Ticket al Pronto soccorso: non scatta in Toscana fino a metà gennaio la quota di 25 euro

Redazione Nove da Firenze
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03 gennaio 2007 18:57
Ticket al Pronto soccorso: non scatta in Toscana fino a metà gennaio la quota di 25 euro

Firenze, 3 Gennaio 2007- La Regione Toscana si doterà entro la metà di gennaio di un proprio “disciplinare” che regolamenterà tutta la partita dei ticket al Pronto soccorso, il cui ricavato sarà interamente finalizzato a migliorare i servizi. La decisione, assunta dall’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi alla vigilia dell’entrata in vigore delle nuove norme nazionali, sfrutta la possibilità offerta dalla stessa finanziaria alle Regioni di dotarsi eventualmente di specifiche disposizioni in questa materia.

Nel frattempo le Aziende hanno avuto indicazione di continuare ad operare con le modalità in uso, cioè applicando la quota fissa di 10 euro per le prestazioni a “codice bianco” a tutti gli assistiti. Non scatta quindi l’aumento a 25 euro. E’ invece scattata regolarmente anche in Toscana la quota di 10 euro (esclusi gli esenti) sulla ricetta per la prescrizione delle prestazioni specialistiche ambulatoriali (visite specialistiche, analisi, diagnostica…). Da tempo il disciplinare è oggetto di discussione in uno specifico tavolo di concertazione e si è ritenuto quindi di attendere i tempi tecnici della sua approvazione per dare il via alle nuove norme su tutto il territorio regionale.

I Pronto soccorso in Toscana sono 41 e registrano circa 1.300.000 accessi l’anno, un trend in continua crescita, ma con un’alta percentuale di codici di bassa urgenza e gravità (circa il 20%).
«L’assessore Rossi? Con le sue dichiarazione odierne difende la bandiera, non la sanità. Altrimenti non si capisce come potrebbe affermare che il governo Prodi stia reimpostando una politica di difesa della sanità quando: i soldi sono diminuiti ed in Toscana arriveranno ben 100 milioni in meno, al pronto soccorso i codici bianchi pagano il ticket spesso però senza alternativa perché in assenza di una valida rete di territorio, e nella nostra regione assistiamo quasi quotidianamente a tagli nei servizi di territorio, come accade per la riduzione della guarda media e della notizia, di oggi, che in Versilia l’annunciata neurochirurgia non sarà realizzata».

«Io vorrei sapere l’assessore Rossi che libro legge. Se poi lui pensa che migliorare il sistema sanitario significhi assicurarne la tenuta burocratica ed il controllo politico, allora capisco che faccia il suo. Ma intanto il Tribunale del malato, che invece pensa al paziente, a quanto pare lo smentisce scagliandosi contro il ticket al pronto soccorso parlando di “insopportabile nuovo aggravio”. Chissà come mai».

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