Sicurezza stradale: fiorentini i più attenti in Italia a proteggere i figli in auto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 luglio 2008 13:56
Sicurezza stradale: fiorentini i più attenti in Italia a proteggere i figli in auto

Milano, luglio 2008– Diventano sempre più brevi e all’insegna del risparmio ma gli italiani non vogliono rinunciare alle ferie estive utilizzando l’auto. Sono 33,7 milioni gli italiani in partenza per il mare, la montagna e le città d’arte, in cerca di tranquillità e relax (dati sondaggio Confesercenti-Publica ReS luglio 2008) e il 68,4% ha scelto l’auto come mezzo di trasporto preferito (dati Istat). Mai come in questo momento dunque, l’attenzione alla sicurezza deve diventare un obbligo per tutti.

Come tutte le estati infatti strade e autostrade si affollano e i rischi di incidenti in auto di conseguenza aumentano. Direct Line, la più grande compagnia di assicurazioni auto diretta in Italia, segnala che gli italiani risultano essere ancora troppo poco attenti all’uso dei dispositivi di sicurezza in auto, in particolare sono ancora pochi quelli che utilizzano le cinture di sicurezza posteriori e quelli che proteggono correttamente i propri bambini durante gli spostamenti in auto. Secondo i risultati di un’indagine sulla sicurezza stradale commissionata all’istituto di ricerca Nextplora e resi noti dal Centro Studi e Documentazione Direct Line, il 15% degli intervistati (pari a circa 5 milioni di italiani - stima sulla base della popolazione italiana) ammette di non utilizzare mai il seggiolino per proteggere i propri figli durante gli spostamenti in auto.

Unica eccezione è rappresentata dalla città di Firenze: gli automobilisti fiorentini risultano essere infatti gli italiani più attenti alle misure di sicurezza da adottare per proteggere i propri figli durante gli spostamenti in auto. Quasi tutti gli automobilisti fiorentini dichiarano infatti di utilizzare sempre il seggiolino per tutelare la sicurezza dei propri figli. Anche per quanto riguarda l’uso delle cinture di sicurezza gli abitanti del capoluogo toscano dimostrano di essere degli automobilisti prudenti: quasi tutti i fiorentini dichiarano infatti di allacciare le cinture di sicurezza tutte le volte che salgono in macchina per guidare.

Il dato diventa invece negativo quando si parla dell’utilizzo delle cinture di sicurezza posteriori. Infatti nonostante il 96% degli automobilisti del capoluogo toscano dichiari di conoscere il decreto legge (Decreto Legislativo n. 150 del 13 marzo 2006) che stabilisce che le cinture di sicurezza sono obbligatorie anche per chi viaggia nei sedili posteriori, il 18% ammette di allacciare le cinture raramente quando viaggia nei sedili posteriori. La maggior parte dei genitori che guidano non sono infatti informati sulle norme di sicurezza che regolano il trasporto dei bimbi: circa i due terzi ignorano le leggi sul corretto utilizzo del seggiolino e non conoscono le misure di sicurezza da adottare alla guida per la tutela dei più piccoli.

Inoltre, spesso i seggiolini utilizzati non sono istallati correttamente e non rispettano le misure standard prescritte dalla legge, in funzione dell’altezza e dell’età del bambino. Il mancato o non corretto uso dei seggiolini (molti non allacciano le cinture dei bambini) è una delle principali cause di incidenti stradali in cui sono coinvolti i piccoli passeggeri. È stato dimostrato che un mancato utilizzo dei seggiolini e delle cinture di sicurezza aumenta di sette volte il rischio di conseguenze gravi in caso di incidenti mentre un utilizzo responsabile di seggiolini e cinture consentirebbe di ridurre il rischio di lesioni mortali dell'80%.

Basti pensare che in caso di urto a 40 km/h i 16 kg di un bambino diventano 1.000 se non trattenuti adeguatamente e un urto a soli 50 km/h equivale a una caduta dal terzo piano di un edificio.
“Ridurre i rischi alla guida è un obiettivo ambizioso ma irrinunciabile: troppe sono le occasioni in cui gli automobilisti non si curano a sufficienza della sicurezza in auto propria e dei propri cari” commenta Andrea Pezzi, direttore generale Direct Line “Non ci stancheremo mai di continuare con la nostra opera di sensibilizzazione a favore della sicurezza sulle strade.

Chiaramente maggior sicurezza e minori incidenti contribuiscono a ridurre sensibilmente i costi sociali e umani degli incidenti”.

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