Occupazione: inverno freddo in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 marzo 2008 20:16
Occupazione: inverno freddo in Toscana

Le notizie apparse sulla stampa relative alle crisi aziendali sono numerose e inquietanti.
Tante le notizie allarmanti sul futuro di Banca Toscana, che è pienamente coinvolta nella ristrutturazione del Gruppo MPS, dopo l’acquisto di Banca Antonveneta. Per Banca Toscana si parla di fusioni con Banca MPS e di cessione di sportelli, ingenerando forti timori negli oltre 4.400 dipendenti e, particolarmente, nei 500 che lavorano nella direzione generale e nei centri servizi. Possibile una scomparsa del marchio Banca Toscana?
A Empoli i sindacati della Fiom-Cgil sulla attuale situazione della Moscardini e visto che l’Azienda ha espresso la volontà di non interrompere la mobilità per i 26 dipendenti.

L’azienda Mostardini di Empoli, dal 2002 vive una situazione di grave disagio, tanto che dal 2005 ad oggi ha già fatto 3 casse integrazioni e 2 procedure di mobilità, nonché la chiusura della Nuova Cetass (15 dipendenti) azienda del gruppo, oggi i lavoratori della Mostardini rischiano di ricevere le lettere di licenziamento.
C'è forte preoccupazione peri 450 dipendenti dello stabilimento Electrolux di Scandicci che rischiano di perdere il posto di lavoro. Già nel 2005 la stessa azienda aveva ridotto di circa 170 dipendenti la forza lavoro costringendo i rimanenti lavoratori ad un accordo per aumentare il livello di produttività: pur di mantenere aperta l'azienda ed impedire la delocalizzazione dell'impianto di Scandicci nell'est Europeo, i lavoratori accettarono un aumento vertiginoso dello straordinario obbligatorio e turni massacranti con stipendi medi di circa mille euro netti mensili.

Oggi, l'avvio di «un'investigazione» della multinazionale Electrolux sul sito produttivo di Scandicci potrebbe portare ad una sua possibile chiusura o, quanto meno, ad una richiesta di ulteriori licenziamenti, nuove richieste di aumento di produttività ed ulteriori sacrifici per tutti i lavoratori, con un aumento di fatto dei profitti operativi dell'azienda senza ritorno di garanzie per la riqualificazione dello stabilimento ed un futuro certo e stabile per i dipendenti.
Alcuni mesi fa le organizzazioni sindacali FILCAMS CGIL – FISASCAT CISL – UILTUCS UIL hanno avviato una “Campagna per i diritti finalizzata a denunciare le situazioni di abusi nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici della Grande Distribuzione.

La campagna è stata avviata con un’iniziativa nei confronti di Esselunga che ha prontamente dichiarato che il “il sindacato mente”. Contro queste situazioni insopportabili le OO.SS di categoria di Firenze e della toscana hanno dichiarato 4 ore di sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori di Esselunga per domani.
Un lavoratore del magazzino Unicoop dei Pratoni è stato licenziato in tronco perché sorpreso dal capo magazzino a mangiare un panettone prelevato da un pacco-soci, dopo aver effettuato numerose ore di straordinario e stante l’impossibilità di recarsi alla mensa per la cena.

Inoltre, 24 lavoratori (di cui 3 di ditte esterne) sono stati accusati di appropriazione indebita e furto per essersi appropriati di merce non destinata alla vendita, ovvero danneggiata nei propri contenitori durante la movimentazione; l’accusa è scattata dopo un’indagine dei carabinieri di Scandicci effettuata anche con l’ausilio di telecamere. A seguito di questi episodi i lavoratori del centro di approvvigionamento degli Ipermercati della Toscana, hanno proclamato 8 ore di sciopero, decisa anche l’assemblea permanente e il blocco degli straordinari.
Si parla di trasferimenti di dipendenti da parte dell’azienda AICO SALCONPLAST di Londa.

La direzione dell’azienda ha comunicato ai lavoratori che 10 dipendenti su 24 dello stabilimento di Londa, Saranno trasferiti a Mignanego vicino a Genova, ma un trasferimento del genere risulta di fatto non sopportabile, sia dai lavoratori che dalle rispettive famiglie. La situazione potrebbe mettere a rischio il tessuto produttivo e lavorativo di un piccolo comune montano come quello di Londa, dove la AICO SALCOPLAST insieme alle pelletterie ed a uno stabilimento di macelleria, rappresenta quanto offre il tessuto industriale locale

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