Congiuntura manifatturiera toscana: battuta d'arresto per produzione (-2,6%) e ordinativi (-2,8% interni, -2,6% esteri)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 settembre 2008 14:07
Congiuntura manifatturiera toscana: battuta d'arresto per produzione (-2,6%) e ordinativi (-2,8% interni, -2,6% esteri)

FIRENZE, 23 SETTEMBRE 2008- L'industria manifatturiera toscana, come rileva l'indagine congiunturale di Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana, è entrata bruscamente in una nuova fase negativa. Dopo la battuta d'arresto registrata nel I trimestre, il periodo aprile-giugno evidenzia infatti una ulteriore flessione dei principali indicatori rispetto allo stesso periodo del 2007: produzione: -2,6%; fatturato: -0,8%; ordinativi interni: -2,8%; esteri: -2,6%.
L'inversione di tendenza che segna la fine del ciclo espansivo degli ultimi due anni è confermata dall'andamento cumulato della produzione nel primo semestre 2008, giù di 1,8%, valore analogo a quello rilevato da Istat per l'industria italiana (-1,6%).
Il sistema manifatturiero regionale, al pari di quello nazionale, risente (e non potrebbe essere diversamente) del raffreddamento dell'economia mondiale, in modo particolare di quella europea dove la stessa, inossidabile Germania inizia a perdere colpi.

Così la conferma del ripiegamento congiunturale va ad aggiungersi agli altri fattori di preoccupazione che tengono sotto pressione il quadro economico; il cambio euro-dollaro penalizzante, le condizioni creditizie meno favorevoli e la brusca dinamica dei costi delle materie che spinge inesorabilmente al rialzo i listini delle imprese (+3,2% i prezzi alla produzione nelle risposte del campione delle imprese toscane).
La contrazione delle quantità prodotte non si riflette, per il momento, sugli assetti organizzativi delle imprese che, di norma, esitano in cerca di conferme prima di adeguare i livelli occupazionali: tutto questo spiega la tenuta dell'occupazione che nonostante la flessione dei volumi prodotti registra una leggera crescita.

Nonostante il vento contrario, i toscani non hanno perso il coraggio e la voglia di fare impresa. Secondo la banca dati Infocamere-Movimprese, il numero di imprese manifatturiere non artigiane registrate presso le Camere di Commercio della Toscana nel II trimestre 2008 si riduce di 931 unità (rispetto ad uno stock di 27.776 imprese al 30/06/2008), rispetto allo stesso periodo del 2007. La flessione, tuttavia, è solo "amministrativa" e riconducibile alla "cancellazione d'ufficio" dai registri camerali di 1.316 imprese; al netto di tale fenomeno il numero di imprese registrate ai registri camerali toscani è cresciuto di 385 unità.
Fatturato, ordinativi e prezzi
Dopo 11 trimestri consecutivi di crescita, torna a flettere anche il fatturato nominale (-0,8%), caduta che si presenta decisamente più preoccupante (-4,0%) se calcolata al netto del +3,2% di aumento dei prezzi alla produzione.
La dinamica dei prezzi alla produzione evidenzia una marcata varianza fra i diversi settori; registra crescite particolarmente consistenti in alcuni comparti come l'alimentare (+7,2%), i metalli (+5,9%) e la meccanica (+3,8%); meno marcata la dinamica dei prezzi nel tessile-abbigliamento (+1,6%) e nella chimica-farmaceutica-gomma-plastica (+0,7%).

Nel complesso i listini dei prezzi alla produzione delle imprese toscane non hanno ancora inglobato completamente gli aumenti di costo delle materie prime energetiche (+60,8% la variazione tendenziale dello specifico indice HWWI valutato in euro) ed industriali (+7,1%).
Il ripiegamento della consistenza ordini tanto dei mercati nazionali (-2,8% nel trimestre rispetto allo stesso periodo del 2007) che di quelli estera (-2,6%) preannuncia cattivo tempo anche per la parte finale dell'anno.
La dimensione d'impresa
La nuova ondata recessiva avvolge tutte le imprese, indipendentemente dalle dimensioni.

Sono le aziende più grandi (250 addetti ed oltre), tuttavia, ad evidenziare la perdita più consistente (-4,5% la produzione) anche se il confronto con il medesimo periodo del 2007 (+11,8%) smorza un po' il giudizio negativo sul trimestre in essere. Sono decisamente in affanno (-2,8%) anche le piccole unità manifatturiere (10-49 addetti) mentre le medie imprese (50-249 addetti) contengono la flessione a -1,1%.
Congiuntura e settori
Tra i diversi comparti solo l'alimentare (+0,4% la variazione tendenziale della produzione) e l'elettronica mezzi di trasporto (+0,7%, grazie però alla sola elettronica) evidenziano tassi di crescita anche se si tratta di pochi decimali di punto.

Tra i settori tradizionali, prosegue la fase recessiva del pelli-cuoio-calzature (-5,4%, la produzione) e del tessile-abbigliamento (-4,2%: è la sesta flessione consecutiva). Il quadro non è molto diverso per il legno-mobili, con la produzione che arretra del 3,2%, i minerali non metalliferi (-1,6%) e produzione di metallo e fabbricazione di oggetti in metallo (-1,2%). E' secca, ancora, la caduta produttiva del macro-comparto della chimica, farmaceutica, gomma e plastica che, in termini produttivi, perde il 7,7%.

Dopo 11 trimestri di crescita, c'è da registrare, soprattutto per quello che rappresenta, anche la piccola battuta d'arresto della meccanica (-0,3%). Il segno meno, infine, continua a campeggiare nei settori raggruppati sotto la voce varie (per lo più cartotecnica, orafo-argentiero e raffinazione): la produzione, in questo caso, segna un -1,8%.
Aspettative per il III trimestre 2008
Il nuovo deterioramento del clima generale di fiducia per il quadro economico ha solo parzialmente influenzato gli imprenditori del settore manifatturiero toscano.

L'analisi delle aspettative (perequate con una media mobile al fine di ridurre le oscillazioni a breve), mostra infatti un saldo tra "ottimisti" e "pessimisti" che è passato da +10 punti percentuali del III trimestre 2007 a +11 del III trimestre 2008.
Risultano stazionarie anche le aspettative relative alla domanda estera (saldo da +10 a +11), mentre peggiorano sia quelle sull'occupazione (saldo da +1 a -3), sia quelle sulla domanda interna (saldo da +7 a +5).

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