Una meridiana monumentale vicino agli Uffizi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 dicembre 2007 22:25
Una meridiana monumentale vicino agli Uffizi

Firenze– Antica ma modernissima, insieme strumento scientifico e opera d’arte, la nuova monumentale meridiana di Firenze prende ufficialmente posto da oggi nel cuore della città svettando in Riva d’Arno, a pochi passi da Uffizi e Ponte Vecchio, inedito motivo di attrazione e curiosità per turisti e residenti. Dopo una complessa fase di preparazione, è stato inaugurato stamani lo spettacolare orologio solare realizzato in piazza dei Giudici all’ingresso dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza (IMSS), elemento qualificante di un’operazione di restauro e recupero di quest’area preziosa, fin qui parcheggio per auto e motorini.

Alla cerimonia hanno preso parte i rappresentanti dell’IMSS (presidente Ginolo Ginori Conti, direttore Paolo Galluzzi, vicedirettore Filippo Camerota, curatore Giorgio Strano), il presidente dell’Ente Cassa di Risparmio Edoardo Speranza, l’assessore al Piano Strategico Riccardo Nencini, il presidente del Consiglio provinciale Massimo Mattei, la soprintendente Paola Grifoni, il dirigente della Camera di Commercio Patrizia Rabatti e Marzio Cacciamani, presidente della Scuola Professionale Edile, i cui allievi hanno svolto rilievi topografici e attività di cantiere.

La nuova meridiana è costata circa 400 mila euro ed è stata concepita dai due progettisti Camerota e Luise Schnabel come ‘ornamento matematico’, ovvero come sintesi di calcolo ed estetica, di precisione e bellezza. Si tratta in effetti di un manufatto assai complesso, che ha richiesto una lunga messa a punto e il concorso di molte professionalità scientifiche, tecniche e artigianali. Formata da uno gnomone in bronzo alto oltre 6 metri e da un quadrante astronomico inciso sul marciapiede, la meridiana indicherà giorno, stagione, segno zodiacale e soprattutto l’ora locale reale, da non confondere con quella convenzionale dell’orologio che è riferita all’intero fuso orario dell’Italia.

Per esempio, in febbraio la meridiana segna il mezzogiorno vero alle 12,28, mentre in luglio (ora legale) lo segna alle 13,20. Lo gnomone è a sua volta formato da due grandi stele, simbolo del giorno e della notte. La prima, rivolta a sud, verso l’Arno, contiene una linea meridiana verticale in cui l’ombra della coda di una Lucipera (metà lucertola e metà vipera) indica il mezzogiorno durante tutto l’anno. La stele della notte, rivolta a nord, contiene invece la raffigurazione delle due costellazioni (le Orse) che ci permettono di individuare la Stella Polare.

Alla base, una Rosa dei Venti per l’orientamento geografico, mentre le stagioni e i quattro elementi sono simboleggiati dai materiali: travertino per terra e autunno; vetro per acqua e inverno; pietra grigia per aria e primavera; bronzo per fuoco ed estate. Sormonta lo gnomone un poliedro di vetro, la cui ombra consente di leggere le informazioni sul quadrante astronomico. La posizione dello gnomone indica le ore (dalle 9 alle 14), che sono marcate da linee radiali di ottone. La data è invece indicata da linee trasversali di travertino, che segnano il percorso diurno del Sole nei vari periodi dell’anno.

Per sapere l’ora e la data basta dunque osservare la posizione dell’ombra rispetto alle coordinate in ottone e travertino. La meridiana di piazza dei Giudici si aggiunge agli oltre cento analoghi strumenti di misurazione del tempo, che a Firenze si trovano nella cattedrale, nelle grandi chiese e in molte ville più o meno secolari. A questi antichi orologi l’IMSS ha dedicato una mostra affascinante (La linea del Sole), che chiuderà il 22 dicembre, in coincidenza con il solstizio d’inverno.

Nella circostanza, il personale del Museo spiegherà al pubblico (tra le 11 e le 13) il funzionamento della nuova meridiana. A mezzogiorno (tempo vero locale), ossia alle 12,13 dei nostri orologi, l’ombra del poliedro marcherà il solstizio cadendo sull’ultima lastra zodiacale, quella del Capricorno, che si trova proprio al centro del portone di ingresso dell’IMSS.

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