La riforma protestante in Italia: da Giovanni Calvino a Piero Guicciardini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 marzo 2009 16:46
La riforma protestante in Italia: da Giovanni Calvino a Piero Guicciardini

In occasione del quinto centenario della nascita di Giovanni Calvino, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze insieme al Centro culturale protestante Pier Martire Vermigli espone nella prestigiosa Tribuna Dantesca la Collezione dei libri relativi alla riforma religiosa del XVI secolo, donata da Piero Guicciardini, discendente dell’importante famiglia fiorentina, alla Città di Firenze e depositato in Biblioteca Nazionale.
Sabato 14 marzo 2009 presso la Tribuna Galileiana della Biblioteca Nazionale centrale avrà inizio il Convegno internazionale Giovanni Calvino nel Quinto Centenario della nascita: interpretazioni plurali tra dissenso evangelico e critica cattolica che proseguirà in altre sedi nelle giornate del 15 e 16 marzo.

Il Convegno, organizzato dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, dal Centro culturale Protestante Pier Martire Vermigli e dall’Istituto Nazionale per il Rinascimento, sarà preceduto dall’Inaugurazione della Mostra e vedrà la presenza dei più grandi studiosi italiani ed europei della storia della Riforma.
La Mostra
La parte centrale della Mostra è costituita dalla Collezione Guicciardini, composta da 8008 esemplari (di cui oltre duecento di edizioni del XVI secolo, a cui si aggiungono alcuni manoscritti e 4 taccuini di disegni).

La Collezione ha una dimensione europea che la rende unica nella sua completezza e che è dovuta ai numerosi soggiorni del conte Guicciardini in vari paesi europei, che gli permisero di raccogliere anche esemplari di edizioni in altre lingue. La volontà del donatore era che la raccolta fosse messa a disposizione degli studiosi in un fondo separato dagli altri e vincolato all’Istituto che non avrebbe mai dovuto abbandonare, neanche per un breve periodo. La Biblioteca Nazionale da oltre 120 anni conserva gelosamente il Fondo Guicciardini secondo le condizioni indicate dal conte e ne favorisce la tutela, la valorizzazione e lo studio.

La mostra rappresenta quindi per il grande pubblico un’occasione unica per cogliere la fisionomia del Fondo nel suo insieme e di conseguenza approfondire la conoscenza della penetrazione della Riforma a Firenze dal Cinquecento all’Ottocento.
Nell’esposizione si potranno ammirare preziosi esemplari di opere di Giovanni Calvino stampate nel XVI e XVII secolo provenienti in massima parte dalla Collezione Guicciardini e integrati da opere provenienti dai fondi antichi della Biblioteca Nazionale.
La Collezione, i cui singoli esemplari sono ricchi di note di possesso e di provenienza, è organizzata per grandi settori elencati nel Catalogo a stampa, poi integrato dai Supplementi,che ne accompagnavano la donazione: una collezione di Bibbie, e di libri biblici in italiano, a cui sono stati aggiunti i libri tradotti in lingua romancia dell’Engadina , una collezione di opere di riformatori francesi, svizzeri ed italiani, una collezione di Bibbie francesi ed inglesi nelle loro principali traduzioni, insieme con le opere dei principali Riformatori di quelle nazioni, una collezione di Giansenisti, specialmente Ricciani, una ricca collezione di Controvertisti, una collezione di prediche e libri ascetici pubblicati a tempo della Riforma, una collezione di libri storici ottocenteschi e moderni.
La ricchezza del fondo anche per quanto riguarda gli acquisti librari fuori d’Italia, lo rende prezioso non solo per la storia della Riforma, come pensò e volle il raccoglitore, ma anche per la storia della stampa fino al XIX secolo; ha cioè un grande valore per lo studio dei documenti come supporti materiali.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza