In Toscana 63 auto ogni 100 abitanti: la regione è al quarto posto in Italia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 luglio 2008 14:22
In Toscana 63 auto ogni 100 abitanti: la regione è al quarto posto in Italia

Bologna, 29 luglio 2008- Nel 2007 in Toscana vi erano 63 autovetture per ogni 100 abitanti. E’ un valore che colloca la Toscana al quarto posto della graduatoria nazionale per regioni, il dato deriva da uno studio dell’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile dell’Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici). Nella graduatoria nazionale relativa alla densità automobilistica per regioni, la Toscana è a pari merito con le Marche, preceduta dal Piemonte e Valle d’Aosta con 64 autovetture per ogni 100 abitanti, dall’Umbria (67), dal Lazio (69).

Lo studio dell’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile dell’Airp delinea anche la graduatoria di maggior densità automobilistica delle singole province. Per quanto riguarda la Toscana, il primato regionale di autovetture per ogni 100 abitanti spetta a Siena (67), seguono nell’ordine Arezzo (66), Firenze (65), Pisa (64), Pistoia, Lucca, Prato, Grosseto (63), Livorno e Massa Carrara (58) che chiudono la graduatoria delle province toscane.
All’Italia, con 60 autovetture per ogni 100 abitanti spetta poi il primato europeo per densità automobilistica.

Il primato europeo dell’Italia per tasso di motorizzazione comporta naturalmente anche aspetti negativi.
In primo luogo la congestione del traffico determinata non solo dall’elevato numero di vetture circolanti ma anche da una rete stradale e autostradale inadeguata alle esigenze di una mobilità che si attua in misura crescente con mezzi privati. Questa situazione, sottolinea l’Osservatorio Airp, ha anche un impatto negativo sui livelli di inquinamento e comporta per il nostro Paese l’esigenza di incentivare comportamenti e consumi virtuosi in termini ambientali come ad esempio l’utilizzo dei gas per autotrazione piuttosto che benzina e gasolio, l’adozione di comportamenti di guida eco compatibili, il sistematico controllo dei pneumatici per ridurre i consumi e le emissioni di CO2 o l’impiego di pneumatici ricostruiti che consentono di ridurre sensibilmente l’esigenza di smaltire pneumatici usati potenzialmente inquinanti.

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