli sportelli della rete Prontoconsumatore, gestiti dalle 12 associazioni dei consumatori attive in Toscana, cresceranno come numero e saranno potenziati nelle funzioni. Tra le azioni previste dal Documento di attuazione c i sono:
accordi per la riduzione degli imballaggi attraverso la diffusione di prodotti alla spina, iniziando in via sperimentale con pannolini riutilizzabili, acqua potabile, detersivi;
incremento del mercato dei prodotti a chilometri zero con la diffusione dei cosiddetti farmer’s market e la promozione del latte crudo alla spina;
promozione della ricerca scientifica correlata alla valutazione degli effetti economici, ambientali e sociali della produzione e del consumo sostenibile;
realizzazione di campagne di sensibilizzazione e informazione sul risparmio di energia ed acqua, per evitare sprechi ed usi impropri;
valorizzazione dei prodotti di filiera corta;
promozione della raccolta differenziata e del compostaggio domestico;
promozione delle fonti energetiche rinnovabili;
educazione al consumo sostenibile in collaborazione con il mondo della scuola.
Tra le altre iniziative previste dal Piano ci sono una nuova edizione della manifestazione 'La Toscana dei consumatori' (che si terrà a Lucca a settembre), iniziative per la trasparenza dei prezzi e delle tariffe, il censimento e la diffusione sul sito internet Prezzinvista.it delle 'buone pratiche' portate avanti in Toscana in tema di risparmio energetico, uso razionale delle risorse, riduzione dei rifiuti, filiera corta e consumo critico.

Delle risorse destinate a finanziare le iniziative circa 580 mila euro provengono dal bilancio regionale, mentre altri 800mila derivano da finanziamento ministeriale. Tutte le azioni previste corrispondono alle linee guida della rete europea Nepim per il consumo sostenibile (di cui la Toscana è vicepresidente) e saranno condivise anche dalle Regioni Umbria, Marche, Abruzzo, Puglia e Lombardia. Nel nuovo Documento di attuazione per il 2009 e nella recente pianificazione regionale degli interventi per la tutela dei consumatori hanno fatto la loro comparsa i Gas, i gruppi di acquisto solidale, la cui formazione ed opera la Regione auspica e promuove.

La realtà dei Gas in Toscana è molto ricca e varia. Visto che si tratta di gruppi di cittadini auto-organizzati, e non di vere e proprie realtà associative, il loro censimento è difficile così come la gestione dei loro rapporti con le istituzioni. Ma la filosofia di fondo che anima i Gas coincide con l'etica del consumo sostenibile e della responsabilità del cittadino che la Regione sta promuovendo e dunque l'assessorato alla tutela dei consumatori 'incoraggia' queste esperienze, mettendo le conoscenze e le competenze del personale degli uffici del Settore a disposizione dei cittadini che vorranno avere informazioni e suggerimenti su come aderire ad un Gas o come fondarne uno.
Cosa sono i Gruppi di Acquisto Solidale
Un Gas nasce quando un gruppo di persone decide di riflettere sui propri consumi e acquistare prodotti di uso comune, basandosi sui concetti di giustizia e solidarietà più che su un semplice meccanismo di risparmio (risparmio che pur avviene, dato che si acquista in grandi quantità).

I Gas nascono dal desiderio di costruire un'alternativa ad un modo di consumare poco attento. Quello che si vuol costruire è un contatto diretto tra produttore e consumatore, si scelgono piccoli produttori, possibilmente locali, e si comprano da loro prodotti in grande quantità. In questo modo si sostiene il mercato dei prodotti tipici, si attua una politica di 'filiera corta' , si consumano prodotti di stagione e si riduce il prezzo di acquisto di prodotti etici e biologici.
La rete dei Gas
Si è di recente costituita una rete di Gruppi d'acquisto.

La rete garantisce l'indipendenza dei singoli gruppi, ma facilita lo scambio di esperienze, favorisce l'elaborazione di criteri più precisi per la scelta dei prodotti e dei produttori, promuovere lo sviluppo e la diffusione dei GAS.

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