Farmacie: liberalizzare gli orari e i giorni di apertura come chiede l'Antitrust

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 febbraio 2007 19:19
Farmacie: liberalizzare gli orari e i giorni di apertura come chiede l'Antitrust

Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (in una segnalazione approvata l'1 febbraio e inviata al Governo) occorre eliminare il limite di ore massime per l´apertura giornaliera o settimanale di apertura al pubblico delle farmacie e delle relative deroghe. La possibilità di avere orari di apertura liberi risulterà un nuovo strumento di competizione fra le farmacie e darà vantaggi.
Ma Federconsumatori Regionale Toscana, con una accurata ricerca di tutte le ordinanze emanate in Toscana, ha purtroppo costatato che anche nei comuni della Toscana, pur avendone la possibilità data dalla Legge Regionale, 25 febbraio 2000, n.

16, forse l'unica in Italia,, che stabilisce, giustamente, solo l'orario minimo che, per le farmacie urbane, complessivamente non deve essere inferiore a 40 ore (36 Le farmacie rurali) suddiviso almeno su cinque giorni, nella quasi totalità, i Sindaci hanno emanato ordinanze che stabiliscono orari, e giorni d'apertura massimi al livello minimo stabilito dalla legge.
La Federconsumatori Toscana chiede la modifica di tutte le ordinanze, estendendo la facoltà di apertura degli esercizi al di là degli orari minimi; eliminando, i giorni di chiusura obbligatoria domenicale, festiva e infrasettimanale; chiediamo inoltre di eliminare il limite minimo di ferie annuali e l'imposizione di obblighi di uniformità negli orari di apertura: "Ovviamente -chiarisce il presidente Romeo Romei- l'estensione dell'orario, sarà determinata dalla singola farmacia, in accordo con le organizzazioni sindacali dei lavoratori.

Tale richiesta è già stata formulata dall'Antitrust, in una recente segnalazione inviata al Governo, ai presidenti di Camera e Senato e alle Regioni, A nostro parere è, soprattutto, un esigenza dei cittadini e forse anche delle farmacie".

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