Finanziaria: l'accordo raggiunto tra governo ed enti locali alleggerisce il peso della manovra 2007 per i comuni, le province e le comunità montane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 ottobre 2006 15:12
Finanziaria: l'accordo raggiunto tra governo ed enti locali alleggerisce il peso della manovra 2007 per i comuni, le province e le comunità montane

Firenze, 12 Ottobre 2006- Dopo una "faticosa e impegnativa discussione", come dice il presidente dell'Anci e sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, i Comuni escono da Palazzo Chigi soddisfatti. L'intesa raggiunta fra governo ed enti locali prevede un alleggerimento complessivo della manovra di un miliardo di euro. I comuni con meno di 5mila abitanti, inoltre, potranno beneficiare di un fondo di 260 milioni, mentre è ancora da definire la cifra destinata alle comunità montane. Fra i punti dell'accordo c'è anche la rimozione degli attuali vincoli sul tetto di spesa massimo, che passerà dall'attuale 2,6 per cento al 12,5 per cento.



Sarà inserita e discussa nel programma della prossima XXIII Assemblea Nazionale dell’Anci (l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) che si terrà a Bastia Umbra dal prossimo 25 ottobre la “Proposta per un fisco locale più equo” avanzata dal sindaco del Comune di Tavarnelle Stefano Fusi che suggerisce di eliminare l’esenzione attualmente in vigore al pagamento dell’Ici da parte degli agriturismi.
L’ANCI ha sostenuto di considerare tale proposta “innovativa e meritevole di approfondimento” chiedendo di inserirla nel Dossier fiscale che sarà discusso dai rappresentanti di tutti i Comuni Italiani nella cittadina umbra il prossimo 25 ottobre.
Sulla questione il sindaco Fusi aveva scritto nei giorni scorsi una lettera al Ministro dell’Economia Padoa Schioppa e al Viceministro Vincenzo Visco per sollecitare una distribuzione più equilibrata del peso fiscale della principale imposta locale.
Il tema sollevato è quello dell’esenzione degli agriturismi dal pagamento dell’imposta comunale sugli immobili, in base ad una vecchia normativa per sostenere l’attività agricola.

«Si tratta di una norma che non ha oggi più alcuna aderenza con la realtà – sostiene il sindaco di Tavarnelle Fusi – e che anzi genera una distorsione della realtà, in quanto solitamente gli agriturismi sono strutture ormai niente affatto legate all’attività agricola ma semplicemente luoghi per l’accoglienza turistica. L’esenzione di queste attività dal pagamento dell’Ici crea uno squilibrio nella ripartizione del carico fiscale degli enti locali che crediamo debba essere affrontata che quando si dice di voler andare ad una più giusta ripartizione del peso delle tasse».

La riduzione dei costi nonché la riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, contemplate nella legge finanziaria 2007 e nel decreto legge collegato, destano profonde preoccupazioni per le pericolose ricadute sulla qualità e quantità dei servizi pubblici e sulla sorte degli impiegati stessi.


L’immediato avvio del processo di smantellamento dei Dipartimenti Provinciali del Ministero dell'Economia e delle Finanze, previsto dal Ministro Tommaso Padoa Schioppa all'art. 34 della legge finanziaria, e che fa da battistrada al progetto generale di "alleggerimento" dei ministeri e, quindi, dello stato sociale, sta provocando un forte disagio tra i lavoratori che hanno già rappresentato la loro contrarietà motivandola con ordini del giorno e documenti assembleari.
Persino i direttori dei Dipartimenti Provinciali del Ministero dell'Economia e delle Finanze hanno espresso le loro forti perplessità su questa operazione chiedendo un ripensamento riguardo agli orientamenti sinora evidenziati.

«Si tratta dell'ennesima gabella per chi vuole vedere Firenze.

Una gabella che potrebbe far arrivare 30milioni di euro l'anno ma potrebbe far scendere e di molto la presenza dei turisti in città». E' quanto sostiene il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi a proposisto della tassa di soggiorno prevista dalla finanziaria, come misura facoltativa, per i non residenti che alloggino in alberghi, campeggi, villaggi turistici e agriturismi. «La proposta - ha aggiunto - prevede la reintroduzione della tassa di soggiorno da applicare a tutte le strutture ricettive situate sul territorio comunale fino a 5 euro a notte, nella nostra città ogni anno arrivano circa 11milioni di turisti di cui circa 6milioni si fermano a pernottare almeno una notte.

Quindi la possibile entrata della reintrodotta tassa di soggiorno si aggirerebbe intorno a ai 30milioni di euro l'anno». «Ma i turisti che visitano Firenze - ha aggiunto Toccafondi - e che già adesso si spostano a dormire altrove, in Comuni limitrofi o in altre realtà della toscana sono circa la metà. Se Firenze applicherà la tassa a scapito di altre realtà questa cifra di turisti che visitano Firenze ma dormono altrove non potrà che aumentare con effetti negativi sull'economia cittadina».

«E' innegabile - ha proseguito l'esponente del centrodestra - che gli enti locali con maggiore presenza turistica devono fare fronte anche a costi aggiuntivi sostenuti per i servizi di vigilanza, pulizia e manutenzione urbana in conseguenza della fruizione delle città e più in generale delle località turistiche da parte della popolazione non residente, ma occorre soprattutto ribadire che quei turisti sono la vera risorsa di Firenze e di molte città italiane e non devono in alcun caso essere visti come un problema o come un frutto da spremere».

«L'articolo 9 della legge finanziaria - ha concluso Toccafondi - parla del contributo di soggiorno per finanziare interventi "di manutenzione urbana e valorizzazione dei centri storici", cioè tutto. Con quei soldi potranno essere finanziati circa il 90% dei capitoli di spesa del nostro bilancio, altro che valorizzazione e promozione della città turistica, per non parlare dei servizi rivolti ai turisti che già incassando 8milioni di euro l'anno con il ticket sui bus turistici sono stati pressoché nulli».

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