Nell'hinterland fiorentino all'opera la banda del copri-cerchione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 luglio 2008 17:02
Nell'hinterland fiorentino all'opera la banda del copri-cerchione

A..A..A.. allocco cercasi!
E' sempre più di moda fra i furbetti di casa nostra il 'pacco del copri-cerchione'.
Il gioco, per chi lo mette in pratica, è piuttosto semplice. E' sufficiente appostarsi in un parcheggio incustodito, puntare quegli automobilisti ormai con i capelli bianchi, smontare uno dei quattro copri-cerchione della loro vettura (possibilmente quello posteriore di destra, più difficile da notare per il conducente), aspettare la ripartenza e, dopo qualche decina di metri, segnalare all'ignaro e imminente 'paccato' la perdita del disco in plastica.
Ovviamente il pezzo incriminato, staccandosi dalla ruota, ha finito col colpire la macchina che seguiva.

Non un danno eccessivamente grosso, tanto che, senza bisogno di mettere in mezzo assicurazioni o quant'altro, con qualche decina di Euro l'incidente è possibile considerarlo risolto.

E' quanto accaduto, questa mattina, ai familiari di un redattore di Nove da Firenze che, dopo essere ripartiti dal parcheggio di un supermercato dell'hinterland fiorentino, si sono sentiti 'clacsonare' ripetutamente dalla macchina che li seguiva.
Sceso, il conducente è stato raggiunto da un trittico di persone che parlando con accento straniero (ma, attenzione, il 'gioco' in questione non ha nazionalità e potevano anche essere italiani) lo informavano di avere recuperato il copri-cerchione perso dalla sua vettura ma, sfortuna, proprio quell'oggetto aveva provocato le diverse ammaccature ed i vistosi graffi presenti sulla loro macchina.
E così, l'ignaro conducente, insospettito per la pressante richiesta di qualche decina di Euro necessari a riparare i danni indicati dai tre ha deciso di chiamare i carabinieri per i rilievi del caso... I carabinieri? Al solo sentire rammentare questa parola gli stranieri sono saliti nuovamente sulla loro auto, scappando via senza dare spiegazioni.
Qualcuno potrebbe obiettare che la fuga non è automaticamente una prova di colpevolezza, che potevano essere irregolari o, semplicemente, non provare simpatia per le forze dell'ordine.
Certo è che parlando con altri automobilisti sono emersi episodi simili che fanno pensare ad una vera e propria comitiva dedita al 'pacco del copri-cerchione'.

In evidenza